18. NEW YEAR & DEJÀ VU

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Zayn 

Poggiai la bottiglia vuota sul bancone, il vetro verde vibrò tra le mie dita.
"Un'altra."
La giovane barista inarcò un sopracciglio. "Non stai bevendo un po' troppo? Sono ancora le sei."
"A te che diavolo interessa?"
Lei sorrise, come se fosse abituata a quella risposta. "In effetti niente. Ma è la vigilia di capodanno, ne avrai di tempo per ubriacarti stanotte."
"Beh, io voglio iniziare ad ubriacarmi adesso" mi passai una mano tra i capelli. "Me la dai un'altra birra o devo andarmene nel pub di fronte?"
"Ok, non ti scaldare" sogghignò, mentre stappava altre due bottiglie. "Sono al tuo servizio."
Me ne passò una, per poi berne un lungo sorso dall'altra.
"Sei abbastanza ipocrita a quanto vedo" sbottai.
Lei inclinò la testa, divertita, i capelli biondissimi le ricaddero sulla fronte.
"Non sono affatto ipocrita. Solo che è un peccato vedere qualcuno bere da solo."
Sorrisi, abbassai lo sguardo senza rispondere al suo misero tentativo di attaccare bottone.

Finii la birra senza fiatare sotto il suo sguardo interessato.
Si aspettava che gliene chiedessi un'altra. E l'avrei fatto, se non fosse stato per il ragazzo che entrò nel locale in quel momento.
Harry attraversò il bar a testa bassa, si sedette nell'unico tavolino libero e si tolse il cappello sbuffando, rivelando i ricci disordinati.
Mi alzai di scatto, senza neanche pensarci.
Volevo andarmene. Non avevo un motivo preciso per farlo, se non si conta il vuoto allo stomaco e l'improvviso disagio che provai nel vederlo.
"Non sei di parola" mi riprese la barista, vedendo che mi allontanavo. "Non sei ubriaco. Nemmeno un po'."
"Credo che seguirò il tuo consiglio e rimedierò stasera" la salutai con cenno del capo, mentre cercavo di uscire senza farmi vedere.

Stai scappando da Harry Styles. Che cosa penosa.
No, non stavo scappando da lui, ma dalla possibilità che arrivasse un'altra persona, un amico di Harry Styles, che io non volevo  assolutamente vedere.
Questo è ancora più penoso, Zayn. 
Strinsi i pugni, gli occhi fissi sul ragazzo che ora sorseggiava un caffè. Non mi importava di essere penoso, sarei uscito, volevo farlo.
Oppure potresti andare a parlargli.
Il cuore prese a battermi forte nel petto, le mie gambe cambiarono direzione senza che me ne accorgessi. Ma cosa avrei dovuto dirgli? Non eravamo nemmeno amici...
Ma è colpa sua se stai così. E' lui che ha cambiato Niall. E' per il suo video che ti sei avvicinato a Liam. LUI ti sta portando via il tuo migliore amico.

Ero in piedi davanti al suo tavolo adesso, le mani in tasca, i pensieri nella testa che si azzuffavano in una lotta furibonda.
Lui mi aveva visto, lo sapevo perché guardava il mio riflesso sul vetro della finestra. 
Ma continuò a bere il suo caffè, lo finì e solo allora si voltò.
"Zayn Malik. Quale onore."
Sorrisi al suo tono sprezzante. Era un piacere sapere che mi odiava, almeno quanto io odiavo lui.
"Aspetti qualcuno, Styles?"
"Nessuno di cui possa importarti" mi stuzzicò, ma senza cattiveria.
"Beh questo è relativo" mi sedetti di fronte a lui, "non puoi sapere di chi mi importi e di chi no."
"Sono venuto da solo, Zayn, e voglio restare solo. Quindi fammi un piacere, vai via."
Sembrava stanco, infinitamente stanco. E non solo fisicamente. 

Mi resi conto che non potevo -non dovevo- assolutamente andarmene. Sentivo il bisogno di rimanere lì, con lui, e non per insultarlo, per provocarlo e finire col prenderlo a pugni; questa volta accanto al disprezzo e al risentimento profondo che provavo per lui, c'era qualcos'altro: rispetto e ammirazione.
Rispetto perché, anche se non volevo ammetterlo, lui aveva fatto bene a Niall
E a Liam.
Ammirazione perché Louis era felice grazie a lui, e poteva finalmente godere a pieno di tutto ciò che io non ero mai stato in grado di dargli. Harry si era presentato come il suo peggior incubo, e ora si rivelava la sua salvezza.
Io invece, il miglior amico di sempre, come l'avevo ridotto in quegli anni? Cosa ero stato capace di convincerlo a fare?
Tutto Zayn. L'hai convinto a fare di tutto per te.
E Louis avrebbe continuato a farlo, sarebbe venuto verso il baratro con me, se non fosse stato per Harry.
Ero stato il peggiore dei mali per quei tre ragazzi, per troppo tempo.
Harry Styles era la loro medicina.

A Kind Of Brothers? (AKOB?) by NowKissMeYouFoolDove le storie prendono vita. Scoprilo ora