Capitolo 28

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<Ci parlerò...> dico insicura.
<In che senso?> mi chiede staccando la lattina di thè dalla bocca.
<Parlerò, parlerò con Luca e gli dirò chiaramente che... che tutto questo non ha più senso...> dico sicura.
<Che non ha mai avuto senso...> mi corregge Dennis iniziando a ridere.
<Stupido!> dico correndo verso di lui per poi iniziare a correre per tutta casa.

<Fermati diamine!> grido per poi inciampare per colpa del tappeto.
Volo a terra mettendo le mani davanti alla faccia per evitare di farmi male.

<Tutto bene?> mi chiede Dennis affiancandosi a me.
<Si, a meraviglia...> dico irritata aggrappandomi al cuscino del divano per poi tirarmi su.

<Sai che non sono un gentiluomo...> dice Dennis ridendo per poi tornare a bere il suo thè.
<Si, lo so...> dico sedendomi sul divano facendo l'offesa.

<Ti se offesa?> mi chiede sedendosi accanto a me.
<No!> dico sorridendogli per poi strappargli la lattina dalle mani.
<Ma, ma è...> <Già che ci sei valla a buttare...> dice Dennis con un'odioso sorrido sulle labbra.

<Te lo scordi...> dico posando la lattina sul tavolino.
<Come vuoi... allora, ti vai a vestire?> mi chiede guardandomi negli occhi.
<Io, beh ecco...> dico abbassando la testa.
<Noemi, se non sei pronta a superare la relazione a con Luca, allora esci da qui è vai da lui...> dice arrabbiato.
<No è che, io...> <Tu cosa?!> mi chiede.
<Io non ho i vestiti... cioè, quelli di ieri si sono sporcati è beh, ecco...> <Cosa?! Sei la prima ragazza che sento dire impreparata!> dice scoppiando a ridere.
<Dai!> dico per poi ridere anche io.
<Se vuoi ti posso dare un nuovo pantaloncino da basket...> dice scazzato.
<Si!> dico smorfiosa.
<Te lo prendo, andiamo scema...> dice alzandosi dal divano>.

Salgo le scale da dietro di lui finché non entriamo in camera sua e mi da i pantaloncini.

<Mille grazie, vado in bagno...> dico sorridendo per poi entrare in esso.
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<Come sto!> dico aprendo la porta.
<Stupenda... solo che...> dice per poi rientrare in camera sua.
<Cosa?!> chiedo.
<Mettiti questa...> dice uscendo dalla camera con una felpa rossa.
<Perché? Fa caldo fuori!> dico ridendo.
<Sei scollata, mettiti questa se no non usciamo...> dice lanciandomi la felpa.
<Si, scusa mamma!> dico ridendo per poi indossare la felpa.

<Ah e, fatti una coda alta...> dice per poi scendere le scale.
<Stai dicendo che sto meglio con la coda?!> dico fingendomi offesa.

<No, è che da come sei vestita, ti vedo bene con la coda, poi valuta tu!> dice mentre scende le scale.
Ha senso quello che ha detto...

Penso mentre rientro in bagno sorridendo.
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<Bene, possiamo uscire...> dico mettendo in una sacca portafoglio e cellulare, tra l'altro scarico.
<E dove andiamo?> mi chiede.

<Al MC Donald's!> dico sorridendo.
<È troppo in centro, la gente potrebbe vederci!> dice imitando la mia voce.
<Scemo!> dico dandogli un pugno sulla spalla.

<Ci manca una canna e sei perfetta...> dice guardandomi con la testa inclinata.
<Che intendi?> gli chiedo seria.
<Hai il look giusto di una fattona...> dice sorridendomi.

<Scusa?!> dico nervosa.
<Che c'è? Ho solo detto che ci manca una canna e sei una fattona a tutti gli effetti!> dice lui ridendo.
<Stai cercando di cambiarmi...> dico sgranando gli occhi.
<Cosa?!> <Prima la felpa larga, poi la coda alta, e ora, spari la cazzata della canna!> dico a gran voce.
<Ma sei scema, la mia era una battuta!> dice lui prendendomi il braccio.

<Senti, se tu frequenti gente che ha questo modo di vestirsi e vuoi vedere anche me così, allora caro mio ti stai sbagliando!> dico voltandogli le spalle.

<Noemi ma sei scema! La mia era solo una battuta!> grida fermandosi lì dove l'ho lasciato.

Coglione...

Penso mentre nome ne vado.

<Noemi, hai capito male davvero...>
<Non intendevo quello, ho solo detto che vestita così ti ci manca una canna per scambisti con una fattona!> dice venendomi davanti.

Per qualche secondo non rispondo ma rifletto sulle sue parole.

Forse ho davvero capito male...

Penso mentre lo guardo negli occhi.

<Noemi, Noemi ci sei?> mi dice Dennis.

<Si, ci sono, ora lasciami andare...> dico per poi con uno scatto gettarmi in mezzo alla strada senza guardare.

<Noemi!> mi grida Dennis dal marciapiede.
<Guardo a destra e due grandi luci bianche si avvicinano verso di me finché la macchina non è vicinissima a me.

Non sento niente.
Vengo spinta via da quella macchina accompagnata dalla voce di Dennis che gridava il mio nome.

Alzo la testa, non vedo un gran che...
Vedo tutto un po' sfuocato, un po' a macchie...

Intravedo una persona coricata davanti ad una macchina ammaccata...

Sento tante voci, tanti passi che vengono verso di me, verso quella persona coricata che non riesco a mettere a fuoco finché, non sento il suono di due sirene, riabbasso la testa, e non vedo più niente.

SPAZIO AUTRICE
Scusate per il capitolo corto ma devo lasciarvi un po' di suspence😈
Vi chiedo una cosa:
Scrivetemi nei commenti cosa succederà secondo voi nel prossimo capitolo!
Non vi risponderò, ma per farvi sapere che ho letto il commento metterò un'emojii‼️
Vi voglio bene e spero che questa idea vi piaccia! Sono curiosissima
-Francy💋

Odiami come io ti amo. Sequel de: il figlio del mio tutor.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora