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"Mamma, ti ho già detto che puoi stare tranquilla, starò bene" Sospiro per l'ennesima volta, sperando che almeno adesso si sia convinta.
In questo momento della mia vita, non c'è nulla che vada per il verso giusto.
La sorella di mia madre, zia Jessica, ha avuto un incidente stradale ed è ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale della nostra città. Sarei volentieri andata con la mia famiglia a trovarla, ma i miei hanno preferito continuassi le vacanze qui, poichè non volevano vedessi zia in quello stato.
Mio fratello? Starà con mia nonna, ormai 70enne, con la quale ha un rapporto davvero forte e speciale.
Ad essere sinceri, io non ho mai avuto un bellissimo rapporto con mia zia, mi ha sempre allontanata per mettere in primo piano Frankie, mi ha sempre criticata per ogni minima sciocchezza, adesso non nego che sono stata molto male per quest'incidente e sto ancora poco bene, ma forse è meglio che non vada anche perché, lei non vorrebbe mai vedermi. Ho sempre pensato che, mi odiasse. E forse i miei, non vogliono che vada proprio per questo, il resto scuse.
"Tesoro, sta attenta. Ho avvisato i genitori di Thomas che saresti stata qui, sei abbastanza grande per badare a te stessa. Torneremo presto, d'accordo? Solo qualche giorno per assicurarci che la zia si sia ripresa." Continua la mamma, lasciandomi un bacio in fronte.
"Sicura non volete che venga?" Insisto ancora, per quanto la zia mi odi, mi piacerebbe sapere come sta.
"Sicuri. È la prima volta che ti trovi bene in vacanza, non vogliamo rovinartela. Stai attenta amore." Conclude portando le ultime valigie fuori aiutata da papà che, prima di uscire, mi abbraccia forte.
Sarebbe bello se credessi alle sue parole, no?
"Ciao mostro" Saluto mio fratello con un cenno della mano. Lui ricambia con un sorriso, per poi seguire i miei al di fuori dell'appartamento.
Okay, da ora sarò completamente sola con me stessa. Non so se la cosa sia positiva o meno, ma va bene lo stesso. Penso che avere una casa tutta per te abbia i suoi vantaggi, anche se la casa in questione, è davvero molto piccola.
Decido comunque di uscire, non ho mai amato stare a casa senza far niente: specialmente adesso, che non c'è anima viva.
Scrivo a Thomas.
Chatroom
Me:
Hei Thomas, tutto bene? Oggi sono da sola, ti va di uscire un po'? Una passeggiata!

Avrei voluto invitare anche Alice, ma lei è molto occupata con i servizi fotografici, purtroppo.

La risposta del ragazzo dai capelli color pece non tardò ad arrivare.
Thomas:
Hei nana, perché sei da sola? Mi spiegherai tutto dopo, ovvio che esco con te. Come rifiutare? :)

Sorrido alla vista di quelle parole, quanto gli voglio bene? È proprio unico!
I suoi non devono avergli parlato della questione della zia, beh, lo farò io.

Me:
A che ora facciamo, capelli belli?

Thomas:
Anche adesso, se ti va bene, non vogliamo che la bella Cris rimanga ancora un altro po' da sola, no?
Ah e, ovviamente nel nostro posto speciale.

Il nostro "posto speciale" è una casetta sull'albero costruita nel parco abbandonato di cui vi avevo parlato. L'abbiamo scoperta per caso, stavamo solo parlando, quando sbattendo contro quest'albero, abbiamo intravisto questo meraviglioso rifugio. Da allora, l'abbiamo chiamato "posto speciale", perché lo è davvero! Di notte, si intravedono le stelle, di giorno, si può assistere all'alba. Io e Thomas non abbiamo mai visto nulla di tutto ciò, ma dato che sono le 18:00, forse siamo in tempo per il tramonto.
Decido di iniziare a prepararmi, infondo siamo rimasti per adesso, non posso fare tardi, anche perché, devo assolutamente vedere il sole tramontare!
Infilo le prime cose che becco: un paio di jeans strappati al ginocchio e una di quelle felpone enormi che tanto amo. Si, avete ragione, è estate, ma vi giuro che di sera, c'è molto freddo!
Metto le cuffiette nelle orecchie e mi dirigo nel luogo prestabilito.
Noto di averci messo pochissimo per arrivare, soltanto 15 minuti contando anche la mia preparazione: e voi sapete quanto le ragazze ci mettano ore ed ore per essere circa presentabili, esigo che siate orgogliosi.
Salgo quelle scalette in legno pericolanti, per poi mettere piede nel mio piccolo paradiso magico, trovando Thomas già lì seduto che, concentrato, legge un libro sull'arte musicale. Possibile che abbia fatto prima di me?
"Cavolo, da quanto sei qui? Ci ho messo pochissimo per arrivare ma non mi dai mai la soddisfazione di essere prima, qualche volta!" Protesto divertita.
"Non sei abbastanza svelta, e poi io ero già vestito" Dice orgoglioso di se stesso.
"Ma ora dimmi, cos'è questa storia che sei da sola?" Continua.
"Credevo che i tuoi te ne avessero parlato, ma comunque. Mia zia ha avuto un incidente stradale ed i miei sono corsi laggiù. Sarei andata anche io, ma dicono che "non vogliono rovinarmi la vacanza", anche se io non ci credo." Sospiro esasperata.
"Oddio, e tu, come stai?" Si avvicina a me con sguardo preoccupato, pronto ad avvolgermi in un caldo e sincero abbraccio.
"Sono stata male, molto male, malgrado il mio pessimo rapporto con mia zia Jessica. Ma adesso, sto bene" Lo rassicuro.
Avrei mentito soltanto per quell'abbraccio..
"Come mai non vai d'accordo con lei? Sempre se posso chiedere." Chiede curioso.
"Beh, diciamo che non ero proprio la sua preferita.." Abbasso la testa.
Annuisce silenziosamente e poi mi stringe, mi stringe forte. Alla fine, mi ha abbracciata comunque. C'è per me. C'è sempre stato. Cosa sta succedendo? Quando mi tocca, mi sfiora, mi guarda, mi parla, sento qualcosa. Qualcosa di forte. Non so spiegare.
Proprio mentre lo stringo a me, intravedo il cielo tingersi di un giallo/arancione profondo, e mi accorgo che si, era il tramonto!
"Thomas, il tramonto!" Lo lascio per stringere la sua mano e portarlo esattamente al mio fianco. Dovevo assistere a questa meraviglia, con una persona importante. Forse la più importante.
"Perché ci tieni a vederlo?" Chiede sorridendo.
"Si dice che guardare il tramonto con una persona importante renda il rapporto infinito.." Sussurro, senza distogliere lo sguardo da quell'ondata di colori meravigliosa.
"Sai cos'altro lo renderebbe infinito?" Dice, e solo quando accorto di aver il mio sguardo completamente puntato su di lui, si avvicina lentamente.
C-cosa s-sta s-succedendo?
Sfiora delicatamente la mia pelle scostando una ciocca di capelli che copriva la mia guancia, mi guarda dritta negli occhi e solo in quel momento realizzo di ciò che sta per accadere. Sarà davvero la cosa giusta? Saranno davvero quelli gli occhi che desidero?
Smetto di pensarci e mi lascio andare, inconsapevole.
Le sue labbra rosee e paffute si incontrano con le mie, provocandomi una miriade di sensazioni diverse.

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Non serva che scriva niente, vi lascio con l'ansia! Comunque se volete potrei iniziare a scrivere degli spazi autrice, fatemi sapere!

I thought about you. | Thomas BocchimpaniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora