Sinestesia (sintomatologia)

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Rispondo tutto a posto,
Ma a posto non è niente,
Evidentemente mento,
Ché se mi fermo un attimo
Mi gira attorno
Tutto il firmamento.
Mi faccio grande io
O è piccola la stanza?
In piena sinestesia
Il mondo circostante
È dolce rosso sangue.
Nero l'umore,
Ma blu il momento,
Il cielo notturno
M'appare arancione
E in bocca ho il sapore
D'un giallo crepuscolo.
Non fa scalpore,
Starò morendo di sensazione;
È che lo sento
Un Fa bemolle
Sulla mia pelle
Non nell'orecchio.
E m'impressiono
Ed urlo su di un ponte
Mentre tramonta
La pallida fonte
D'un suono lontano
Fattosi colore.
Chiamalo declino,
Per me è trascendenza,
Che del chiaror che sento
Quasi ne tocco
La consistenza.
Ho un padiglione auricolare
Fattosi tavolozza,
Odo nettamente
L'odor della primavera
E la sua possente forza.

Ma questo forte sentire
Quasi mi fa cieco
E quindi pure sordo,
Che in testa ho un coro
D'ogni sapore
Che s'è fatto in questo mondo.
E non sopporto
L'inquietudine prodotta
Dalla vista del tuo volto,
Ch'ammiro, ma lento si confonde
Con tutto lo sfondo.

La Sindrome di Van GoghDove le storie prendono vita. Scoprilo ora