Capitolo 15.

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Entro in casa di Sofia.
Non la lascio parlare.
La prendo e la porto a letto.
Sono arrabbiata.
Furiosa.
Le strappo i pantaloni e le mutande.
La penetro, forte.
"Sabrina ti odio!" Urlo dentro di me.
E ripenetro Sofia che intanto geme.
La metto pancia sotto.
Tre dita e di nuovo "Ti odio. Non merito questo!"
Sofia urla di piacere mi chiama amore.
Ma non ascolto, non mi interessano nomignoli. Io non sono nessuno.
Le sculaccio il sedere. Le lascio il mio palmo sulla natica.
A lei non sembra dispiacere.
Le tiro i capelli, le mordo il collo, con una mano le stringo il seno.
La faccio mia per ore.
Non mi faccio toccare. Non voglio essere scopata. Voglio solo buttare fuori questa rabbia che mi logora il cuore.
"Stronza. Sei solo una stronza."

Sfinita Sofia si addormenta.
Io senza far rumore esco da quella casa.

Apro la porta del mio appartamento.
Mi metto subito nel mio letto.
Arriva Romeo, lo abbraccio e semplicemente dico : "Mi odio."
E piangendo cado in sonno tormentato.

Io, Te & Gio Evan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora