neve

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"Tra trenta minuti all'entrata della locanda, vestiti bene" .

Mi rigiro più e più volte quel foglietto tra le dita, quindi si ricordava del mio compleanno?
Sorrido involontariamente, una strana emozione si sta impadronendo di me.
Rileggo velocemente la sua scrittura perfetta per soffermarmi sulle ultime due parole.

Trenta minuti.

TRENTA MINUTI.

Ho solo trenta minuti per vestirmi in modo quantomeno presentabile e truccarmi decentemente.
Mi fiondo sullo zaino lasciato a sé stesso sul letto e tiro fuori il suo contenuto.
Guardo l'ammasso informe di vestiti e noto che ce n'è uno che non ho mai visto assieme ad un paio di calze.
Mi decido a selezionarlo come  il più invitante, lo prendo tra le mani e con mia sorpresa dalle maniche a tre quarti cade un foglietto rosa.
Lo prendo in mano e mi scende una lacrima .

AUGURI PER I TUOI 23 ANNI FRONTE SPAZIOSAAAA!

Pensavi che in previsione del tuo compleanno ti avrei lasciata veramente senza nulla di carino da metterti?

Non preoccuparti,non ti sto stalkerizzando,sto solo approfittando della tua distrazione mentre prepari il pranzo per nasconderti il mio regalo firmato Ino-Pig nello zaino.

Divertiti amica mia, torna presto a casa!

Un bacio, Ino.

Oh tesoro, non sai quanto ti voglio bene.
Mi asciugo velocemente le lacrime che hanno preso a rigarmi il volto e con una determinazione che non credevo di avere mi infilo in quel magnifico vestitino svasato, afferro la trousse e mi dirigo a passo sicuro verso lo specchio rettangolare del bagno.
Analizzo il riflesso del mio volto e inizio a mettermi il mascara, cercando il più possibile si non sbavarlo in giro per la mia faccia.
Finisco il make up col rossetto color ciliegia che mi regalò la mia migliore amica il giorno della mia partenza, e devo dire che ha davvero buon gusto, sto molto bene con quell'abito bordeaux addosso.
Mi infilo calze e scarpe, per poi coprirmi col mantello e la sciarpa.
Scappo al piano di sotto sperando di non essere in ritardo e raggiungo la porta.
Lo vedo attraverso il vetro creare piccoli sbuffi di vapore nell'aria gelida della sera.
Se fosse possibile direi che è ancora più bello.
Indossa dei semplici pantaloni scuri, la parte superiore è coperta del suo fedelissimo mantello, a cui sembra aver dato una spolverata.

"Eccomi"

Dico con un filo di voce chiudendo la porta alle mie spalle.

"Alla buon'ora "

Sbuffa lui divertito.
Sofferma un attimo i suoi occhi sulla mia figura e lascia trapelare un sorriso da quelle labbra perfette.
Mi porge l'unico braccio in dotazione e io lo accetto volentieri, arrossendo appena alla dimostrazione di tanta galanteria.
Camminiamo lungo le vie colorate della città, decorate con festoni di luci a led.
I miei occhi  viaggiano impazziti da una vetrina all'altra, e i miei piedi mi seguono a ruota.
Non so davvero come il povero Sasuke trovi la forza si starmi dietro, ma mi  segue senza lamentarsi, sembra quasi divertito!
Ci fermiamo davanti ad un locale all'apparenza molto carino e dal quale arriva un odore molto invitante.

"Entriamo?"

Mi fa lui gentilmente.
Annuisco sorridendo, lui si allontana un momento per aprire la porta e farmi entrare, per poi riportarsi al mio fianco.
Un cameriere ci fa sedere in un tavolino abbastanza appartato e accende una candela al centro di esso.
Mi tolgo il mantello per appoggiarlo allo schienale della sedia e quando mi volto vedo il cameriere, paonazzo,  che mi guarda il décolleté con aria da ebete.
Anche Sasuke sembra piuttosto confuso , ma mantiene il suo solito contegno arrossendo lievemente sulle guance... o forse è il caldo ?
Il ragazzetto che ci dovrebbe servire sembra essersi ripreso dalla vista della mia scollatura e guarda un punto indefinito del muro dietro di me.

"È-è bellissima signorina!"

Balbetta , facendosi lanciare degli sguardi di fuoco da parte di un Uchiha visibilmente infastidito.
Con non-chalance ringrazio il cameriere e mi siedo, Sasuke mi imita senza però smetterla di fulminare con lo sguardo il poveretto.
Ordino del pollo alla soia e lui del sushi.
Mangiamo di gusto e alla fine del pasto ci viene offerto del sakè come omaggio della casa.

"Uuh è dai festini di Ino che non lo bevo!"

Ridacchio io ripensando alle sbronze passate con la mia migliore amica.
Lui alza un sopracciglio e mi rivolge un mezzo sorriso.
Alza il bicchierino in segno di cin cin e io lo imito.

"Ai tuoi ventitré anni"

Sorrido felice e butto giù quel liquido infuocato.
Non essendo più abituata al sapore forte dell'alcol divento immediatamente paonazza e non riesco a trattenermi dal tossire.
Lui scoppia a ridere, anche le sue guance sono arrossite leggermente.

"Non ridere tu! Sono troppo vecchia per queste cose!"

Sbuffo trattenendo a mia volta una risata, che però non tarda ad uscire.
Ci diamo un minimo di contegno giusto giusto per ordinare il dolce.
Io prendo una fetta di torta al cioccolato, mentre lui una cosa strana fatta con i pomodori.

"Non ho mai visto un dolce fatto con i pomodori"

Dico io storcendo appena il naso.
Il suo sopracciglio schizza per l'ennesima volta, facendomi nuovamente ridere.

"Io non ci vedo nulla di strano, il pomodoro è pur sempre un frutto"

Quest'uomo ha sempre la risposta pronta!
Finito il dolce ordiniamo altri due o tre bicchierini, giusto per prepararci al gelo della notte.
Mi sento già brilla e piena di energia.
Anche Sasuke sembra parlare un po'più del solito, il che mi fa pensare che anche lui forse è un po'alterato.
Ci avviamo per le vie del paese sferzate dal vento.
Un fiocchetto freddo mi sfiora il naso, alzo il viso e sorrido come una bambina.
Nevica.

"Non ho mai festeggiato il mio compleanno sotto alla neve"

Sussurro incantata da questa magica visione.
Mi sento avvolgere la vita dal suo braccio, e senza tanti complimenti  mi appoggio col capo sulla sua spalla.
Ci fermiamo sotto la luce di un festone , avvolti dal dolce cadere dei fiocchi di neve.

"Sakura"

Alzo il volto, incrociando i miei occhi con i suoi.
Porta la sua mano dietro la mia nuca, io d'istinto mi alzo sulle punte dei piedi,il cuore mi batte a mille.
Fa combaciare le nostre labbra in un tenero e caldo bacio.
Rimaniamo così qualche secondo, si stacca un momento per poi stringermi a se e sfiorare la mia fronte con la sua.

"Auguri"

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