partenza

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Naruto è entrato da poco ed ora è intento a sistemare la porta.
Prendo coraggio e gli parlo.

"Naruto io... domani parto"

Lui con un sussulto sbatte la testa sull'angolo dell'armadio lì accanto.

"Quando? Come? Con chi?"

Ha la voce leggermente accartocciata dal dolore della botta.

"Non preoccuparti, sarò al fianco di Sasuke come ninja medico"

Gli sorrido io cercando di rasserenarlo.
Il suo viso sembra meno preoccupato ma un velo di tristezza gli invade gli occhi blu.

"Sono felice per te Sakura!"

Per un momento vedo un sorriso sincero sul suo volto, che un secondo dopo si riabbuia.

"Vedi di stare attenta però.. sei la mia migliore amica, mia sorella e la stessa cosa vale per quello scemo di un teme!"

Mentre parla annuisce di continuo con la testa come per dare un ulteriore valore a quelle parole.

"Vedi di far tornare indietro l'Uchiha tutto intero... o QUASI"

Marca l'ultima parola indicando il braccio sinistro, appena colgo la battutina non resisto e scoppio a ridere assieme a lui.

"V-vedrò c-cosa posso fare!"

Rispondo io accasciandomi sul divano in preda agli spasmi della risata.

"Io qui ho finito"

Mi fa lui asciugandosi le lacrime.

"Dai che ti aiuto a preparare le cose"

"Grazie mille Naruto"

Dico io dandogli una pacca sulla spalla.
Ci incamminiamo verso la cantina dove tengo lo zaino,le armi e la divisa per le missioni.
In due riusciamo a prendere tutto e spostarlo nel mio appartamento in un solo giro.

"Ecco fatto! Mi manca qualche erba medica ma posso comprarle domani mattina al mercato"

Chiudo lo zaino e accompagno Naruto alla porta .
Ci salutiamo con un lungo abbraccio e mi scappano delle lacrime.
Le asciugo con la manica velocemente.

"Prenditi cura di te"

Mi stringe forte un ultima volta.

"E tu prenditi cura di quella santa di tua moglie!"

Sdrammatizzo io con una risatina.
Lui mi sorride un po'triste e si incammina verso casa.
Torno in cucina e vedo di aver preparato tutto il necessario per il giorno che sarebbe venuto poi mi ricordo che devo avvisare Tsunade e mi sale un groppo alla gola.

Bip.bip.bip.

"Pronto? "

"Ciao Tsunade,sono Sakura."

"Hei tesoro! Hai bisogno di qualcosa?"

Faccio una debole pausa di riflessione per trovare le parole giuste.

"In realtà avrei una richiesta."

"Si tratta del viaggio vero? Non preoccuparti, Sasuke mi ha già avvertita quasi un mese fa"

Spalanco gli occhi incredula.
Lei sapeva già tutto?
Soprattutto LUI si è disturbato di avvisare ancor prima di tornare al villaggio?
Mi sfugge un sorriso e continuo.

"Le volevo proprio chiedere il permesso"

"Lo hai.
Divertiti bambina,stai attenta"

Chiude la chiamata.
Da quando sono diventata sua allieva mi ha sempre tratta come se fossi stata la figlia che non ha mai avuto, e lei, per me, ha il valore affettivo di una madre.
Mi viene in mente che dovrei avvisare anche i miei genitori così faccio una seconda chiamata.
Mia mamma e mio padre mi augurano una buona fortuna e mi confessano che anche loro erano già a conoscenza della mia partenza.
Tra le lacrime mie e dei miei ci salutiamo ,prima di chiudere però mia madre mi fa l'elenco di tutte le precauzioni sessuali possibili e inimmaginabili, aggiungendo alla lista anche una serie di malattie veneree.
Rido imbarazzata a quell'inadeguata tiritera prima di buttare giù la chiamata.
Mangio qualcosa e poi mi preparo ad andare a dormire.
Mi addormento felice come non mai, col cuore finalmente sereno.
La mattina mi alzo di buon' ora in preda all'eccitazione.
Mi preparo un elenco delle ultime cose da comprare e scrivo un messaggio ad Ino, chiedendole di incontrarci al bar per fare colazione.
Ovviamente mi risponde subito e accetta.
Ci incontriamo un ora dopo al solito posto, io sono in anticipo di qualche minuto e ordino anche per lei.
Arriva giusto in tempo, il cameriere ha appena portato l'ordinazione al nostro tavolo.

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