Capitolo 21: red and blue

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angolo scrittrice:

il ventunesimo capitolo, "rosso e blu". l'ultimo l'ho lasciato un po' in sospeso, lo ammetto, ma volevo creare ancora un po' di mistero che non guasta mai. come avrete capito, alcune volte riesco a pubblicarne più di uno, e quindi anche oggi potrete leggerne due. vi lascio al libro, commentate e buona lettura.


Anche lui lo sentii nel mio stesso istante: "anche a te fa male qua?"

"sì, perché?"

"non lo so" mi prese le mani e mi disse: "dove lo trovi un altro che ti bacia così?" poi sfoderò il suo sorriso sgembo, il mio preferito. Gli sorrisi e lo abbracciai, stringendolo gli chiesi: "e adesso?"

"e adesso vediamo cosa succede"

"ma cosa siamo noi?"

"magari un po' più che amici"

"non possiamo"

"come?" e sciolse il nostro abbraccio

"so che...sei prescelto"

"di cosa stai parlando?"

"tu e Rain siete i prescelti"

"come lo sai?"

"ho sentito che Peter le parlava, ed io non voglio ferirla"

"ma..."

"non voglio mettermi in mezzo tra voi due"

"ma a me lei non piace, sei tu quella che mi interessa"

"lo sai che non si può fare, ci sono delle regole, me l'avete detto voi"

"sì, ma a me non interessa" mi prese il viso, tra le sue mani diventai rossa, mi baciò sulla fronte e mi disse: "ti fa ancora male?" indicò la mia schiena

"un po'...è che mi sento incandescente!"

"fammi vedere" mi girai e alzai la mia maglietta. Lui prima sbarrò gli occhi e poi disse: "o mio Dio!"

"che cosa?"

"hai...hai t-tipo un t-tatuaggio rosso sulla s-schiena"

"come?"

"Skye guarda se ce l'ho anche io"

"cazzo sì Leonard!"

"che cazzo è?"

"ma che ne so, è azzurro!"

"che facciamo?"

"non so, tutto è partito dalla scossa...boh, non capisco"

"già"

"chiediamo agli altri?"

"no, sei pazza! Dovremmo dire del bacio!"

"ma è l'unico modo per farci aiutare, io voglio sapere che roba ho sulla schiena!"

"sì, sì hai ragione"

"vado?"

"sveglia solo James"

"Leonard, io non voglio mentire a Rain"

"neanche io, ma non vorrei che ci restasse male"

"senti, se ho imparato una cosa è che bisogna dire in faccia le cose alle persone"

"va bene, io vado a svegliare James" andammo e li portammo nell'atrio, dove eravamo in quei pochi secondi magici. James sembrava uno zombie e anche Rain non era a meno, così chiesero: "che volete? Sono le 2:15"

"chi parla?"

"parlo io" dissi "allora è-è successa u-una cosa strana..."

"tipo?" ci guardammo e ci girammo. Al tre alzammo le magliette e James esclamò: "che roba avete?"

"non lo sappiamo" risposi

"quando vi è venuto?"

"beh...d-dopo... dopo un..."

"ci siamo baciati e ci è venuta sta roba" a quelle parole Rain divenne un cadavere, aveva gli occhi lucidi e rossi, si girò di scatto e andò in camera. James la guardò andare via e poi ci guardò negli occhi uno ad uno con uno sguardo gelante, poi ci disse: "vi fa male?"

"no" rispondemmo in coro

"e allora domani indagheremo, buona notte" tornò in stanza e sbatté la porta. Eravamo di nuovo soli, lui a petto nudo ed io in reggiseno. Non mi dava neanche più fastidio che mi guardasse, avevo fatto una cavolata. Inconsapevolmente una lacrima mi bagnò la guancia e poi arrivarono i singhiozzi e un pianto, doloroso e forse pentito. Leonard mi asciugò e mi portò in cucina. In un mare di lacrime gli dissi: "abbiamo ferito Rain"

"lo so"

"non volevo"

"hei, neanche io volevo farle del male, ma purtroppo è successo, noi non stavamo facendo niente di male"

"e invece sì, e non dovrà più succedere!"

"lo pensi davvero?"

"sì"

"e allora perché ti sei fatta baciare?"

"non lo so"

"te lo dico io il perché: perché ti piace confondere le persone!" si alzò e andò in camera sua. Bene Skye, hai fatto soffrire due persone nello stesso giorno...fantastico. Non volevo farlo soffrire, ma avevo reagito d'istinto: sapevo che quello che era successo aveva ferito una mia grande amica, che probabilmente sta faticando molto nella sua impresa di far innamorare Leonard di lei. Sapevo anche però che a lui lei non piaceva, ma ero io quella che voleva...cosa avrei dovuto fare? Io credo che allontanando Leonard da me Rain possa perdonarmi e possa farsi avanti, ma non so quanto possa resistere senza parlare sia a lei che a lui. Restava solo da aspettare e vedere quello che sarebbe successo. Decisi di tornare a dormire e la mia stanza era ancora schiarata dalla luce della luna.


la figlia del traditoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora