Capitolo 23: prohibition

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angolo scrittrice:

il ventitreesimo capitolo è molto divertente, o meglio io mi sono divertita a scriverlo, in realtà è piuttosto una "proibizione". bene, vi lascio al libro, commentate e buona lettura.

"stai bene?"

"ma tu devi sempre origliare?"

"non è colpa mia se capito sempre al posto sbagliato nel momento sbagliato!"

"vedo che l'hai fatta calmare"

"scusa, non ci sono riuscita"

"tranquilla, è una ragazza difficile"

"sì, però è anche mia amica e tua futura moglie"

"ti prego non pronunciare quella parola!"

"scusa, senti io ho fame, quindi andiamo a fare colazione?"

"con la vipera?"

"con la vipera" scendemmo e Rain vedendoci arrivare insieme che ridevamo divenne rossa, James si alzò dal tavolo e si chiuse in camera, io e Leonard ci guardammo e ci sedemmo pronti alla strillata: "Skye, devo dirti una cosa"

"dimmi Rain"

"io e Leonard stiamo insieme"

"ma davvero? Che bella notizia!" Leonard si era nascosto la faccia tra le mani per nascondere la sua risata

"già, e da ora in poi non dovrai più vederlo"

"come?" a quelle parole sbiancai e Leonard si alzò in piedi dicendole: "sei pazza? Non puoi impedirmi di vederla!"

"oh sì che posso, con il consenso dei miei futuri parenti"

"cosa hai fatto?"

"Rain, prova a ragionare..."

"Skye stai zitta, io e il mio ragazzo ora andiamo a fare due passi, e sarà meglio che vi salutiate, perché se vi beccherò parlare o salutarvi, beh saranno fattacci vostri"

"Rain, lo so che sei arrabbiata, ma quello che stai facendo è esagerato! Se voi state insieme...per me va bene, ma non puoi obbligarci a stare lontani, viviamo nella stessa casa!"

"Skye, tu non centri niente in questa faccenda, e io non voglio che ti immischi in affari che non ti riguardano"

"mi dispiace dirtelo, ma lei in questa storia centra eccome" disse Leonard "non puoi scacciarla!"

"Leonard, va bene così. Rain evidentemente vuole che tu e lei passiate un po' più di tempo insieme e a me va bene. Rain io voglio chiederti per la milionesima volta scusa e che mi dispiace tantissimo che ci sei rimasta così male, ma quello che stai facendo è sbagliato, ma so anche che non cambierai idea, quindi io rispetto le tue scelte, e dovrai farlo anche tu Leonard" lo abbracciai e gli sussurrai: "ci vediamo stanotte nell'atrio" poi me ne andai. Ritornai in camera mia e pensai che tutto quello che mi stava succedendo fosse una follia, e credo che lo sia davvero! In questo contesto di pazzia però, decisi che dovevo indagare su quel tatuaggio che avevo sulla schiena che iniziava a far sorgere in me molte domande. Decisi di riaffrontare il mio passato rientrando nella mia vecchia stanza: mi ricordavo che c'era una libreria, magari avrei potuto trovare qualcosa. Entrai e non ce la feci, non ci riuscivo perché ogni volta mi immaginavo quell'uomo nero che distruggeva tutto, così chiesi aiuto a James, anche se avrei preferito qualcun altro: "grazie per l'aiuto"

"figurati, ma cosa stiamo cercando?"

"non lo so, qualcosa"

"ah, ottimo"

"no, in realtà vorrei scoprire qualcosa di più su quello che ho sulla schiena"

"sarà difficile trovare qualcosa qua, ma tentar non nuoce" iniziammo la ricerca e trovammo solo favole, fiabe, e alcuni romanzi come James aveva detto: "mi spiace Skye, ma qui non c'è niente"

"già, ma forse al Gran Consiglio sì"

"in che senso?"

"nel senso che se chiedessi a mio nonno..."

"dovrai prendere delle precauzioni"

"lo so, e voi verrete con me"

"va bene, ma non basta"

"lo so lo so, ci sarà anche parte del Gran Consiglio"

"allora può andare" ma all'improvviso divenni cupa e James se ne accorse "Skye, tutto bene?"

"è che non capisco: lui per rubarmi i poteri aveva già avuto una possibilità, siamo rimasti soli per pochi minuti, e lui poteva farlo"

"sì, e quindi?"

"e quindi magari non vuole farmi del male!"

"magari hai ragione, ma è meglio essere attenti"

"sì, allora andiamo oggi?"

"no Skye, oggi partiamo"

"ah, è vero"

"faremo un'altra volta"

"non si può posticipare il rientro?"

"va bene, solo di un giorno però"

"grazie James"

"figurati, ma dove sono Rain e Leo?"

"sono andati a fare una passeggiata da fidanzati"

"come?"

"ti spiego tutto" così gli narrai la tagica storia di una ragazza sclerata per colpa di un'altra ragazza che si era messa in mezzo tra lei e il suo bel giovane menefreghista che non voleva avere niente a che fare con lei. Io e James radunammo i piccioncini in salotto perché dovevamo organizzare l'incontro con il Capo: "perché ci avete disturbato?" chiese Rain

"volevamo dirvi una cosa" rispose James

E Leonard ridendo rispose: "grazie per avermi salvato"

"prego, allora Skye vi deve parlare"

"sì, allora io sono sulle tracce di mio papà, e quindi vorrei chiedervi se potete accompagnarmi al Gran consiglio per fare un colloquio"

"e perché ti serviremmo?" chiese Rain

"perché l'idea iniziale era andare solo con Leonard, ma poi abbiamo capito che per noi era pericoloso, e allora vorremmo chiedervi se potete accompagnarci"

"per me va bene" rispose James

"anche per me" disse Rain. Poi stabilimmo l'ora e ci andammo a preparare, Rain stava andando in camera sua quando la fermai.


la figlia del traditoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora