Ten.

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[A/n: si lo so sono una persona orribile che non aggiorna da quasi un anno. Mi potrete mai perdonare? Detto questo, buona lettura monbebes.]

ISEUL POV

Il giorno dopo era un disastro. Non sapevo letteralmente come comportarmi; Minhyuk aveva dormito sul divano e io mi ero chiusa in camera mia.

Era talmente sconvolta che non volevo vedere nessuno, nemmeno la mia dolce nonnina.
Amber era venuta la mattina presto a venirmi a prendere, ma io quel giorno non andai a scuola.

Era tornata anche dopo scuola e mi cercava dicendomi di uscire e mangiare. Continuava a bussare all porta della mia camera e io le ripetevo le stesse identiche cose.

"Lasciami stare Amber, ti ho già detto che non voglio uscire... e poi non ho fame..."
Dissi svogliata.

"Vorrà dire che torno tra due minuti a richiederti di uscire"
Rispose lei.

—————-

iseul pov

Era passata esattamente una settimana da quando avevo scoperto la veritá sul nonno e i ragazzi. La nonna era tornata a casa e io ero rimasta a casa con mio padre e i sette peterpan.

Mio padre decise di lasciarli vivere con noi, anche perchè non avrebbero avuto un altro posto. Tanto non sarebbe stato un gran problema per mio padre.

Mi ero ormai abituata alla loro presenza nella mia casa. Era come avere sette fratelli maggiori. Ognuno di loro aveva un carattere diverso ed era la cosa che più mi piaceva di loro.

>~<

"SVEGLIA DORMIGLIONA!"
Un urlo fece scattare in piedi la povera Iseul, che stava dormendo beatamente.

"Si puó sapere perchè urli, Minhyuk?! La sveglia non è ancora suonata!"
Rispose lei.

"Invece è suonata! Sei tu che non l'hai sentita!"

La giovane guardó l'orologio che segnava le 7.48 e corse subito a prepararsi.

I sette se n'erano andati senza di lei e come se non bastasse, Iseul dovette farsi tutto il percorso per andare a scuola a piedi visto che il pullman era già passato.

Iseul guardó l'orologio che teneva al polso.
Aveva solo tredici minuti per arrivare a scuola e di certo non poteva arrivare in ritardo! Lei non aveva mai fatto ritardi e non aveva intenzione di farne.

"Okay, se corro veloce potrei anche arrivare prima del pullman. FIGHTING!"
Si incoraggió da sola prima di cominciare a correre più veloce che potesse.

Seoul a quell'ora della mattina era davvero molto affollata e faceva fatica a correre tra tutte quelle persone.

Infatti si scontró contro qualcuno.

"Si può sapere perchè stavi correndo, iseul?"
Essa quardó la persona che aveva appena colpito. Era Kihyun.

"Sono... in ritardo..."
Rispose tra un respiro e l'altro

"Ah beh, allora..."
Lo guardó confusa e a quel punto Kihyun le prese la mano e cominció a correre.

NEVERLAND ✧ Kihyun Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora