Capitolo 14

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-Lo sai che ti amo cucciolo.- gli dico incrociando le bracci intorno a suo collo.
-Cucciolo?- dice guardandomi.
-Si il mio cucciolo.-
-Ti amo stronza.-
-Ti amo anche io stronzo.-
-Ma non ero un cucciolo?- mi chiede riportando la faccia sulla mia spalla, che cucciolo è stanco.
-Cucciolo... Stronzo... Siamo li dai- dico ridendo.
-Già.- dice stropicciandosi gli occhi.
Aww come è carino.
-Alex, lo vedo che sei stanco. Perché non ti riposi?-
-No stai Tranquilla-
-Okay....- dico sbuffando.
Passiamo quella che sembra un ora e mezza a chiacchierare, poi ci dirigiamo in albergo. Finalmente Alex mi ha dato ascolto e si è deciso di andare a dormire. Lo vedo che è stanco, non voglio che faccia incidenti in macchina.
*la mattina dopo*
Mi sveglio con la luce del sole in faccia. Mi stropiccio gli occhi e mi rigiro nel letto tre o quattro volte prima di convincermi di alzarmi. Vedo che Alex sta ancora dormendo, non lo voglio svegliare perciò mi alzo più piano possibile.
Che carino è quando dorme.
Decido di preparare il caffè dato che il suo albergo mette a disposizione una macchinetta del caffè e dei bicchierini di plastica da usare per consumare quest'ultimo.
Quando bevo il caffè mi viene un buco allo stomaco, devo decisamente prendere qualcosa da mangiare.
Prendo un pezzo di carta e una penna e scrivo "Amore, io vado a prendere qualcosa da mangiare. Sto morendo di fame. Torno subito, qui c'è del caffè già fatto se lo vuoi" lo firmo e lo sistemo accanto alla macchinetta del caffè in bella vista.
"P.S: Ho il cellulare se ti serve qualcosa" aggiungo in fondo al biglietto.

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Tanti film mentali, perché non raccontarveli? 😏

Un bullo innamorato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora