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Si allontanò leggermente, ma tenendo le loro mani unite.
"Lo so Jin, l'ho sempre saputo"

Come l'aveva sempre saputo? E non aveva mai detto nulla?

"Jin mi dispiace ma non ricambio"

Sentì improvvisamente la sua gola bruciare e gli occhi farsi lucidi, in fondo lo sapeva, l'aveva sempre saputo, solo che da stupido ci aveva provato ugualmente, nessuno l'avrebbe mai voluto, non valeva nulla, non aveva nessun talento speciale, non sapeva cantare o rappare, neanche ballare, veniva sempre dimenticato e usato come ruota di scorta da tutti.

"Jin stai bene?"
Lo scosse con una mano, si era incantato da quando aveva risposto.
Sapeva di avergli fatto male ma non poteva fare diversamente, a lui non piaceva, per quanto potesse essere un amico fantastico, era, per l'appunto, un amico, nulla di più.

"Si si tutto bene Nam, dammi solo un attimo"
Stava tremando leggermente, aveva le lacrime agli angoli degli occhi.

Lo abbracciò, odiava vedere i suoi amici in quel modo, poi però si staccò, lo sguardo perso nel vuoto.
"Jin, domani ti porto in un posto, c'è un grande burrone là, guardalo"

"Cosa? Perché?"
Si gira verso di lui, stupito dalla sua proposta, indubbiamente doveva avere un bel paesaggio ma perché guardare il burrone, poi uno pauroso come lui, non ce l'avrebbe mai fatta.

"Si dice che guardandoci dentro si capisca che cosa si vuole veramente."
Non spiegò oltre, lo prese per mano e lo guidò fino a casa, dove si sdraiò sul suo letto e lo abbracciò fino ad addormentarsi.

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