auguri

576 34 12
                                    

Mi sveglio a causa di un brivido freddo, apro lentamente gli occhi ancora impastati dal sonno e mi giro : lui si è già alzato, lasciandomi sola.
Un sottile velo di malinconia mi avvolge , ma se penso alla notte passata tra le sue braccia la tristezza se ne va e lascia spazio ad un sorriso.
Mi alzo stropicciandomi le palpebre e mi stiracchio.
Ora che ci faccio caso devo essere su una delle carrozze del personale medico e ci stiamo già muovendo.
La sedia su cui l'Uchiha mi ha vegliato mentre ero sevenuta è fissata con delle corde a delle spalliere che scorrono lungo le pareti.
Mi sciacquo la faccia in una delle ciotole ancorate al pavimento e con l'aiuto di una pezzuola mi lavo frettolosamente.
Mi vesto coi miei soliti abiti da missione per poi caricarmi lo zaino in spalla ed uscire .
Con attenzione salto il gradino della carrozza in movimento e raggiungo la strada sterrata.
Mi muovo velocemente in mezzo alla folla di ninja e mercenari,che non mancano di tirarmi qualche occhiata dubbiosa per poi tirare avanti.
Raggiungo l'Uchiha in cima alla carovana e mi metto a camminare al suo fianco .
Si gira lentamente verso di me dandomi il buongiorno con un cenno del capo ,per poi tornare con lo sguardo verso l'orizzonte.
Non abbiamo ancora parlato di ciò che è successo nella foresta,forse non me lo ha ancora chiesto per cortesia e per lasciarmi metabolizzare la cosa.
Rimaniamo in silenzio fino a che non annunciano una pausa per consumare il pranzo .
Mentre gli uomini sono impegnati ad attizzare il fuoco io mi dirigo un attimo al padiglione medico per vedere se durante la mia "assenza" è successo qualcosa.
Le infermiere mi hanno informata che oltre a qualche bambino con poche linee di febbre non ci sono state emergenze.

"Dottoressa  Haruno!"

il medico di turno mi si avvicina cpn una corsetta.

"Viste le condizioni in cui l'Uchiha l'ha portata qui vorrei visitarla, non ha ancora una  bella cera"

Mi spiega senza molte cerimonie.

"Non ce n'è bisogno, davvero"

Lui mi guarda male e si avvicina con lo sguardo serio.

"Signorina Haruno, sa meglio di me che un medico fisicamente provato non serve a nulla, quindi si sieda e si faccia valutare!"

Mi ordina e io, esasperata obbedisco.
Non ha tutti i torni in fin dei conti, ma non sono neanche in condizioni critiche.
Mi faccio esaminare velocemente sotto lo sguardo attento del medico.

"Lei e il Signor Uchiha siete fidanzati?"

Se ne viene fuori dal nulla con questa domanda ,facendomi diventare paonazza.

"N-no , solo amici"

Affermo io imbarazzata come poche altre volte.
Lui mi guarda accigliato e prosegue.

"Mi scusi per la domanda, mi è sorta spontanea quando ho visto quella"

Mi fà lui indicando la mia collana.
Inconsapevolmente la sfioro con un dito, per poi tornare a guardarlo interrogativa, senza capire.

"Qui nel paese della neve è uso comune donare dei ciondoli col simbolo del proprio clan alla promessa sposa"

Mi spiega con un sorriso.
Rimango sorpresa da quelle parole, perdendomici nel loro significato.

«cosa sono realmente per Uchiha Sasuke?»

Mi domando fissando il ciondolino che mi rigiro tra le dita.
Come se mi leggesse nel pensiero mi prende le mani nelle sue e mi guarda intensamente.

"Qualsiasi cosa tu rappresenti per lui, sei molto  importante,quando ti ha portato qui in quelle condizioni era palesemente terrorizzato dall'idea di perderti.
Ho avuto occasione di lavorare altre volte con quel ragazzo e da quando sei al suo fianco penso sia la prima volta che lo vedo sorridere."

Mi scappa un piccolo sorriso, allora ecco cosa sono : importante, e questo mi basta.
Continuo a giocherellare con la collanina, guardandola teneramente.
Che buffo, una cosa così piccola con un significato tanto grande.
Mentre mi distolgo dai miei pensieri
Vedo con la coda dell'occhio il medico intento a scrivere qualcosa sulla cartella clinica.

"Auguri comunque"

"Come scusi?"

Chiedo io stordita.
Senza rispondere mi avvicina con non chalance la cartella e mi fa leggere.

HARUNO SAKURA : data di nascita 28 marzo.

28 MARZO.
OGGI È IL MIO COMPLEANNO !

Sgrano gli occhi continuando a fissare quei pezzi di carta che tengo stretti in mano.
Come ho fatto a dimenticarmene?
Il giorno che in passato non avrei scordato per nulla al mondo oggi è stato messo totalmente in secondo piano.
Ripenso alle vecchie feste organizzate dagli uragani-Uzumaki e Yamanaka e mi sale un groppo alla gola.
È il mio primo compleanno senza di loro.. ma è anche il primo con Sasuke.
Scuoto automaticamente la testa come per scacciare quel pensiero.
Siamo in missione, non abbiamo tempo per queste sciocchezze.
Un brontolio del mio stomaco mi riporta alla realtà, saluto il medico ringraziandolo di tanta premura e mi avvio a consumare il pranzo.

_    _    _    _    _    _    _    _    _    _    _    _   

Arriviamo in una piccola città di passaggio alle 18:30 di pomeriggio, ma qua sembra già notte inoltrata .
Ci fermiamo in una piazzetta adiacente ai cancelli, dove ci è stato permesso di parcheggiare la carovana, e veniamo riuniti da Kazu,che sta per fare un annuncio.

"Siamo quasi alla fine di questo viaggio, vi ringrazio tutti per averci seguiti e protetti fino a qui.
Come ringraziamento da parte mia e della mia famiglia avete tutta la notte di congedo.
Ci rivedremo qui domattina alle 8 per riprendere la marcia."

Termina il discorso a braccia conserte, sorridendo alla folla.
Sento una mano stretta alla mia, mi giro e vedo Sasuke che mi fa cenno ci seguirlo.
Annuisco e cerco di stargli dietro, spintonando e prendendo a spallate la calca di mercenari che intasano la piazza.
Lasciamo alle nostre spalle il puzzo acre di sudore e prendiamo lunghe boccate di aria fresca.
Decidiamo di pernottare in una locanda vicino al centro, prendiamo due camere e ci separiamo momentaneamente.
Entrata nella mia stanza mi lancio sul lettone con ancora lo zaino allacciato e mi godo la piacevole sensazione delle lenzuola pulite.
Prendo fuori il cellulare praticamente inutilizzabile dalla partenza, dal momento che non ho quasi mai avuto modo di caricarlo, e lo attacco alla corrente.
Tolgo scarpe e vestiti per poi dirigermi in bagno, dove ad attendermi trovo una bella doccia.
Avrei preferito un bagno caldo,ma è comunque meglio delle tinozza di acqua ghiacciata che usavo al campo per lavarmi.
Mi sciacquo di dosso la fatica e lo stress di quelle giornate, ma soprattutto della sera prima .
Mi avvolgo nell'asciugamano e mi friziono accuratamente i capelli,che stanno diventando sempre più lunghi.
Un rumore alla finestra della toilette mi fa saltare dalla paura, ma quando mi giro noto che è il falco di Sasuke che chiede di entrare.
Tra le zampette tiene un piccolo foglio di carta, lo sfilo e leggo:

"Tra trenta minuti all'entrata della locanda, vestiti bene" .

Chiudo il biglietto e mi scappa un sorriso.
Forse anche questo compleanno sarebbe stato speciale.

in viaggioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora