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«Hugo Hunter, m-ma tu dovresti essere...»
«Morto, lo so, perché me lo rinfacciano tutti?»
«Ma come faccio a vederti, insomma, sei un fantasma!»
«É il mio ciondolo, grazie a quello puoi vedermi»
Prendo una catenella nel cassetto del comodino e ci infilo il ciondolo. «Così non lo perderò».
«Bene Hugo, perché sei a casa mia?»
«Oggi mi stavo aggirando come al solito per il cimitero, io non posso uscire di lì se il ciondolo non esce di lì, poi ho notato che avevi preso il ciondolo dalla mia lapide, e ne sono entusiasto, grazie a te non starò più in quel lugubre cimitero!» dice entusiasto svolazzando in giro per la stanza.
«Prego... Comunque, domani inizia la scuola, quindi devo riposarmi, e non disturbarmi!»
«Si signora!»
Lo fisso.
«Che ce?»
«Esci, mi devo mettere il pigiama»

«Ok ok» dice uscendo dalla stanza.

Hugo
Sono nel corridoio, sembra che sia a casa da sola.
Credo che abbia finito.
Rientro nella stanza. È in canottiera.
«ESCI DALLA STANZA FANTASMA PERVERTITO» mi urla lanciandomi cuscini. Esco dalla stanza.
Ok, aspetto che mi chiami lei.

Sono passati dieci minuti.
Entro nella stanza. Sta dormendo, sembra Clara, le assomiglia tanto, è carina proprio come mi sorella. Ma che sto dicendo, io, io sono un fantasma!

¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡¡

Morgana
Mi sveglio. Indosso una maglia bianca con i jeans neri e un giubbotto di pelle nero. Ora che ci penso, dov'è Hugo?
Mamma è già uscita per andare a lavoro.
Mi metto a cercare Hugo.
«Hugo, dove sei?» urlo girando per casa.

«Mmm?». No, non ci credo, è appeso al lampadario.
«Hugo, che ci fai là sopra?!»
«Quella bestia orribile! Mi ha quasi graffiato!» dice indicando Leila, la mia gatta.
«Su dai» dico prendendo Leila in braccio «Ti spaventi di Leila?» chiedo ridendo.
«Poteva Uccidermi!» esclama.
Non riesco a smettere di ridire.
«Ti ricordo che sei già morto, ora vieni, devo andare a scuola»
«Siiii» dice svolazzando.
«Ok andiamo» dico prendendo lo zaino e lo
skateboard.

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Ecco il cancello della scuola. Una ragazza dai capelli marroni e gli occhi verde smeraldo mi salta addosso.

«CiaoMiChiamoChiaraeFaccioParteDelComitatoDiBenvenutoDellaScuolaTuDeviEssereQuellaNuova»

«Emm...Ciao Chiara, io mi chiamo Sakaki Morgana, eh si, sono nuova»

«Okk! Diventeremo grandissime amiche! Vieni, ti mostro la tua classe!» dice tirandomi per il braccio.

«Ok...».

Suona la campanella.

«Yeee! Vieni! Andiamo in classe!» esclama Chiara tirandomi per la maglia.

Per tutto il tempo Hugo ha riso, e ci credo, questa ragazza è folle.

Entriamo in classe.
Chiara si siede vicino ad una ragazza. L'unico posto libero è accanto ad un ragazzo dai capelli corvini e gli occhi verdi. Beh, non morde mica.
Vado a sedermi.

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Siamo ad ultima ora.
«Ciao bellissima, sei nuova?» mi chiede quello davanti a me maliziosamente.
«Sono nuova ma no stupida» gli dico secca.
«Dai, che dici di lasciarmi il tuo numero a fine lezione» continua.
«Jason, taci e lascia stare questa ragazza se non vuoi fare una brutta fine» gli dice il ragazzo accanto a me che per tutto io giorno è rimasto in silenzio.
«Che vuoi Alexander!»
«Ti ho detto di tacere» gli dice con sguardo di ghiaccio.
Suona la campanella e usciamo.

«Grazie» dico al ragazzo, come si chiama? Ah si, Alexander. Sta parlando al telefono.
«Prego» dice chiudendo il cellulare.
«Vuoi venire a fare i compiti a casa mia?» chiedo all'improvviso.

«Ok, tanto non ho dove andare, mio padre non risponde al cellulare»

Hola a tutti, come va la vita? Ahahah, comunque, che ne pensate di questo libro?

Un amico "Fantasmico"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora