Isabella Clark , 17 anni
Una normale ragazza solare , dolce ,ha un carattere molto forte e determinato.
Il tipo che nn prende ordini da nessuno , molto orgogliosa.
Derek Williams , 26 anni
Un terrificante , spietato , e potente mafioso.
Chi lo con...
Chris è appena entrato nel mio studio , per riferirmi ciò che gli ha detto mio zio. Ovviamente io non faccio tutto ciò che vuole lui , ma è sempre meglio sapere cosa ha in mente.
Come ho già detto sono andato a New York per degli affari. Il dettaglio che ho tralasciato è che sono andato li per ammazzare un paio di persone del posto. Mio zio mi ha chiesto il favore di spargere un pó di sangue nel territorio dei Davis , e così avevo intenzione di fare. Per lo meno prima di incontrare la mia piccola , proprio il primo giorno in città.
Adesso Isa è nella piscina interna a rilassarsi un pó. Mentre io parlo con Chris. Non avevo idea di che faccia avesse il piccolo Davis , finché Chris a New York non mi ha portato le informazioni su Isa , ed anche quelle sulla famiglia David. Lì ho collegato tutto.
Chris inizia a parlare. "Tuo zio vuole che tu faccia prostituire quella peste di Isa." "COSA?!!" "Hai sentito bene Derek. Cosa intendi fare?" "Mi rifiuterò ovvio!"
Sono convinto di quello che dico. "Quindi dirai a tuo zio che vuoi sposare la peste?" "No. Sai che farebbe di tutto per annullare il matrimonio." "Allora cosa farai?" "Gli dirò che voglio giocare con lei ancora un altro pó. Così non romperà." "Bé non è un ottimo piano , ma per ora può andare bene." "Ovvio. Non mi farebbe mai sposare con una semplice ragazzina , soprattutto una semplice ragazzina che non centra niente con il nostro mondo."
"Si , hai ragione." "... ..." Sentiamo bussare. Ed entrare senza il mio consenso. "Derek potresti dirmi dove trovare una tovaglia?" "C-cosa?" "Una tovaglia , non trovo la mia." Ha un costume estremamente sexy!"
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"Si , chiedi a Lora , aveva messo gli asciuga mani a lavare." "Ok. Ciao Chris." "Ciao..." Chris è anche lui senza parole. Esce dalla stanza chiudendo la porta. Chris comincia a parlare. "Amico...Sei davvero.." "Non dire una parola o ti uccido!" Lo fulmino con uno dei miei sguardi più feroci.
"Comunque cambiando discorso , tuo zio verrà a cena domani sera qui." "Cosa? Ci mancava pure questa!" "Dovrai chiudere in camera la peste , o tuo zio scoprirà tutto." "Si , lo so." "Dovresti liberati di tuo zio." "Cosa?! Non osare mai più dire una cosa del genere!!" "Ma..."
"Niente ma! Lui si è preso cura di me dopo la morte dei miei genitori. Gli devo molto. È vero che spesso non la pensiamo allo stesso modo su determinate cose.. Ma ciò non vuol dire che lo farò fuori!!" "Ok amico , rilassati. Facevo per dire." "Bé la prossima volta ragiona quando apri bocca!"
Passiamo il resto della giornata a compilare scartoffie e a progettare un metodo affinché mio zio non sospetti nulla.
