Nononono mi rifiutavo di crederci.
Eppure l'avevo sentito. Era uno sparo. Veniva dalla camera affianco. Era la camera di Hobi.
Mi alzai, dovevo capire cosa era successo.
Anche se lo sapevo benissimo.Mi misi a correre, uscendo dalla camera e quasi scivolando, avevo un groppo in gola.
Spalancai la porta della sua stanza.
La prima cosa che vidi fu il sangue.
Era su quel muro candido su cui aveva sognato di appendere le loro foto insieme.
Era sul letto sul quale aveva sognato di dormire con lui.
Era ovunque.
Ora impresso a fuoco nella mia mente.
Sentii di dover scappare ma le mie gambe non rispondevano.
Caddi a terra e mi trascinai fuori, cercando di rialzarmi, incontrando Namjoon e scontrandomi su di lui.
Lo guardai schifato e mi allontanai subito.
Non sapevo il motivo ma mi faceva rivoltare la sua vista. Probabilmente perché era lui la persona che era stata con Hoseok alla fine. Probabilmente ero invidioso del fatto che avesse potuto parlarci.
Mentre io no.
Tornai da lui, spingendolo e buttandolo a terra, lui stranamente non reagì, c'era qualcosa nei suoi occhi che mi irritava profondamente... riuscivo a vedere sotto la finta tristezza... lui... quel bastardo si stava... divertendo? Sul serio? Come poteva pensare che la morte dei suoi amici fosse... divertente? Come poteva pensare che la morte di Hoseok fosse divertente? O forse stava ridendo di me, del mio dolore?
Gli tirai un pugno diretto al viso, lo colpii in pieno, anche perché non provò neanche a schivarlo.
No colpii ripetutamente, sfogando la mia rabbia e frustrazione, lo colpii finché lui non mi bloccò i polsi, io ero troppo debole per contrastarlo.
Mi spinse e caddi all'indietro, mi alzai e mi allontanai, chiudendomi in camera.
Non ci eravamo detti nulla, non una sola parola.
Ma entrambi avevamo capito.
Lui aveva capito quanto fossi distrutto e quanto poco ci sarebbe voluto a farmi crollare.
Io avevo capito che dovevo stargli alla larga, e che, in qualche modo, era tutta colpa sua.
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Psychopath
FanfictionIl cervello umano è meraviglioso, un ottimo servo ma un pericoloso maestro. Non ti far guidare da lui ma assoggettalo al tuo volere, o lui giocherà con te e tu non sarai altro che un burattino, un giocattolo destinato a rompersi. [Tratto dalla stori...