Capitolo 19.

183 16 1
                                    

Di nuovo quel profumo.
Il suo profumo.
Papavero.
Il suo braccio intorno a me, e i suoi occhi erano sognanti.
Dormiva. Era un angelo.
Il suo respiro calmo e tranquillo mi fece sorridere.
Mi avvicinai e baciai quelle labbra.
Labbra rosee e morbide che stanotte mi hanno percorsa tutta con una dolcezza infinita.

Appena mi staccai da quella goduria sensoriale, Sabrina aprì gli occhi.

Ma non li aprì semplicemente, lì sgranò non appena capì dove so trovava.

Si alzò di scatto e iniziò a urlare:
" Cazzo non dovevo addormentarmi, io , io, ho sbagliato J. Fai finta che non sia successo nulla e dimenticami. Ora devo andare... perdonami. Addio. Cerca di capire, sono fidanzata e ho sbagliato . Addio."

In pochi secondi sentii la porta di ingresso chiudersi e io rimasi a fissare il vuoto.
Ero il vuoto.
Sentivo leggere lacrime scivolarmi sulle guance.
Ma ero una statua.
Mentalmente ero morta.
Il cuore diventò di piombo.
I miei occhi si spensero.

Con un filo di voce "Romeo...vieni qui per favore..." il cucciolo venne da me e si fece abbracciare.

Mi riaddormentatai dalla poca voglia che in quel momento avevo di vivere.

Se ti manca
e a lui non manchi,
chiediti solo
se merita davvero
la tua mancanza.

Gio Evan >

Io, Te & Gio Evan.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora