Io, Te & Gio Evan.

Capitolo 9.

Mi svegliai.
Romeo era in fondo al letto, ai miei piedi, che se la dormiva beatamente.

Mi sentivo strana.
Ero a sedere a gambe incrociate.
Pensavo.
Pensavo a cosa dire a Blu, a cosa fare e come farlo.
"Voglio parlarle..." sospirai.

La mattina stessa avevo lezione quindi feci colazione e portai fuori Romeo, per poi avviarmi in facoltà.

Arrivai e subito vidi Caterina che mi aspettava con un caffé.
Quanto amo questa ragazza.
"Buongiorno Kate!" E le stampai uj bacio sulla guancia, lei dandomi il caffè contraccambiò il saluto "Ciao bellezza!"

Ci avviammo in aula.
Il professore iniziò:
"Alda Merini. Ecco una poetessa che cavalca l'ignoto dell'animo umano. Combatte da giovanissima con le ombre della sua mente e spesso è ricoverata in ospedale psichiatrico a causa di un disturbo bipolare. Nel frattempo ama, è riamata e ha quattro figlie. Frequenta i Navigli e ama la sua città, Milano, e regala i suoi versi agli amici scrittori e poeti. Ecco una delle sue poesie che qualsiasi persona in questo mondo pagherebbe per trovarsela scritta su un qualsiasi bigliettino:

Amore, vola da me con l'aeroplano di carta della mia fantasia, con l'ingegno del tuo sentimento. Vedrai fiorire terre piene di magia e io sarò la chioma d'albero più alta per darti frescura e riparo. Fa' delle due braccia due ali d'angelo e porta anche a me un po' di pace e il giocattolo del sogno. Ma prima di dirmi qualcosa guarda il genio in fiore del mio cuore.

E ora ragazzi per la prossima lezione ditemi voi cosa scrivereste nel bigliettino da dare a quella persona così speciale da rapirvi il tempo e il cuore.
Ah! Ovviamente voglio anche un breve saggio sulla poetessa di oggi."

E in aula prese vita un basso ma intenso boato di disapprovazione.

Caterina mi guarda e mi passa due biglietti.

Non ci credo.

Lo spettacolo che si terrà tra due giorni di...

Gio Evan.

Proprio qui a Milano!
"Caterina sposami! Come hai fatto ad averli!? C'era già il sold out!" Urlo abbracciandola.
"Ehi ehi piano J! Ho le mie fonti! Carica!?" "Siiii!".

Finita la mattinata all'università mi diressi verso casa, al settimo cielo.
Gio Evan, vedrò Gio Evan, finalmente dopo un anno a leggere tutto su di lui e sulle sue opere.

E allegramente torno a casa con la contemporanea emozione che avrei visto Blu