Schedario OC - Schroeder.

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Schroeder è uno dei pg più complessati che io abbia mai avuto, oltre che uno di quelli con la storia più... schifosa, diciamo. Anche nel corso delle role che ho fatto ha subito tanti di quei cambiamenti che, boh, lasciamo perdere. Sono cose di cui non ho voglia di parlare, sinceramente.
Nel primissimo angolo role l'ho già introdotto, se siete curiosi fateci un salto.

🎶Nome: Schroeder Edison.
🎶Cognome: Schulz.
🎶Età: 25 anni d'andropausa.
《 Fottiti. 》
Va bene, la smetto.
...
Forse.
《 Aaaah, qualcuno mi spieghi che cosa ho fatto di male nella vita. 》
Hai acquistato un botto di schiave e le hai picchiate quando disubbidivano, bestemmi, bevi alcolici, fumi, non sai fare a meno degli eccess--!
《 Ti ordino caldamente di smetterla, prima che ricorra alle maniere forti. 》
Va bene, va bene--
🎶Specie: Mesmerize puro; la sua forma animale consiste in un lupo dal manto candido.
🎶Sesso: Ermafrodita.
《 . . . 》
...
《 /Astrid/. 》
Sì?
《 Sai che sono il tipo di persona a cui non piace scherzare. 》
A-hem, volevo dire maschio.
🎶Nazionalità: Sammoken.
🎶Occupazione: Pearl; gioielliere. Ha ereditato l'attività sopracitata dai suoi genitori. In altre parole: ha molti money.
🎶Potere: Musica. Schroeder è in grado di innescare desiderio sessuale attraverso alcuni generi di melodie che produce al pianoforte. L'effetto, ovviamente, sortisce risultati con il gentilsesso (e sfortuatamente, anche con i gay).
🎶S/O: Ricchione.
《 Tuo fratello. 》
Ma io non ho un fratello. (-:
《 . . .💢 》
Va bene, scherzavo. È eterosessuale.
🎶R/O: Aromantico.
🎶Status: Impegnato in una relazione complicata con il piano.
《 /Sto seriamente perdendo la pazienza/. 》
Vbb, è single-
🎶Aspetto fisico: Schroeder ha i capelli albini con riflessi argentei, gli occhi rosso scarlatto e la carnagione smorta. Solitamente, l'occhio destro è adorabilmente ricoperto da un ciuffo. I tratti decisi, e la muscolatura prettamente mascolina -185 centimetri × 92 chili. Spesso indossa una giacca nera con una coroncina rossa ricamata sopra, simbolo che rappresenta da sempre la benestante famiglia degli Schulz. I jeans sono ben avvolti da una cintura di cuoio, e al collo porta una chiave alla quale è molto legato per motivazioni personali.
🎶Personalità: È molto lunatico. In assenza del suo strumento musicale (dal quale sembra essere dipendente), diventa più schivo e scontroso del solito. Eccede difatti nei vizi, e, come la maggior parte dei benestanti, è completamente schiavo delle sue stesse dipendenze. Arrogante e testardo, preferisce restare nelle sue convinzioni anziché ascoltare i pareri altrui. Inoltre, brama solitudine e silenzio. Quelle rare volte in cui è di buonumore, sa dimostrare di essere una persona amabile e un padrone dal cuore d'oro: saggio, riflessivo, sorridente, e persino romantico.
🎶Biografia (narrata in prima persona): Sono un tipo riservato, di solito non tendo a far sapere i cazzi miei agli altri. Ma questa è la mia storia, quindi ritengo doveroso raccontare tutto, senza neanche tralasciare il dettaglio più futile.
Incominciamo portando le lancette dell'orologio indietro, sempre più indietro, fino ad arrivare all'inizio degli anni '90: fu quello il periodo storico in cui nacqui. Mia madre, Misses Emily Caroline Stevens, era un'umana che gestiva una piccola gioielleria nel cuore di Sammoken. I suoi affari erano sempre andati discretamente, ma, in quanto gioielliera, doveva seriamente temere per la sua incolumità: i materiali preziosi, come l'oro e l'argento, avrebbero sicuramente fatto gola a dei malviventi. Tuttavia, siccome sosteneva che la maggior parte di questi risiedesse sull'isola di Sinron, non si fece troppi problemi.
La sua superficialità si rivelò fatale, e fece per condurla verso un abominevole destino.
La notte del 16 Maggio del 1992, ci fu un attacco alla gioielleria. Proprio nell'istante in cui quella buona donna stava per chiudere il negozio, tre uomini col passamontagna le sbucarono da dietro le spalle e la immobilizzarono. Il primo, che era il capo, ordinò agli altri due di prendere tutto quello che c'era, mentre lui avrebbe pensato a consumare un atto spassionato con mia madre.
