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Buongiorno 😘😘

Alex ( prima parte )

Accarezzo il dolcissimo visino di Rachele.  Lei dorme ancora, non si è accorta della mia presenza.
Questa bambina è bellissima , dolce , sensibile, anche un po' viziata.

Dorme rannicchiata al suo nuovo regalo.  Un peluche, l'altro giorno mi trovavo in centro, l'ho preso per lei, per renderla felice .

Sono immerso nei miei pensieri , da non accorgermi di non essere più da solo 

《 dove ti porterà tutto questo? 》

Non mi volto neanche per vedere chi sia. Riconoscerei l'inconfondibile voce di Andy , anche in mezzo a 2000 persone

《 io devo proteggerla 》

《 da cosa Alex ? Da cosa vuoi proteggerla? Quei due  la amano, non gli manca nulla 》

《 lei mi appartiene, io....voglio che lei non si separi da me 》

《 Alex 》 dice venendo verso di me, cade ai miei piedi , afferra il mio viso tra le sue mani, e mi sorride 《 guardami Alex.  Io sono qui , sto bene, questa bimba non sono io , non serve che tu mi protegga , ormai sono adulta 》

《 sono stato un cretino, mi sento un fallito . Ho lasciato che quell'uomo ti mettesse le mani addosso 》

《 eri solo un bambino, non potevi fare nulla. In quel posto ne abbiamo viste tante , ma adesso siamo qua , la vita ci ha dato la possibilità di riscattarci , siamo delle persone diverse 》

《 tu sarai diversa , non io 》 dico allontanandomi 《 tu non hai idea di quello che vuoi dire, vivere perennemente da solo . La vita faceva schifo già quando c'eri tu, quando ti hanno presa in affido, è diventata un incubo 》

《 sei stato tu a comportarti male , con ogni famiglia , non puoi addossarmi colpe inesistenti . Vorrei solo che tu riflettessi bene su tutto.  Io non ti ho lasciato, ero piccolina, ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia che mi ha amata, dovresti essere felice 》

《 lo sono cazzo!! 》

In quel momento Rachele si sveglia, sobbalzando per lo spavento

《 m-mamma 》 dice stropicciando gli occhi

《 ehi buongiorno 》 la saluta Andy
《 ben svegliata, non aver paura, io e lo zio Alex , stavamo facendo un gioco, vuoi unirti a noi ? 》

Rachele scuote la testa imbronciata

《 ok allora ti porto a fare una bella colazione 》

Guardo Andy andare via, con Rachele in braccio e vengo colpito da un senso di malinconia .

Quando ho conosciuto Andy , io avevo 10 anni . Lei era piccolina, aveva compiuto 5 anni , qualche giorno prima di essere finita in quel posto orribile.
Ricordo ancora quando stava ferma immobile , con la schiena poggiata al muro , e il volto rivolto verso il basso

Non mangiava, rifiutava il cibo , così per punizione , veniva mandata a lavorare in cucina.

Un giorno però, mentre scendeva i gradini , la vidi inciampare.  Fui subito da lei, la quale piangeva a dirotto, si era sbucciata un ginocchio, così l'accompagnai in camera sua .
Fu visitata da un medico, il quale disse chiaramente che la bambina andava curata , il prima possibile .
Aveva la febbre, diversi infezioni, ma era disidratata e molto sotto peso.

Iniziai a prendermi cura di lei, rubai le medicine in infermeria , e la notte scendevo in cucina, per rubare o cucinare qualcosa di buono.  Se solo mi avessero scoperto, sarei finito nei guai .

Ma nei giorni a venire , Andy non migliorava. Passavamo le giornate a parlare , parlare , anche a pregare che il prima possibile, qualche brava famiglia sarebbe venuta a prenderci.
Ma gli anni passarono, Andy era diventata una ragazzina bellissima, aveva 11 anni.
Noi due eravamo inseparabili.
Una sera mentre tornavo dai campi , non la vidi davanti al cancello, era solita farlo .

Mi preoccupai subito, aumentai il passo e pensai subito all'adozione, anche se la cosa non mi piaceva tanto, in quel momento sarebbe stato, migliore rispetto a quello che videro i miei occhi .
Riversa sul letto , con la faccia schiacciata sul materasso, urlante e le lacrime, c'era lei , la mia Andy , il porco di Ruele, stava quasi per violentarla. 

Non ci vidi più dalla rabbia , mi scaraventai sulla sue spalle , afferrai un oggetto tagliente , e lo conficcai nel suo collo .
Cadde di peso su Andy, schiacciandola ulteriormente.

Quando riuscì a liberarla, Andy stava male , aveva veramente bisogno di aiuto, quel bastardo l'aveva ricoperta di lividi
Fu ricoverata, ovviamente non mi fu permesso di vederla, noi piccoli esseri inutili , non potevamo lasciare l'orfanotrofio, ma la chiamavo ogni giorno.
Poi però accadde qualcosa .
Una mattina come tante, la chiamai, mi dissero che Andy era guarita, e che era stata affidata da una brava famiglia. 

Mi cadde il mondo addosso, non l'avrei più rivista, sarebbe finito tutto così .
Ho sperato, pregato, che lei fosse venuta a trovarmi, ma durante gli ultimi anni di permanenza li , non lo ha mai fatto.
Ero arrabbiato , ma al tempo stesso felice , finalmente aveva trovato una famiglia, adesso poteva iniziare a vivere.

Mentre per me, si aprivano di più le porte dell'inferno .

Al mio 18esimo compleanno, fui libero.  Non sapevo di preciso dove andare , ma prima di fare una qualsiasi cosa , dovevo andare da lei , accettarmi che stesse bene.
Avevo fatto delle ricerche , ottenendo l'indirizzo della famiglia.

Presi un treno , un pullman , e per finire cammina  tantissimo a piedi , poi finalmente arrivai davanti ad una bellissima villa . La guardai con gli occhi sgranati e la bocca aperta, non potevo crederci.

Mi nascosi dietro un albero, e guardai in direzione della porta , poco dopo ne uscirono due bellissime ragazze . Una aveva i capelli color cioccolato, mentre l'altra dorati come i raggi del sole, raccolti in una treccia spettinata, era la mia Andy .
Sorrideva e gesticolava, era felice, adesso potevo andare via, la mia missione era finita.  Ma fu proprio in quel momento che lei guardò nella mia direzione , ero uscito troppo allo scoperto, poggiai la schiena al muro , e mi promisi di non cercarla più.

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