2 - TERRONE!!

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Finalmente arriva l'intervallo: la mia materia preferita insieme a matematica.

Mi piacerebbe saperne un po' di più sul nuovo arrivato ma mi sembra ancora abbastanza disorientato quindi decido di lasciarlo stare.

Esco nel corridoio e mentre cammino verso le macchinette incontro Pietro.

<Ehi Giova, buongiorno> Mi saluta.

<Guarda che ci siamo già incontrati stamattina e io ti ho anche salutato>

<Ah sì?>

<Già. Però tu eri troppo preso da Andrea e non mi hai neanche notato>

<Ahahahaha scusami allora. Dì un po', come mai Andrea non è in classe?>

<Ancora non hai imparato il suo orario? Il lunedì ha educazione fisica a cavallo dell'intervallo quindi è in palestra>

<Ahhhhhh è vero. Ok, scusami ancora. Ci vediamo più tardi> Si congeda correndo verso la palestra.

Si vede lontano un miglio che è innamorato perso.

Lascio riaffiorare i ricordi e ritorno al giorno in cui si sono messi insieme: sembravano proprio due ragazzini al giorno di Natale. Avevano un sorriso che poteva far luce a tutta Trento, camminavano senza toccare terra: erano proprio il ritratto della felicità stessa.

<Ah! Terrone di merda!>

Questo insulto mi riporta alla realtà; cerco di capire da dove sia venuto e scopro che è stato proprio un mio compagno di classe a dirlo.

Mi affaccio in classe e capisco che era rivolto al nuovo arrivato: probabilmente gli hanno chiesto da dove venga.

<Che diavolo ci fa uno di Palermo quassù?>

Ah, quindi è di Palermo. Alla faccia del trasloco.

Mi dispiace per lui però, di sicuro verrà preso di mira da tutti adesso.

Guardo il telefono e mi accorgo che mancano solo due minuti alla fine dell'intervallo e io non ho ancora mangiato niente.

Corro alle macchinette e per fortuna non c'è nessuno davanti a me così posso prendere qualcosa prima che ricomincino le lezioni.

                                                                                   ANDREA P.O.V.

Rimango seduto in palestra, non ho voglia di andare nel corridoio e incontrare gente, si sta tanto bene da soli.

<Andre> Mi sento chiamare alle mie spalle.

Mi giro e vedo Pietro sotto la porta della palestra. In un attimo mi si illuminano gli occhi: mi alzo di scatto e corro verso di lui alla ricerca delle sue braccia e delle sue labbra.

Ci intrecciamo in un profondo e intenso abbraccio ma prima di perdere completamente il controllo e fiondarmi in quelle sue labbra che mi chiamano a gran voce, controllo se nelle vicinanze c'è qualcuno che potrebbe vederci.

Sono in pace con me stesso, so di essere gay e l'ho accettato; oltre a Pietro, ovviamente, lo sa solo Giovanni e per adesso voglio che rimanga così.

Non vedo nessuno vicino a noi, quindi mi concedo un assaggio di lui di cui non potrei mai stancarmi, di lui che è l'unico che possa farmi sentire completo e unico.

<Come sta andando la mattinata?> Mi chiede quando ci dividiamo da quella stretta.

<Bah, persone a parte sembra che vada tutto bene> Gli rispondo fissandolo in quegli occhi che su di me hanno come un effetto calamita.

<Dai dai, non fare troppo il rustico: non tutte le persone sono così terribili come credi>

<Sarà, ma io sto bene così>

La campanella interrompe l'ipnosi in cui ero caduto da quando era arrivato Pietro.

<I miei compagni stanno per tornare, ci vediamo all'uscita, ok?> Cerco di congedarlo prima che qualcuno lo veda insieme a me.

<Non vedo l'ora> Mi saluta facendomi l'occhiolino per poi girarsi e dirigersi nella sua classe.

Quanto vorrei rincorrerlo e aggrapparmi a lui senza lasciarlo più andare, spettinargli i capelli e marcare tutto il suo corpo con i miei baci.

Sento delle voci, i miei compagni di classe e il professore stanno tornando, meglio ricompormi e tornare il solito Andrea di sempre.

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Ciao a tutti e bentornati!!

Ditemi cosa pensate di come questa storia è iniziata e se avete suggerimenti non esitate a darmeli.

Forse da adesso in poi riuscirò ad aggiornare più frequentemente, ci spero quanto voi.

Per oggi è tutto, noi ci vediamo al prossimo capitolo, ciauuuuuuuuuu!!!!!

Il mio cuore riflesso su te || MurryKiller & CamperTekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora