Odiami come io ti amo. Sequel de: il figlio del mio tutor.

Capitolo 36

Scendo le scale per poi dirigermi sul divano.
<Ma tu stai...> <Hai detto fa come se fosse casa tua!> dice lui mentre mette in pausa il gioco alla PlayStation.
<Si okay ma... no hai ragione... io vado a mangiare che ho fame, ti amo!> gli grido voltandogli le spalle per poi andare verso la cucina.
<Anche io!> mi risponde subito dopo.

Apro la dispensa ma non trovo nulla che stuzzichi il mio appetito, allora mi dirigo verso il frigo.
<Mh, potrei prendere questo, se no questo... ah ma che schifo, bleah, è il caso di lavarmi i denti!> dico a me stessa tirando la lingua in fuori.
<Tu hai avuto il coraggio di baciare queste labbra!> gli gridò schifata.
<Sono le tue, e non mi porta se stavi dormendo o meno!> mi dice senza smettere di giocare.
<Ma amore!> dico dopo aver fatto qualche risciacquo alla mia bocca.

Torno in cucina e tirò fuori uno yagurt con dei cereali che adoro.

Mi siedo a tavola dopo aver messo la mia tovaglietta, ed inizio a mangiare.

<Vuoi compagnia?> mi chiede.
<No gioca tranquillo, sono al telefono...> dico mentre mastico.
<Tra poco arrivo!> mi dice a gran voce dall'altra stanza.
<Ma stai la!> rispondo ridendo.
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Dopo circa dieci minuti di Instagram stories riordino e vado in salotto da Dennis.

<Scemo!> gli dico tirandogli un cuscino con contro.
<Ou! Come osi!> mi grida lanciandomi il cuscino.
<Ma io posso farlo questo!> dico alzandomi dal divano per poi sedermi sulle sue spalle.
<No no no!> grida per poi cadere verso destra.
<Dai scema ho perso! Stavo pure vincendo!> mi dice facendo la faccia offesa.
<Beh, hai vinto qualcos'altro no?> dico per poi, nonostante il pavimento scomodo, allungare le braccia verso il suo collo, afferrarlo e tirarlo verso di me fino a fare combaciare le nostre labbra.

Iniziamo nuovamente a baciarci.
Non so chi è il più scomodo tra due.
Ho le gambe abbracciate al suo bacino che è posizionato su di me ma senza contatto.

<Aspetta...> mi dice prendendomi la schiena.
<Cosa?> chiedo scocciata.
<Fai così...> dice sciogliendo il bellissimo nodo delle mie gambe al suo bacino.
Mi fa appoggiare con il fondo schiena il pavimento per poi attaccare il mio bacino al suo.
<Sei più comoda così?> mi chiede attaccando la mia fronte alla sua.
<Non mi interessa essere comoda quando sono con te...> gli dico per poi afferrargli i capelli e con uno scatto attaccare le bocche.

I movimenti sono più veloci.
Ho voglia di baciarlo, con forza, velocità.
Le mie labbra sono più rapide.
Lui l'ha capito che voglio succedi un'altra volta.

Stacca le mie labbra dalle sue per poi lasciarmi un succhiotto sul collo, uno vicino al seno, e dopo avermi alzato la maglietta, me ne lascia uno anche vicino all'inguine.
Mi sbottona delicatamente i pantaloni facendomelo scivolare via.
Torna su e ricomincia a baciarmi con forza.
Credo che in questo momento, vogliamo entrambi la stessa cosa. Fare l'amore.

Delicatamente mi toglie la maglietta lasciandomi con un reggiseno color carne in pizzo.
Mi fa altri succhiotti per poi, entrare dentro di me con delicatezza.
Mi guarda negli occhi, poi lo richiude e torna a baciarmi.

Seguo i suoi movimenti.
Ogni singolo movimento del suo bacino, dei suoi fianchi, delle sue braccia, della sua lingua.
Seguo qualunque cosa lui faccia.

Mi morde il collo.
Non riesco a trattenermi.
Gemo per poi mordermi il labbro posteriore, chiudere gli occhi e abbracciarli il collo.

Non avrei mai pensato che tutto questo, sarebbe potuto succedere così velocemente, a questa età, con lui.
<Ti amo...> mi sussurra all'orecchio tra un respiro e l'altro.
Una lacrima involontariamente mi scende dal viso ma no, io non sto piangendo, ne mi viene da piangere. <Anche io...> sussurro per poi strizzare gli occhi.

Spazio autrice:
Sono tornataaa, domandina, che scuola avete iniziato? 📚
- io la seconda liceo