Fortuna volle che mio padre si trovasse da quelle parti per fare una delle sue solite passeggiatine notturne. Fu un attimo. Sfrecciò più veloce della luce, e, una volta trasformatosi in un lupo, azzannò il delinquente prima che potesse seviziarla. Quest'ultimo, gravemente ferito, gli lanciò mille accidenti e fece per raggiungere i suoi scagnozzi. Papà, però, era molto più furbo e scaltro di tutte le loro menti messe assieme: cacciò un ululato talmente potente da risvegliare l'intero vicinato, compresi dei poliziotti, che, resosi conto di quello che stava succedendo, lasciarono le proprie abitazioni per precipitarsi ad arrestare i tre. Purtroppo, uno di loro riuscì a sfuggire: /il capo/. E tra i mille accidenti che aveva precedentemente lanciato a papà, aggiunse anche che un giorno sarebbe tornato, vendicandosi sia su di lui che su mia madre.
Ah, a proposito dei miei: /fu amore a prima vista/.
Non appena i due ladruncoli vennero consegnati alla giustizia, Emily chiese al suo valoroso eroe chi fosse. "Arnold Eckhard Schulz", fu la sua risposta.
Mio padre apparteneva ad una famiglia di gioiellieri da ben sette generazioni, e fu proprio questo (aggiungendoci il fattore amore in mezzo) a spingere i due a fondare un'unica e sola attività. E ben presto, tra una cosa e l'altra, si sposarono ed ebbero me. Mi crebbero a Sammoken a suon di musica classica e mi comprarono un pianoforte. Inizialmente, partii come autodidatta, poi mi assegnarono un insegnante privato.
"È un talento naturale", disse il musicista di una rinomata accademia musicale della nazione. In adolescenza ebbi modo di andare altrove per tenere dei concerti, ma non era abbastanza. O almeno, non per mia madre. Ricordo il giorno in cui prese una chiave e la unì ad una corda, formando una collana. Me la mise al collo, poi disse: "La vedi questa? È la tua chiave, figlio mio. Solo quando sarai un musicista degno di questo nome, potrai aprire quella cassaforte e scoprirne il contenuto", e mi indicò la cassaforte nella sua camera da letto. Mai mi permisi di aprire quella cassaforte, perché non mi sentivo abbastanza pronto.
Ma tanto, quel giorno in cui l'avrei aperta, /non sarebbe mai arrivato/. Dopo una lezione di musica, tornai a casa, ritrovandomi in un lago di sangue.
/Qualcuno aveva ucciso i miei genitori/.
L'artefice di quello scempio aveva lasciato un bigliettino sul quale non c'era scritto nulla, se non una firma: J. Meiwes. Accecato dal dolore e assalito dai ricordi dell'infanzia, decisi di vendere la casa per farmene una nuova. Ancora oggi, le ricerche sull'assassinio continuano, ed io sono l'erede della gioielleria Schulz.
🎶Likes&Dislikes: Ama la musica (soprattutto quella classica), le rose, i candelabri, il suo pianoforte (anche se era piuttosto scontato), i pianisti come Ludovico Einaudi e Beethoven, la solitudine, il silenzio, le schiavi ubbidienti e le donne remissive; odia chiunque osi disubbidirgli o toccare la sua collana, la polvere, i bugiardi... praticamente tutto il resto del mondo che non rientra in ciò che apprezza.
🎶Paure: Paura dell'abbandono e degli spazi angusti.
🎶Malattie mentali: Schizofrenia; non è affatto in grado di gestire la rabbia, e non si farebbe troppi scrupoli a picchiare una donna, se necessario.
🎶Malattie fisiche: Anemia; ha frequenti cali di zuccheri che lo rendono debole e facilmente irritabile (come se già non lo fosse).
🎶Curiosità:
~È molto acculturato, e non solo in ambito musicale, ma anche in quello letterario e filosofico.
~Possiede un gatto nero di nome Winckelmann.
~Da quando aveva sedici anni, non si è /mai/ tolto la collana dal collo.
~A causa del suo temperamento violento, le sue schiave hanno tentato la via di fuga, e solo due di loro sono riuscite a sfuggire. Ancora oggi, Schroeder, pentito nel profondo dell'animo, le sta cercando per porgergli le sue più sincere scuse.

[Chiarimenti: Schroeder, come Janice, è nato nel GDR dei vampiri su Ask.fm. Siccome lì l'ho mosso pochissimo, ho deciso di trasferirlo su un altro GDR (sempre su Ask.fm) chiamato Reload. È single (grazie a Dio, aggiungerei).]

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