Assassinio! Assassinio!- Drarry

Capitolo 18- Chamber of Secrets.

Pansy salì gli scalini a due a due, certa che Draco avrebbe fatto una sciocchezza, e sbloccò la porta del bagno con un Alohomora.

Draco era appoggiato contro il muro e ringhiava, gli occhi lucidi.

"Che cazzo ti ha fatto quell'idiota?"

"Non ha fatto niente, è solo incredibilmente stupido. Dai, andiamo, sono pronto a questo dannato interrogatorio." Draco fece per alzarsi, ma venne ributtato giù da Pansy, che aveva chiaramente capito che qualcosa non andava.

"Spiegami cosa è successo e risolviamo questa faccenda adesso. Non posso credere che Potter sia riuscito ad incasinare le cose un'altra volta."

"Lui non ha fatto niente. È solo colpa mia."

"Draco, da quando in qua è colpa tua? Se non mi spieghi subito cosa sta succedendo entro nella tua testa con un Legilimens."

"Non provarci nemmeno, Pans."

Pansy borbottò un Legilimens, e vide la scena di poco prima, che Draco non era ancora riuscito a schermare.

"CAZZO PANSY!" Draco si alzò di botto, asciugandosi le lacrime, e diede un calcio alla parete, mentre Pansy gli si avvicinava.

"Quel coglione ha davvero fatto questo?"

"Sta' ferma e non essere impulsiva, non fare la Grifondoro coraggiosa."

"Lui ha davvero... è un totale coglione! Tutti sanno che tu e lui avete un legame più forte di qualunque altro, e lui continua a pensare che tu conosci una persona interessata a lui? Sei tu quella persona! Come può essere così stupido?"

Draco non rispose, limitandosi a fissare lo specchio davanti a sé con sguardo assente.

"Quando è entrato mi è sembrato di rivivere quella dannata scena del bagno. Si era avvicinato, era così vicino! Se avesse lanciato un altro Sectumsempra sarei morto davvero."

"Oh, Draco." Pansy lo abbracciò, e Draco ricambiò, tenendola stretta a sé.

"Per quale dannato motivo non sono innamorato di Hermione? Anche Ron andrebbe benissimo! E invece no, il destino crudele vuole che sia Potter!"

"Hai appena ammesso di essere innamorato di lui?" Sussurrò Pansy al suo orecchio, stringendolo a sé ancora di più.

"Non so in che altro modo definirlo."

Pansy ridacchiò, e Draco sospirò, sciacquando la faccia.
"Dobbiamo iniziare l'interrogatorio, oppure non scopriremo mai chi è stato. Io e lui siamo gli ultimi, ma sono abbastanza certo che mi stia sfuggendo qualcosa."

"Lo credo anche io, e penso che i gemelli stiano nascondendo qualcosa. Credo che dovremmo torchiarli, dopo che avremo finito con voi due." Draco annuì, e appoggiò la mano alla maniglia della porta.

"Grazie, Pans."

"Figurati. Chiederò ad Hermione di andarci piano con te."
Draco scosse la testa e sorrise, poi scese giù, notando che Harry era già seduto al tavolo.

"Oh, Draco, aspettavamo te. Siediti e prendi due gocce di veritaserum." Draco ammiccò ad Hermione, nonostante sentisse ancora del freddo all'altezza del cuore, e bevve il veritaserum, sentendosi inmediatamente più leggero.

"Bene, inizio io: Pansy, prendi appunti. Avete tramato contro Ginny Weasley?"

"No, non mi stava simpatica, ma non tanto da ucciderla. Era appiccicata come una cozza, ma alla fine era una cotta, e ucciderla non avrebbe avuto senso." Argomentò Draco, mentre Hermione annuiva.

"Io avevo una sorta di cotta per lei, e no, non avrei potuto tramare contro di lei." Harry fu diretto, ed Hermione alzò le spalle, controllando che Pansy stesse scrivendo tutto.

"Dove eravate al momento dell'omicidio?"

"Io ero con voi, mi avete visto tutti." Draco sospirò, aspettando che Harry rispondesse.

"Io e lei eravamo saliti in camera, perché io avevo finalmente fatto in modo che le cose potessero funzionare, ma lei è entrata nel bagno e non ne è più uscita. Ho avuto paura e sono entrato. Il resto della storia lo sapete tutti."

"Harry, da quando non hai contatti con la spada di Grifondoro?"

"Dal secondo anno, quando io ero nella Camera dei Segreti. Voldy aveva aperto la camera perché voleva che Nagini e il Basilisco si conoscessero, ma il piano gli si è ritorto contro e io ho dovuto fermarlo. E Malfoy, che era un dannato impiccione, mi ha seguito lì dentro. Certe volte vorrei non saper parlare il Serpentese."

"Cosa?" Sbottò Hermione, assottigliando gli occhi.

"Lui era con me, mi ha aiutato col Basilisco. Suppongo che suo zio gli avesse detto come fare, dato che Voldy è scappato a gambe levate."

"E perché nessuno lo ha mai saputo?" Chiese quindi Hermione, lanciando un'occhiata a Pansy, che pareva essere addirittura più smarrita di lei.

"Perché è Potter l'eroe della storia." Sbottò Draco, mentre tutti gli altri in sala mormoravano tra loro.