Capitolo 13.

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Ero una statua di pietra con la differenza che il mio cuore batteva più veloce di un colibrì in piena accelerazione.
Era accanto a me. Era lì.
Sabrina. Bellissimo nome.
Bellissima voce. Così profonda e pulita.
Non reggo il suo sguardo ma vorrei guardarla in quei bellissimi occhi.
Mi contraddico. Ma va bene così.
Sarò abbastanza carina per lei?
A saperlo, mi vestivo meglio.
"Su via J, meglio di così non potevi..." ragionavo tra me e me.
Necessitavo di prendere aria, mi alzai e senza dire o guardare nessuna, mi avviai al bagno, ma prima di entrare una mano mi bloccò.
Mi voltai.
Era lei. La mia Blu.
"Ehi..." mi disse con aria dolce.
"Ehi..." risposi. Ero rossa.
"Sei carina stasera , ma... tu sei sempre molto bella in effetti, anche al parco..." non la feci finire.
"Tu sei bellissima, e ti ho pensata moltissimo ieri...mi spiace se ti ho fermata l'altro giorno ma..." é lei a interrompere me ora.
"Hai fatto la cosa giusta, vieni con me, ti porto in un posto , definiamolo speciale!" Sorrise come una bambina. Era stupenda.
Mi porta per un corridoio stretto, e superato c'era un addetto alla sicurezza.
"Ehi Nick come stai?"
"Oh Sabri quanto tempo!! Tutto bene tu?"
"Alla grande, possiamo passare la mia amica ed io? Daiii è un'occasione speciale!"
"Eh non riesco mai a dirti di no!" E ci lasciò passare.
"Che vip sei!" Ridacchiai e lei mi guardò e mi lanciò un occhiolino.
Mi sciolsi.

Dopo pochi passi realizzai.
Eravamo dietro al backstage, sentivo la voce di Gio Evan più chiara che mai.
"Sabri é stup..." "Aspetta non ho finito ancora" era sorridente ed emozionata più di me. Io non so che mi faceva ma ero pazza di quel sorriso.
Mi fece salire su per delle scalette e finimmo in una specie di soppalco che dava dietro le spalle di Gio Evan. Ma con davanti tutta la platea.
Bellissimo. Era sorprendente quella donna.
La guardai, mi guardò.
"Grazie Sabrina..."
"Non è niente di speciale..." rispose timidamente.
"Tu sei speciale." Confermai.

Credo nella magia,
il fatto che nessuno di noi
sia in grado di praticarla
è solo un problema nostro
non suo,
lei non c'entra niente

Le presi la mano.

Lei strinse la mia.
Ci guardammo negli occhi ancora per un bel po'

credo  nella meditazione
nel silenzio,
il fatto che poi facciamo entrare
nel cuore
tutti i tipi di mostri
è solo colpa nostra

Si avvicinò a me.
Mi accarezzò la guancia. E io chiusi gli occhi per assaporare quel tocco così delicato.

credo nel tramonto
nel sole che va a faticare a ovest
e ci lascia nero e stelle
il fatto che noi non ci fermiamo
a guardarlo, a salutarlo
è un problema che a lui
non riguarda

Le nostre labbra si volevano.
E con il viso tra le sue mani.
Mi baciò.
La baciai.
Ci baciammo.

credo nei dubbi
nella confusione,
nel periodo in cui abbiamo
una grande scelta da fare,
il fatto che ci prenda il panico
e ci immergiamo nelle paranoie
non è colpa loro

Era un bacio carico di tenerezza.
Non era un bacio sporco.
Presi le sue mani e fui io ora a prendere il suo tenero viso tra le mani.
E le dissi:" Lascia parlare Gio per me ora."

e poi credo in noi
credo in noi fermamente,
il fatto che nessuno abbia mai creduto in noi
non significa che non siamo spettacolari,
è un problema loro
a noi due
non ci riguarda
noi due possiamo goderci
il nostro spettacolo.

Gio Evan

E finita la poesia la ribaciai.
Gio disse tutto quello che c'era da dire e lei lo capì.
Sorrise durante quei momenti.
E il bacio durò ancora e ancora e ancora.
Non mi sarei mai stancata di baciarla.

Prese la mia cravatta e se la mise in tasca.
"Ora ho una scusa per rivederti, perché dovrò rendertela!" E rise, rise di gusto.
E io la seguii.

Gio stava salutando il pubblico, era l'ora di andare.

Tornammo dalle nostre rispettive amiche che morivano dalla voglia di sapere.

Ci dovemmo salutare.
E chiesi a Sabrina :"Ma non ho il tuo numero, come faccio a rintracciarti?"
"Tranquilla ti troverò quando meno tr lo aspetti e comunque... domani alle 18..." occhiolino. Sempre più sciolta.

"Ciao Sabrina, e grazie... di cuore per stasera." Mi avvicinai alla sua guancia, la baciai e lei mi disse a bassa voce:

Tu somigli
a qualcosa
di nuovo.

Gio Evan

Cavolo, adoro questa donna.
Mi sorprende ogni volta che apre bocca.
E il mio cuore che batte forte lo conferma.

Anche Cate e Laura si salutarono.
E il rientro a casa fu accompagnato da un sorriso ebete .

Grazie Gio.

Notte mia dolce Blu

Io, Te & Gio Evan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora