Capitolo 17.

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Tornammo a Seul dopo la premiazione, non ero mai stata più realizzata nella mia vita.
Appena arrivata andai subito a casa di Song e gli raccontai tutto per filo e per segno, ci tenevo tanto a lui
"Perfavore riprenditi presto e torna" gli dissi
"Ne, ne stai tranquilla.. la febbre è ormai passata presto tornerò"
Sorrisi, mi inchinai e tornai finalmente a casa.

Il telefono squilló
"Sofi, hai dimenticato lo zaino nel tuo camerino.. menomale che una make-up artist se n'è accorta prima che partissi e me l'ha portato.. l'ho dato a Ji te lo sta portando a casa.. vedi di stare più attenta."
"Ash.. kamsamnida Oppa..non me ne ero manco accorta. Ma tu dove sei perché?"
"Ehm..sono via per un po' , tornerò tra qualche giorno"
"OPPAAAAAA vienii " sentii una voce femminile di sottofondo
"Chi è?" Dissi irritata
"Nessuno..ci sentiamo Sofi. Attacco." Mi chiuse il telefono in faccia ...
'io lo ammazzo' pensai

Andai a farmi una doccia, mi misi il mio pigiamino preferito (azzurro con un enorme Totoro sulla maglietta e tanti piccoli Totoro sui pantaloni)
E misi apposto casa.
*DRIN* *DRIIN* *DRIIIIIIIIN*
"È arrivato" dissi ad alta voce
Aprí la porta, si tolse le scarpe ed entró di prepotenza.
"Quindi è qua che vivi" disse mollando lo zaino per terra e girando per casa. Andò sul divano in salotto (il salotto era comunicante con la cucina) e si sdraiò
"No ma fai pure tranquillo.." dissi ridendo
"Sofi ho fame, visto che ti ho portato lo zaino sfamami" disse guardandomi dolce
"Anche io ho fame...ma non ho niente aspetta che ordino"
Presi il telefono e ordinai nudles ai fagioli neri, udon con gamberi, ravioli di carne, hosomaki di salmone e di anguilla, manzo in agrodolce. Sapevo che era un sacco di roba ma Ji mangiava come un animale.
Presi due birre dal frigo e andai da Ji
"Tieni" dissi sedendomi vicino a lui che ormai guardava la TV ignorandomi
"Kamsamnida.. domani non lavori no?"
"No per qualche giorno sto a casa..meritato riposo" risposi
"Bene bene..allora starai con me"
"E tu il lavoro?"
"Non ci vado finché non finisci il riposo" disse serio
"Okay" dissi sorridendo e prendendo una coperta che misi sopra di noi..
"Sofi il tuo pigiama è imbarazzante"
Diventai rossa
"Ma sono felice che non ti fai problemi a farti vedere così da me " continuó la frase baciandomi la fronte. 'Awwwwww'
Il campanello suonò e ji andó ad aprire mentre io andai ad apparecchiare.
Mangiammo, tanto anche e parlammo un sacco.. Ji mi raccontò la sua triste infanzia..Delle sue depressioni e di suo padre.
"Ma dimmi...cosa face tu padre invece?" Disse guardandomi
"Papà ..hum lui era italiano e mamma coreana.. per questo che ho gli occhi verdi. " Dissi sorridendo
"Lui era..boh un violento. Ha picchiato mamma fino a romperle tutte le ossa. Picchiava anche Tae.. lui incassava i colpi e stava zitto. Papà beveva molto.. un giorno.. dopo che mamma se ne andó...
Avró avuto si e no 8 anni ." Mi fermai.. cercai di bloccare le lacrime e continuai
"Tae ne aveva 13 .. papà venne da me e cercó... Di farmi del male.
Mi strappò via la maglietta...
Io gridai con tutta la forza che avevo in corpo, Tae arrivò e prese una sedia e l scaraventó contro papà.. lui cadde a terra e Tae lo prese a calci in faccia."
Guardai Ji.. mi guardava serio. Non gli facevo pena, anzi mi guardava quasi con orgoglio. Presi coraggio e finì il racconto.
"Poi io cercai di togliere Tae da papà..
Non so dove prese tutta quella forza.. ricordo bene gli occhi di Tae.. erano di odio puro.. faceva veramente paura..
Papà si alzò..prese qualcosa e correndo se ne andò di casa.. non tornò più."
"Poi? Cosa vi successe?"
"Una vicina sentí le urla e ci portò via ..ci portarono in un orfanotrofio e cercarono di dividerci.."
"Mi presero e mi portarono via da Tae ..lui mi disse che un giorno ci saremmo rincontrati.. piansi tanto ..non volevo separarmi da lui e mi lasciai semplicemente morire..non toccai più cibo ne acqua. La famiglia che mi adottó mi riportó indietro e rividi finalmente il mio Tae.. "
Ji si avvicinò e mi baciò la fronte.. mi resi conto che stavo piangendo..
La parte più triste del racconto per me fú quando mi separarono dalla mia vita..Tae..
"Ma adesso arriva la parte bella della storia.. " dissi sorridendo
"Una volta che io e Tae ci rincontrammo arrivarono due signori.. italiani. Dissero "siete fratelli?" E Tae rispose di sì.. vennero tutti i giorni per due settimane a trovarci finché un giorno guardarono Tae e dissero " vi va di venire a casa con noi? Tutti e due?" E noi accettammo..ora quei due signori sono la mia mamma e il mio papà . "

La vita è una sfida, accettala. G-DragonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora