E' stata una faticaccia, ma finalmente sono riuscito ad attaccare in tutti i corridoi i miei volantini per le ripetizioni. Certo, se Andrea e Pietro mi avessero dato una mano avrei potuto metterci menò della metà del tempo. Pazienza, ormai ho finito.
Corro in classe sperando di arrivare prima della professoressa; appena entro in aula mi cade lo sguardo su Giorgio che noto essere a capo chino in silenzio.
Poverino però, non deve essere facile vivere questo cambiamento drastico.
Mi siedo e proprio in questo momento entra la prof.
Bene, finalmente saprò il suo cognome.
...
<Leveghi Giovanni?>
<Presente> Rispondo alzando la mano.
<Muratore Giorgio?>
<Presente> Risponde a bassa voce il nuovo arrivato.
Muratore, Muratore Giorgio: ecco come si chiama!
Già mi immagino insieme a Pietro e Andrea questo pomeriggio davanti al computer per stalkerarlo.
Le prime due ore passano tranquille senza interrogazioni, per fortuna, poi però arriva il prof di informatica: oggi saranno dolori.
<Avete fatto i compiti?>
Tutto tace.
Porca puttana però, perché nessuno in questa maledetta classe fa mai i compiti?
<Sì prof> Risponde alzando timidamente la mano Giorgio.
<Ah bene Muratore, venga su e mi faccia vedere>
Giorgio diventa paonazzo ma si alza e va col quaderno in mano verso la cattedra.
Dopo qualche secondo il professore gli fa i complimenti per aver eseguito bene le richieste.
<Perché non insegni qualcosa a questi testoni? Ne avrebbero bisogno>
Apposto, adesso è veramente spacciato. Non se ne poteva rimanere zitto quel deficiente?
La classe lo fissa come fosse una preda e lei il predatore, tant'è che lui se ne accorge e sembra come farsi piccolo piccolo mentre torna al banco.
Quanto non vorrei essere nei suoi panni: città nuova, compagni nuovi, amici persi, tutti che ti insultano e ti mettono in disparte, che schifo. Basta, oggi all'uscita ci parlo!
Visto che ieri è rimasto in classe finché non se ne erano andati via tutti, esco velocemente per poi aspettarlo vicino alla porta principale della scuola.
Vedo passare tutti i miei altri compagni con cui scambio un veloce e frugale saluto ma i minuti passano e di Giorgio non c'è traccia.
<Giova! Ti sbrighi o vuoi rimanere lì impalato tutto il giorno?> Mi chiama Andrea da lontano.
<Un attimo, devo fare una cosa> Cerco di fargli capire che è una cosa importante.
<Fai come ti pare, noi andiamo> Si gira e si incammina insieme a Pietro.
Va bè pazienza, ci parlerò domani.
Mi schiodo da quella porta e raggiungo i miei due amici che si erano già avviati.
<Eccomi eccomi, aspettatemi!>
<Si può sapere cosa dovevi fare?> Mi chiede Pietro curioso.
<Volevo parlare con Giorgio ma non si decide ad uscire...>
<Ahhhhh, vedi allora che avevo ragione? Ti interessa quel ragazzo!>
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Il mio cuore riflesso su te || MurryKiller & CamperTek
FanfictionIn un mondo in cui i nostri eroi non sono youtubers, un filo chiamato destino lega tra loro Giovanni, Giorgio, Pietro e Andrea. Come? Beh, leggete questa storia per scoprirlo ;-)