Una giornata intensa

668 46 19
                                    

Questa notte non sono riuscita a dormire bene.
«Ci vediamo domani» ha detto,ma io al lago ho precisato che non ci posso andare.
Chissà se si è sbagliato.
Sono riuscita a prendere sonno verso luna per poi risvegliarmi un ora dopo e avanti così fino alla sveglia delle 5:10.
Svogliatamente mi alzo e mi preparo alla giornata che mi spetta.
Nel tragitto che mi separa dal mio appartamento alla clinica mi fermo a prendere un caffè in un bar .
Faccio per uscire quando noto una lunga chioma bionda al bancone.
"INO!"
La chiamo.
"Ehi Sakura!"
Mi saluta sorridendo.
Lei è la mia migliore amica e rivale da sempre, soprattutto in amore,ma da quando si è fidanzata con Sai quest'ultimo fattore è andato in secondo piano.
"Anche tu il turno di mattina?"
Le chiedo .
"Ahimè mi tocca"
Mi risponde alzando gli occhi chiari al cielo.
"Aah a chi lo dici, pensa che oggi mi tocca il doppio turno, è tutta la settimana che vado avanti così"
Lei mi guarda preoccupata.
"Perché non me lo hai detto?potevo coprirti almeno qualche giornata,devi riposare Sakura,guarda le occhiaie che ti ritrovi"
E me le indica come per sottolineare quel dettaglio .
"Non ti preoccupare, continuerò fin che la situazione all'ospedale non migliora.
E poi è ovvio che ho le occhiaie,sono le cinque e mezzo di mattina!"
Le dico ridendo.
Al suono della mia risata lei sorride ma non smette di guardarmi con la preoccupazione negli occhi.
"Dai Ino non guardarmi così"
"Mmh ti terrò d'occhio"
Mi dice.
All'improvviso guardo l'ora e faccio un salto .
Sono di nuovo in ritardo dannazione!

"Tesoro scappo che inizio tra dieci minuti,ci vediamo dopo in mensa?"
Lei scuote la testa e sorride.
"Mangio con Sai scusami"
"Tranquilla,ci si vede nei corridoi!"
E scappo a lavoro.

«Chissà se anche io avrò mai una relazione con chi amo.»
Penso.
»Cavolo però perché lei si e io no?cos'ho di sbagliato?»

Ma cosa sto pensando?!?
invidia? Ero davvero invidiosa della mia migliore amica?
No cavolo, sarei dovuta essere felice per la sua relazione.
A causa del nervosismo non mi sono accorta che sto praticamente correndo.
Alzo lo sguardo e non faccio in tempo a vedere la figura di un uomo che gli sono già addosso.
"mi scusi tanto!"
Dico massaggiandomi il fondoschiena dolorante per poi alzare gli occhi .
"S- Sasuke?"
"Il troppo lavoro ti ha portato via la vista?"
Dice scocciato.
«ma che figura di merda» penso.
Mi vede avvampare come non mai e dal nulla il suo sguardo si fa più rilassato, mi porge la mano per aiutarmi ad alzare il sedere da terra e io accetto tremante.
"S-scusami tanto Sasuke! Non ti ho visto"
nel tentativo di evitare un contatto visivo noto come improvvisamente le sue scarpe siano diventate molto interessanti.
"Tsk"
«ah ma quindi comunica sempre a monosillabi»penso
"Comunque perché sei qua?"
Rimane per dei secondi interminabili a fissarmi negli occhi finché non divento nuovamente rossa.
"Ho usato molto i miei poteri oculari in questo mio viaggio e Kakashi mi ha obbligato farmi visitare"sbuffa.
"Capito.. devo andare!"
E fuggo più veloce che posso,un po' per l'imbarazzo un po' per il ritardo .
Arrivo nel mio ufficio bordeaux e col fiatone, faccio dei respiri profondi per prendere aria e poi passo alla cartella del mio primo paziente della giornata, un bambino di 5 anni rimasto orfano da pochi giorni. Suo zio aveva sterminato la sua famiglia per poi suicidarsi, il bambino è stato ritrovato nascosto in un armadio il giorno dopo.
Questa storia mi colpisce subito al cuore,mi ricorda tanto quella della persona che amo.
Mi metto il camice ed esco in corridoio.
Arrivata alla porta della sua stanza busso.
Nessuno mi risponde, magari sta dormendo,così entro.
La scena che ho davanti mi sconcerta.
Il bimbo è immobile nel letto che fissa il vuoto coi suoi occhioni scuri.
Il volto è molto pallido e scalfito da profonde occhiaie.
Lo sguardo è assente,come se non si fosse accorto di me.
Mi avvicino e gli accarezzo una guancia, incurante di aver lasciato la porta aperta.
Lui inizia a piangere lacrime silenziose poi si gira e mi guarda.
"D-dov'è la mia mamma?"
Mi chiede con voce tremante.
Io non so come rispondergli , lui nel suo cuore sa già che fine ha fatto quella povera donna ma ha bisogno di una conferma.
Non riuscendo a dire nulla che potesse avere in senso faccio largo al mio istinto materno e lo abbraccio stretto.
"Shhh "
Lui ricambia quell'abbraccio in modo disperato.
"Non ti preoccupare, ci sono qui io."
Dico accarezzandogli i capelli neri.
Cerco di calmarlo come posso, continuo ad abbracciarlo e coccolarlo finché finalmente non si calma e si addormenta.
Lo stendo delicatamente sul lettino e gli rimbocco le coperte e ripensando a quel che era appena successo mi cade qualche lacrima.
Le asciugo frettolosamente con la mano e mi giro, ma noto che qualcuno mi ha spiata dalla porta per tutto il tempo.
Lo vedo e inizio di nuovo a sudare.
"Scusami,ho dimenticato di chiudere la porta"
Sasuke mi guarda per qualche secondo con uno sguardo insolitamente dolce e comprensivo, poi torna serio.
"Non ti scusare, stavi aiutando un paziente"
Scuoto la testa per non tornare con la mente a quella povera creaturina.
C'è un momento di silenzio durante il quale lui mi analizza il volto con gli occhi.
Si sofferma qualche secondo sulle mie occhiaie marcate per poi tornare alle mie iridi ancora lucide.
"Adesso capisco perché lavori così tanto, tu a queste persone vuoi veramente bene"
Divento più rossa che mai, annuisco e prendo a fissare il pavimento.
"Senza di me non hanno nessuno su cui contare, non hanno alcuna spalla su cui piangere, non voglio che si tengano tutto dentro per poi scoppiare "
Ammisi.
Lui mi guarda ancora un po'.
"Capisco"
Improvvisamente mi rendo conto che il mio discorso si riferiva indirettamente a lui.
Indietreggio di qualche passo ma lui mi afferra il polso.
Mi giro e lo guardo con la bocca aperta e di colpo noto come sia cresciuto.
Le sua mano riesce tranquillamente a circondare il mio polso fine,è diventato più alto ,le spalle sono più larghe e robuste e da sotto la t-shirt bianca riesco ad intravvedere i suoi muscoli perfetti.
I lineamenti del suo viso sono severi ma in armonia e i suoi occhi sono sempre più color pece.
Improvvisamente torno alla realtà.
Mi stava ancora tenendo il polso ben saldo.
"Vedi di non esagerare"
Mi dice apprensivo.
Molla la presa,si volta e se ne va.

in viaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora