Capitolo 20. -Lezioni di combattimento: la decisione e il ripensamento

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Mezzogiorno arrivò in fretta, e così ci dirigemmo in casa. Sotto gli uliveti tutti i braccianti si stavano riposando e mangiando. Mentre passavamo, li salutavamo uno ad uno con un educato "Buongiorno".

Come suo solito, anche Jake si fermò sotto un ulivo, ed estrasse dal suo borsellino di iuta un panino, per poi incamminarsi verso uno dei tanti alberi, sotto al quale erano seduti diversi ragazzi più o meno della sua età.

-Buon appetito!

Gli urlammo io, Ryan e Charles, scuotendo la mano. Poi riprendemmo il nostro percorso.

Entrammo in casa, e ci sistemammo a tavola. La madre di Ryan si stava dando da fare dietro ai fornelli.

Guardai Charles più volte. Ero davvero nervosa, ma volevo chiederglielo. Non sarei più stata così indifesa come la notte precedente.

-Ascolta, Charles...

Iniziai a dire. Ero davvero molto tesa.

-Hai bisogno di qualcosa, [T/N]?

-In realtà sì... potresti... ecco... come dire...

Non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto. Eppure non era così complicato da dire. Chiusi gli occhi e feci due respiri profondi, per poi riaprirli e dire tutto d'un fiato:

-INSEGNAMI A COMBATTERE, PERFAVORE!

"Ecco, l'ho detto!" fu la prima cosa che pensai. Guardai Charles: sembrava piuttosto spiazzato. Mi stava fissando con due occhi da pesce lesso, finché non proferii di nuovo parola.

-Allora, va bene?

Lui continuò a fissarmi senza parlare. Ogni tanto guardavo di sottecchi Ryan: il rosso sembrava non essersi reso conto di quello che stava succedendo, e continuava imperterrito a mangiare, leggendo un libro appoggiato sul tavolo.

-Ehm... perché devo proprio insegnartelo io? Non può farlo Jake?

Disse lui, leggermente spaventato. Non riuscivo bene a capire la sua reazione. Comunque, risposi alla sua domanda.

-Non so se vuole insegnarmelo... mi vede ancora come la bambina di 6 anni fa... non penso che mi farebbe maneggiare un'arma.

-Oh, beh, credo di capire... e ti posso chiedere il motivo di questo tuo desiderio?

-Voglio sapermi difendere.

Dissi sicura.

-Non voglio più essere debole. Voglio diventare forte e saper difendere sia me che le persone a cui tengo.

Continuai, convinta delle mie parole.

-Allora penso di non avere altra scelta...

Disse lui, alzandosi da tavola. Per poi dirigersi all'uscita.

-Ti allenerò durante il sabato pomeriggio, dato che facciamo solo mezza giornata di lavoro, e la domenica, visto che è il nostro giorno libero.

Mi informò velocemente Charles.

-Agli ordini!

Dissi in risposta, per poi alzarmi dalla sedia e dirigermi fuori dalla cucina, dove il ragazzo stava già aspettando me e Ryan.

-Dovresti parlarne con Jake.

Mi disse Ryan. Mi voltai, e lo vidi ancora intento a sfogliare il suo libro.

-Perché dovrei? E se poi mi proibisse di imparare a combattere?

Gli dissi, mettendo il broncio.

-Se scoprisse che ti sei affidata a Charles per una cosa così importante, non pensi che andrebbe su tutte le furie? La prima volta che ci siamo visti, mi ha parlato di te come se fossi sua sorella, quindi dovresti chiedere il suo parere. Se poi ti proibirà di allenarti, significa che la reputa una cosa troppo pericolosa per te, e lui sa cos'è meglio fare per la sua sorellina.

Mi spiegò Ryan. Dovevo ammettere che però non aveva tutti i torti...

-Allora ci penserò su, tanto ho tempo fino a sabato per decidere.

Dissi io, per poi uscire dalla cucina.

You are My Home [Levi x reader] [IN SOSPESO]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora