(Grazie di cuore per le 1000 letture!)
Riuscii a dormire il minimo indispensabile; infatti, a causa della troppa agitazione, mi svegliai nel bel mezzo della notte e non riuscii più a chiudere occhio (fatto dovuto anche al fastidioso russare di Charles, ma ormai a quello ci avevo quasi fatto l'abitudine).
Il giorno seguente raccontai a Charles ed a Ryan ciò che era accaduto il giorno prima con il mio fratello adottivo. Inizialmente, anche loro ritennero che fosse una cosa impossibile , ma si ricredettero subito quando Jake, raggiungendoci, mi ripeté -Mi raccomando, sabato sii puntuale.- per poi allontanarsi con noncuranza, senza aggiungere altro.
Finalmente i due ebbero fiducia nelle mie parole, e si assicurarono di farsi raccontare tutti i particolari del mio primo allenamento.
Sabato arrivò in fretta, senza che avessi avuto il tempo necessario per prepararmi mentalmente. Avevo paura, lo dovevo ammettere. Avevo paura di deludere Jake. Avevo paura di fare involontariamente del male a qualcuno. Avevo paura che, anche con tutti gli insegnamenti del mondo, non sarei mai stata capace di difendermi. Tutte paure contrastanti l'una con l'altra che mi riempivano la testa.
La sera precedente non ero riuscita a dormire per niente. Ero sicura che, grazie all'aiuto delle tisane della signora Williams e di alcuni buoni libri sarei stata in grado di prendere sonno, invece niente. Continuavo a pensare a quell'allenamento, ormai prossimo. A colazione non mangiai quasi nulla, lasciando la mia fetta di pane con marmellata a Ryan (anche se era piuttosto minuto era sicuramente quello che mangiava di più, tra di noi).
Dopo aver finito di mangiare, io e Ryan ci avviammo verso i vigneti, infatti, quando la stagione dell'olio finiva, ci si occupava delle vigne, quando anche questa stagione finiva si affrontava l'inverno e, con il ritorno della bella stagione, si ritornava a lavorare gli immensi orti dei Williams.
Iniziai a potare una vigna, mentre Ryan si era portato dietro un volume, che aveva intenzione di leggere in tranquillità, ma sapeva già che avrei avuto bisogno del suo aiuto, ogni tanto.
Si sdraiò sull'erba e aprì il libro, mentre io davo inizio al mio lavoro di potatura.
-Sai...
Iniziò il rosso, dopo non molto tempo che avevo iniziato a lavorare.-Non dovresti essere così tanto agitata. Insomma, ti allenerai con tuo fratello, quindi ti aiuterà molto... vedrai che andrà tutto bene, devi solo stare tranquilla! Se hai paura di non essere capace, sappi che è normale esserlo: hai chiesto a Jake di allenarti proprio per farti imparare, mica siamo nati sapendo già fare tutto. Perciò rilassati, non c'è davvero nulla di cui preoccuparsi.
Il discorso di Ryan mi aveva fatto riflettere: dal suo punto di vista non c'era davvero nulla di cui aver paura. Grazie a quella conversazione con lui mi sentii molto più tranquilla e sollevata. Continuai a potare la vigna davanti a me, non aspettando altro che le due di quel pomeriggio.
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You are My Home [Levi x reader] [IN SOSPESO]
Fanfic/storia ambientata in un universo di snk dove i giganti non sono mai esistiti\ In un giorno come tanti, una ragazza si presenta alla sede dell'Armata Ricognitiva, con l'intenzione di essere reclutata nell'esercito. Il suo passato è un mistero, e ne...