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Sabri's pov
-Certo che sembra sia passata un'eternità.- disse Sascha mentre si toglieva la maglia del pigiama per potersi mettere una delle sue t-shirt colorate.
-Già- ammisi.- Mi sembra di aver disfatto questo borsone anni fa.
Sascha mi sorrise e mi passò le ultime cose rimaste nella stanza.
Prese anche la cartellina grigia, al quale interno c'era un referto medico e la data fissata per l'operazione.
La misi nel borsone, poi me lo caricai in spalla e uscimmo dalla stanza.
-Vado a parlare con il dottore.- mi disse.- Tu vai alla macchina. Ti raggiungo lì.
Io annuii, poi gli diedi un piccolo bacio a stampo.
Mi allontanai nel corridoio, dove incrociai Rebecca.
-Ehi ciao!- mi salutò.
-Ciao.
-Ve ne andate?- mi chiese semplicemente.
-Sì. Sascha vuole stare a casa prima dell'operazione.
-Mi sembra giusto. Vuole godersi tutti i momenti con te.- detto questo, si allontanò e mi salutò con la mano.

Quando Sascha mi raggiunse in macchina, il suo sguardo speranzoso si era tramutato in angoscia e dolore.
-Che hai amore?- gli chiesi a un certo punto.
-No, nulla.- mi rispose con tono piatto.
-Sascha, ti conosco troppo bene ormai. Sai che capisco se stai male.
-Il dottore mi ha detto che devo stare riguardato prima dell'operazione.
-Non ci vedo nulla di strano. È normale.
-Sì, lo so amore. L'unica cosa è che se l'operazione andrà male... ecco, io prima di morire voglio vivere con te ogni cosa.
-Questo non lo devi dire neanche per scherzo.- gli risposi, rigettando indietro le lacrime.
-Guardiamo in faccia la realtà. Il dottore a detto che l'operazione ha solo il 9% di riuscita. Dobbiamo pensare a tutto.
-No amore, no.
-Quante cose devo ancora fare. Viaggiare, avere dei bambini, incontrare i fan.
-E tu farai tutto. Non morirai. Sei forte.
-Sabri...- mi disse lui- non piangere.
-E come posso?- sbottai- in meno di una settimana ho scoperto che hai un fottuto problema al cuore, che se non ti operi muori e che se ti operi puoi morire ugualmente.
Sascha rimase in silenzio, contemplando la polaroid che avevo messo sopra lo specchietto. La foto ritraeva me e Sascha con Fujiko e Leone ancora cuccioli, e vidi una lacrima scendergli su una guancia.
Rimanemmo in silenzio finché Sascha non esclamò:- Ferma!
Io frenai di colpo e Sascha si precipitò fuori dalla macchina. Sul ciglio della strada, c'era una gattina nera, bianca e rossa. Sascha la prese in braccio e la portò alla macchina. Era magrissima e aveva il pelo ispido. Odorava di mirto, dato che prima che la trovassimo era rannicchiata li.
-Lei è Mirta- disse Sascha.
Io sorrisi e presi in braccio la gattina. Per un momento, dimenticai tutta la paura.

Spazio autrice
We! Come state? Io bene.
Sono happy perché mancano 84 giorni a Natale! Sembrano tanti però io sono sicura che passeranno in fretta. Ora vi mando un kiss e vi saluto❤️

Non c'è due senza te |2| Sabri & Sascha♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora