angolo scrittrice:
ok...è la terza volta che ripubblico questo capitolo...avrete capito che io e la tecnologia siamo MOLTO, MOLTO lontane l'una dall'altra, ma vabbeh, continuiamo con la storia. mi sono confusa con due capitolo, e questo è davvero il numero 38: "la fortezza". è abbastanza importante, e mi scuso davvero davvero davvero tantissimo per il trambusto. pubblicherò subito anche il prossimo, per ripagare la vostra pazienza e per scusarmi ancora. ora vi lascio al libro, commentate e buona lettura.
"finalmente ti sei svegliata, non sai che noia stare qui, medicarti e aspettare che tu stia meglio"
"c-chi sei?"
"s-sono Evie Harvey, e tu? La nuova balbuzziente di turno?" mi chiese sghignazzando
"no, sono S..."
"lo so chi sei, sei Skye Harris, 17 anni, nata qui ma vissuta fino a poco tempo fa a New York. Sei figlia del traditore e di una stupida umana chiamata Eleanor. Tuo nonno è il Capo Supremo, e sei mia cugina"
"non sei mia cugina, non sei figlia di Edwin"
"già, anche io sono felice di detestarti cuginetta"
"dove sono?"
"cavolo, brutta e anche stupida!"
"ti ho fatto una domanda!"
"che caratteraccio! Sei nella fortezza, casa mia e anche di Edwin e di mia madre. Ti va di conoscerli?"
"no, ma mi va di andarmene da qui!"
"non è concesso, prova un'altra volta cuginetta. Ora alzati e seguimi, ci sarà una bella riunione di famiglia" feci come mi aveva detto e mi portò in una stanza molto buia. Studiai tutto il percorso, guardandomi a destra e a sinistra per memorizzare i vari corridoi e le varie stanze che avrebbero potuto condurmi alla fuga. Entrai nella sala e mi ritrovai difronte un uomo e una donna, probabilmente i miei adorabili zietti.
"siediti" mi sussurrò Evie nell'orecchio
"dovresti lasciarmi prima" le dissi facendole mollare la presa dal mio braccio. Mi sedetti su un divanetto in pelle, e la donna accanto al caminetto di disse: "sei tu? Sei Ryhana?" non le risposi "sciocca ragazzina, come osi non rispondermi! Ti ripeto la domanda: sei tu Ryahana?"
"sì" era la prima volta che lo ammettevo, ma sapevo che quel nome mi apparteneva
"cara, per favore, lasciami solo con Skye" la donna uscì dalla stanza con Evie guardandomi con odio e disprezzo fino alla porta
"cosa volete da me?" chiesi infastidita dalla presenza di quell'uomo, già mi dava sui nervi!
"voglio solo sapere come stai"
"beh, considerando che mi avete rapita, non ci sarebbe potuta essere domanda più stupida!"
"come ti permetti! Insolente, sei solo una ragazzina...insolente!"
"e tu invece sei solo uno zio con una ristretta proprietà di linguaggio!"
"quindi sai chi sono? Bene, è già un inizio. Ora, tu sai chi sei?" mi chiese nuovamente calmo; non risposi e abbassai lo sguardo: non sapevo chi ero, non sapevo neanche come mi chiamavo! "ti ho fatto una domanda"
"no, non lo so, è un problema?"
"no, anzi, renderà tutto più divertente" disse ridendo...ci mancava solo che mio zio soffrisse di schizzofrenia e bipolarismo avanzato!
"di cosa vuoi parlarmi?"
"nipotina cara, tu sai chi sono?"
"ti ho già detto di sì" evidentemente ha anche vuoti di memoria!
"allora, dimmi, chi sono?"
"sei mio zio Edwin, fratellastro di mio padre. Tu hai distrutto la mia famiglia, ed è colpa tua se non so niente di me stessa e se sono orfana!"
"lo immaginavo, sai, tu vedi la versione sbagliata dei fatti, questa non sei tu che parli, ma i racconti dei tuoi presunti amici"
"cosa intendi?"
"adesso sei pronta per ascoltare la tua vera storia?"
"la storia della mia famiglia la so già"
"ah sì, e allora sai dov'è finito tuo padre?"
"n-no..."
"sei sicura di sapere tutto?"
"no"
"molto bene, allora ascoltami Ryhana"
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la figlia del traditore
Fantasytre ragazzi. un mistero. una nuova vita. riuscirà Skye a sopportare tutto questo? attraverso ricordi ed emozioni capirà che tutto ciò che definiva casa in realtà era solo una maschera. riuscirà a farla cadere o resterà sopraffatta?