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"Bambina..." è lui.
"Gon per favore va via, non sta bene"
"Paulo ti prego, ho bisogno di parlare con lei"
"Le farai del male"
"Ho fatto una promessa a Gigi, accetterò ogni sua scelta"
"Ti conosco, sei testardo, non lo faresti mai"
Ha ragione Paulo, è un testardo di merda e non riuscirebbe mai ad accettare un no come risposta, è sempre stato abituato ad avere tutto dalla vita, anche me.
Però io senza lui non vado avanti.
"Pau, lasciaci soli" dovrò essere forte.
"Ma..."
"Niente ma Pau, vai dagli altri e lasciateci in pace per un po'"
Mi lancia un ultimo sguardo come per dire "stai attenta" e va via.
"Vieni con me Gonzalo, abbiamo bisogno di un posto più tranquillo" prendo il suo polso e lo trascino via dal campo, riesco a sentirle il battito accelerato del suo cuore.
Continuo a camminare a passo veloce finché non trovo il "mio ufficio", lo porto dentro e chiudo a chiave.
È una stanzetta che il presidente mi ha dato per stare in tranquillità quando devo svolgere alcuni compiti da lui assegnati, io però più che stanzetta l'ho fatto diventare un mini appartamento.
Il silenzio regna sovrano, si sentono solo i nostri respiri.
"Piccola" finalmente
"Oh guarda chi si è deciso a parlare" mi trema la voce, ogni volta che lo sento parlare vorrei piangere, come mi sono ridotta.
"Ei non ti azzardare a piangere" si fa sempre più vicino "lo sai che non mi piace vederti piangere"
"Se sto così Gonzalo è solo colpa tua" lo guardo fisso negli occhi "solo ed esclusivamente colpa tua, sei sparito dopo avermi promesso di passare le vacanze insieme, ti ho visto su tutti i giornali di gossip, ho letto di tutto ed ora ti ritrovo qui come giocatore della Juventus...non ho avuto più tue notizie, come dovrei stare secondo te?"
Mi prende il volto tra le mani, quanto mi è mancato il calore della sua pelle.
"Non ho smesso un attimo di pensarti, mai, ho dovuto farlo, mi è stato obbligato"
"Obbligato...ma smettila Gonzalo, obbligato da chi eh? Un messaggio potevi scriverlo, mi potevi avvertire, mi potevi venire a trovare di nascosto"
"Sono stato obbligato dal mio procuratore, a fine campionato già stavano firmando le carte per il mio trasferimento qui, io non sapevo nulla di tutto ciò mi hanno spiegato dopo che era per la tua sicurezza"
È sincero, ha la voce spezzato mentre parla.
"Poi bambina ci siamo visti ieri sera, non ricordi?"

¿Te amo o te odio? Ambos // Gonzalo HiguainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora