Buona sera, sono il dottor V.G. e la lettera che le mando è sostanzialmente un commemorativo. Il testo che le invio è stato redatto dal mio paziente, il signor S., ed è integralmente tutto il suo lavoro, in nessun modo manomesso dalla mia mano. L'unica libertà che ho ritenuto necessario prendermi è stata quella di dare un titolo all'opera, unica incompletezza della storia che si appresterà a leggere. Nella mia carriera da psicanalista, mai m'era capitato qualcosa di tanto mesto come la morte di uno dei miei pazienti in circostanze tanto singolari e la mia incapacità d'aiutarlo non può che essere una responsabilità della sua così matura dipartita. Ecco dunque che in quest'opera fattami pervenire dalla famiglia mi pare di scorgere i segni, le cause e le circostanze imputabili al male che colse il mio paziente e necessito del suo aiuto per portarne a galla le ragioni più profonde, così che una cosa simile non possa cogliere impreparato più nessun collega dei nostri.
La gran parte dell'opera continua ad apparirmi oscura, fosca, seppur le sue singole parti paiano tanto semplici ed interpretabili. Mi appello dunque alla sua conoscenza per aiutarmi in questo mio lavoro, al fine di trovare causa e cura di questa sindrome e commemorare l'uomo scomparso.
A risentirci,Dott. V. G.
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La Sindrome di Van Gogh
PuisiIl significato di questa raccolta vi sarà oscuro fino alla mia morte e forse anche fino alla vostra.