cammino

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Stiamo marciando senza sosta da otto ore oramai, non mi sento più i piedi ma non mi lamento, non voglio infastidirlo.
Non so esattamente dove stiamo andando, glielo chiederò più tardi.

Lui cammina qualche passo davanti a me, in silenzio e senza girarsi .
Ci fermiamo solo un ora più tardi davanti ad una locanda.

"Entriamo"

Mi ordina con un cenno.
Il locale è pieno di gente, mercenari e vecchi ubriaconi .
Mentre Sasuke prende due camere io rimango seduta su un tavolino un po'isolato .
Passa una cameriera e ordino qualcosa per entrambi, io personalmente ho una fame da lupi.
Aspetto stanca e in silenzio su quella sedia traballante quando vengo disturbata da una voce molesta.

"Ehi bevliscima poso ofrirti da bveree?"
Mi giro e vedo un ragazzo,o meglio un armadio a quattro ante, vicino, terribilmente vicino alla mia faccia e palesemente ubriaco.

"No grazie!"

Sbuffo io scostandomi velocemente.
Lui urta pesantemente il tavolo, facendolo rovesciare per terra e mi afferra un braccio.
Il frastuono provocato da quel povero tavolo fa zittire improvvisamente tutti i presenti, che adesso si sono girati a fissare la scena.
Vedo con la coda dell'occhio l'Uchiha che mi fissa preoccupato dall'altra parte della sala, ma lo tranquillizzo con un'occhiata.
Me la sarei cavata da sola.

"Te lo dico solo una volta. Lasciami"

Si mette a ridere e rafforza la stretta, strattonandomi contro di lui.
Esasperata e stanca di avere tutti quegli occhi puntati addosso lo guardo dritto negli occhi ed alzo il pugno.

"Lo hai voluto tu"

Sorrido diabolica e lo colpisco abbastanza forte da farlo volare in mezzo alla folla.
Forse ho esagerato, spero di non averlo fatto secco.
Mi avvicino per controllare facendomi largo tra tutta quella gente , un lamento sfugge da quella bocca a cui avevo fatto saltare un bel po'di denti.
Sorrisi soddisfatta e tornai da Sasuke che mi sta"sorridendo",se così si può definire, soddisfatto.

"Hai proprio una ragazza forte!"

Esclama un mercenario rivolto a Sasuke, che non risponde, mentre io invece avvampo.

Vengo richiamata dalla voce della cameriera che mi avverte che il cibo è pronto e ci chiede se vogliamo mangiare in sala o in camera.
Optiamo per la seconda opzione onde evitare ulteriori molestie.
Saliamo al primo piano per poi attraversare un lungo e stretto corridoio.

"Questa è la mia stanza, la tua è comunicante con la mia, se hai problemi bussa pure"

Apro la mia porta e sistemo lo zaino in un angolo.
Mi tolgo le scarpe e mi metto la camicetta da notte.
Divoro in pochi minuti la mia zuppa e il poco pane che l'accompagna.
Vorrei farmi una doccia ma la mia camera non ha il bagno così busso alla porta di Sasuke e aspetto.

"Avanti"

Faccio un passo incerto e trovo un bellissimo Uchiha a petto nudo con un solo asciugamano striminzito a coprire il necessario.
Imbarazzatissima mi metto a fissare il soffitto ammuffito.

"Posso farmi una doccia qui dato che la mia camera non ha la toilette?"

Sento il suo sguardo bruciarmi la pelle e mi ricordo di avere addosso una camicia abbastanza trasparente.
Mi giro rigida e lo vedo ghignare divertito.

"Fa pure"

E senza pensarci due volte mi ci fiondo dentro e faccio scattare la serratura.
Mi lavo velocemente, avvolgo l'asciugamano attorno al mio corpo ed esco.
In quel breve tragitto da camera a camera sento la pelle bruciare.
So di essere paonazza e mi sbrigo a fuggire dal suo sguardo incandescente .
Mi siedo sul letto e mi pettino delicatamente i capelli, li avvolgo in un asciugamano e mi rimetto il pigiama malgrado la stanchezza non ho sonno, decido quindi mi metto la vestaglia e mi siedo alla scrivania malconcia accanto alla finestra.
Tiro fuori dallo zaino l'occorrente per qualche medicina di primo soccorso e mi metto all'opera.
Dopo mezz'ora ho già finito, metto via le mie cose e spengo le luci.
Mossa sbagliatissima dal momento che adesso non vedo una cippa.
Procedo a tentoni nel buio più totale alla ricerca del materasso.
Un rumore sordo e un dolore acuto al mignolino del piede mi fa capire di averlo trovato.
Mi faccio scappare un gridolinp e prendo a saltellare su un piede solo, tenendomi l'altro tra le mani.
Sento dei passi e la porta aprirsi.
Rimango un momento accecata dalle luci che sono appena state accese.
Metto a fuoco quel tanto che mi basta per capire di avere un Sasuke divertito davanti a me e realizzare che ho appena fatto l'ennesima figura di merda.
È sull'evidente punto di scoppiare a ridere ma il suo orgoglio glielo impedisce.

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