Capitolo Speciale

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George Weasley era sulla terrazza di una delle innumerevoli torri del castello e osservava le stelle con il fratello.

Quale? Se non lo sapete allora non perdete altro tempo a leggere perchè questo capitolo parlerà di loro due.
Insieme contro tutti, ma insieme.
Erano come la stessa persona, i gemelli Weasley.
In quella notte all'inizio della fine, George si voltò verso l'altra metà di sè, porgendogli una semplice domanda e aspettando la risposta.

"Tutto bene?"

Sapendo come stava Fred avrebbe capito anche come si sentiva lui... era sempre così, stesso aspetto, stessa anima, stesse emozioni.
E George gli aveva fatto quella semplice domanda perché non sapeva bene come stare: la battaglia più importante della storia della magia stava per avere luogo e un vuoto strano che non aveva mai sentito prima gli riempiva lo stomaco...come un presentimento, ma era talmente leggero che ci passò sopra.
Commettendo il più grande errore della sua vita.

Fred osservava le stelle. Scrutava quell'immenso cielo stellato con il fratello, il suo più grande amico, il suo più grande compagno di avventure.
Pensava alla battaglia che stava per cominciare, stranamente preoccupato.

Da piccolo, insieme al fratello si divertiva a giocare alla battaglia: quelle piccole bacchette giocattolo regalate loro quando avevano sei anni.
Passavano cosí giornate intere.
Ricordava con un sorriso quella volta che avevano trasformato il pupazzo del fratello in un grosso ragno.

Povero Ron. Ancora ora ha quella paura.

Pensò il rossiccio.
Subito però gli prese una grande malinconia, ma i suoi pensieri furono distratti dalla voce, come dicono in molti, simile alla sua del fratello, George.
Egli rispose tremante in un sussurro, con gli occhi lucidi per i pensieri della sua infanzia.

"Sto bene"

Ma non poteva sapere che nulla sarebbe stato mai più bello come era sempre stato.

Sto bene

Se ne convinse George grazie alle parole del fratello.

"Anch'io"

Lo guardò negli occhi e fu come se pensassero le stesse cose nello stesso momento.
Sorridendo per alleggerire il peso dei ricordi in un momento così cruciale, distolse lo sguardo e lo rialzò verso il cielo stellato, splendevano così innocenti le stelle, le dannate che George ancora non sapeva cosa gli avrebbero fatto.

"Mi scriverai vero?"

Domandó trepidante come acceso da una preoccupazione strana.

Perfetto..
Se sta bene lui, sto bene anche io.

Pensava Fred mentre rivolgeva di nuovo lo sguardo al cielo pieno di piccole luci.
Pensò al fatto che avrebbe voluto in quel momento non essere in quel luogo...
Gli sorse la tentazione di lasciare tutto e scappare da quel posto tetro.
Ma la voce del fratello lo fece vergognare del pensiero appena fatto.
Come avrebbe mai potuto abbandonarlo e così anche tutta la sua famiglia?

"Solo se tu mi scriverai, sai quanto odio iniziare le conversazioni con te."

Scherzò con un sorriso e gli fece l'occhiolino.

I loro sorrisi tenui erano meravigliosi in quella notte stellata apparentemente tranquilla.

Il vento era tiepido, il cielo limpido, gli occhi di Fred però di più e gli fecero scivolare di dosso tutto lo schifo che aveva accumulato preoccupandosi di quello che sarebbe successo di lì a poco.
Se Harry avesse vinto, sconfitto Voldemort, erano tutti pensieri di poca importanza e il regno del Signore Oscuro che avanzava faceva meno paura.

My Unspoken Vertigo //DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora