Capitolo 13. -Charles: scontro e ritorno a casa

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E adesso?
Un ragazzino dal volto più o meno familiare, che a occhio e croce avrà avuto poco meno di Jake, si avvicinò all'uomo che era posizionato davanti a Ryan.

-E chi è questo?- sentii urlare da uno dei criminali; sembrava abbastanza preoccupato.

-Non può essere! Ancora quel ragazzo riccone!- disse Conrad.

Il giovane dai capelli bianchi estrasse la sua spada dal fodero, in men che non si dica la aveva già alzata contro l'uomo davanti a Ryan. Questo, prontamente, estrasse la sua a sua volta, e cercò di parare un affondo del ragazzo. Lo scontro fu talmente violento da produrre scintille, poi il nostro salvatore risollevò l'oggetto metallico per scagliarlo con più forza contro il malvivente. La spada di quest'ultimo schizzò via, e il rumore della sua caduta rimbombò per le strade deserte. Poi puntò la spada contro la gola dell'uomo.

-Mmh... mi sembrava di avervi detto che importunare le persone è maleducazione... per caso, vi devo ridare una lezione?- disse, con tono un po' provocatorio.

Si sentiva chiaramente che l'uomo stava battendo i denti; non pensavo che un ragazzo di circa sedici/ diciassette anni fosse così bravo a combattere e ad incutere tanta paura a degli omoni come quei malviventi.

-N-no, s-scusaci Charles, n-non si ri-ripeterà p-più.- disse allora l'uomo.
-Mmh, bene.- disse il ragazzo piegando le labbra all'insù.

-Allora, cosa aspettate ad andarvene?- parlò ancora Charles con fare leggero, come se combattere malviventi fosse una cosa che faceva tutti i giorni.

Gli uomini annuirono, poi si avviarono al trotto per la strada principale, svoltando a sinistra in una viuzza secondaria.

-G-grazie...- disse Ryan.

-Figuratevi, non potevo mica stare a guardare. Comunque non è sicuro andare per queste vie di notte, oltretutto senza armi. Sarebbe meglio se vi accompagnassi io fino a casa. Dove abitate?-

-A [A/N/C] (altro nome città).- dissi io, dopo essermi ripresa dallo shock.

-Oh, è un po' lontano da qui... penso che arriveremo all'una...-

-Se vuoi, una volta arrivati, puoi rimanere a dormire da noi... infondo ci hai salvati- disse Ryan. Questo Charles mi sembrava proprio un bravo ragazzo, quindi non ci vedevo niente di male ad invitarlo a passare una notte in casa nostra.

-Ma siete sicuri? Non vorrei dare fastidio...- disse Charles insicuro e un po' in imbarazzo.

-Andiamo, tu ci hai salvati... se non fosse stato per te, quegli uomini ci avrebbero venduti come schiavi.- disse Ryan.

-E poi non ti lasceremo tornare indietro a notte così inoltrata... anche se sei bravo a combattere, qualche brigante potrebbe tenderti un agguato, e non vorrei di certo che ti succeda qualcosa...- continuai io.

-Beh, forse avete ragione... ma siete proprio sicuri che non do fastidio?-

-Sicuri.-

-Allora va bene.- le labbra di Charles sì schiusero in un altro caloroso sorriso.

-Vi porto a casa.-

You are My Home [Levi x reader] [IN SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora