Capitolo 9

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E così fece.

Pensò, 'nei posti giusti, saranno i posti di famiglia.'

<<Capo, ho bisogno dell'indirizzo di casa Bieber.>> gli disse, nervosamente.

<<Mh...la casa è stata distrutta in un incendio nel 2000. È rimasto qualcosa, ma non molto. Comunque, l'indirizzo è St. London 5. Si trova vicino al bosco. Ed è pure vicina alla Bieber&CO. Buona fortuna.>> le spiegò e mise giù.

'St. London 5? Bene, andiamoci.'

Prese il primo taxi che passò, disse l'indirizzo al conducente e partì.

La casa era bruciata da una parte, mancava il tetto, le finestre e la porta.

Svetlana entrò. Anche dentro era tutto bruciato. C'era cenere ovunque. E sembrava che nessuno fosse entrato qua dentro da quando successe.

Iniziò a camminare senza una meta in quella casa. Le scale erano ancora intatte. 'Strano.' Pensò la mora, salendole. Ad ogni passo che faceva, uno scricchiolio si diffondeva nel silenzio.

Arrivò in cima. Quattro stanze si presentarono davanti ai suoi occhi. Tutte senza porta.

Entrò nella prima, era di colore rosa confetto, da quello che si poteva capire. Era la camera di una bambina, Jasmine. C'era scritto sulla parete.

Il letto pieno di cenere, con un orsacchiotto ancora integro.

"Mi manchi.

-Bibo."

C'era scritto sopra, con il blu.

'Bibo? Forse il fratello maggiore? Più grande di Justin?'

Riposò l'orsacchiotto e uscì dalla camera.

Entrò nell'altra.

Questa era meno rovinata, tutti i giocattoli erano integri, solo un po' sporchi.

Jaxon, si leggeva sulla parete. Un maschio.

Sulle pareti si poteva ancora vedere il colore della camera, blu notte.

Sul letto c'era una macchinina, rosso fuoco. Sopra di essa c'era un biglietto.

Svetlana lo prese e lo lesse.

"Manchi anche tu, piccolo Jaxon.

-Bibo."

Sempre firmata con Bibo.

Riposò la lettera e uscì dalla camera.

Entrò nella penultima. Un grande letto matrimoniale con le lenzuola rosse fuoco, si presentò davanti a lei.

Qui non c'era cenere. 'Diventa sempre più strano.' Pensò, iniziando a curiosare nella stanza.

Niente sembrava essere stato toccato dal fuoco. C'era solo polvere.

Sulla parete c'era un bigliettino.

"Mi dispiace, mamma. Mi manchi sempre di più.

-Bibo."

Un sospiro rumoroso la fece sussultare, si girò di scatto e vide una persona con un cappuccio appoggiata allo stipite della porta che la fissava.

<<Chi sei?>> chiese flebilmente, la voce sembrava mancarle.

La persona uscì dalla camera, sussurrando un 'seguimi'. Svetlana lo fece, la seguì fino all'ultima camera.

Quella di Justin. 'Quindi Bibo, sta per Justin.' Si guardò intorno alla ricerca dell'uomo. Ma di lui nessuna traccia, sembrava sparito nel nulla.

<<Perché mi hai portato qua?>> provò a dire la mora.

Nessuno rispose, si sentiva solo il suo respiro accelerare sempre di più.

Il suo sguardo ricadde su un luccichio sul letto.

Si avvicinò. Era una chiave. E sopra sempre lo stesso bigliettino.

"Le chiavi aprono le porte. Ma se non si hanno, a che cosa servono le chiavi?

Tic toc, il tempo scorre. E la morte si avvicina.

Tic toc, la bomba scoppia.

Attenzione.

-J"

Una bomba?

Svetlana, iniziò a controllare in tutta la camera in preda al panico.

Smise di cercare e di respirare, per poter sentir meglio.

Dei piccoli 'tic' si sentirono nel muro.

Svetlana strabuzzò gli occhi , uscì velocemente dalla camera e scese le scale.

Tutto successe in pochissimi secondi. L'urlo di Svetlana e la caduta.

La casa prese nuovamente fuoco, esplodendo in un cerchio di fuoco.

Svetlana era a pochi metri di distanza dalla casa. Era uscita prima che scoppiasse, si era accasciata a terra e aveva perso i sensi.

Ci vollero pochi minuti prima che la ragazza si riprese.

Si alzò a fatica e cercò di mettere a fuoco. La casa stava ancora bruciando.

Iniziò ad inoltrarsi nel fitto bosco.

Il suo cellulare vibrò, un messaggio era arrivato.

SCONOSCIUTO

"Lo sai che non si gioca con il fuoco? Ci si può bruciare. E molte volte qualcuno muore. Continua a cercare, il divertimento non è ancora finito."

Svetlana deglutii rumorosamente, prima di riporre il telefono in tasca.

'Molte volte qualcuno muore.'

***

OKAY, L'HO MESSO PRIMA DEL PREVISTO. L'HO SCRITTO TUTTO IN QUESTE DUE ORE PERCHÉ MI SENTIVO IN COLPA PER AVER FATTO UN ALTRO AVVISO.

SPERO VI PIACCIA E COME SEMPRE È CORTO. E MI DISPIACE.

VOTATE E COMMENTATE, SE VI VA. :)

BUONA LETTURA.

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