CAPITOLO 46

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Dove c'è la volontà, c'è una possibilità, è qualcosa di meraviglioso

E se in questa vita c'è amore, non c'è alcun ostacolo

Che non possa essere sconfitto

Per ogni tiranno che maltratta i più deboli

In ogni anima perduta, le ossa di un miracolo

Per ogni sognatore, un sogno in cui siamo inarrestabili

Con qualcosa in cui credere -Waiting for love.

E' arrivato un altro fine settimana, stavolta con un bel equivoco. Oggi ho trascorso tutta la giornata a casa della mia migliore amica Rose, l'imprevisto sta nel fatto che Raul si è presentato qui inaspettatamente. Per fortuna che i genitori di Rose non ci sono, perché sennò sarebbe stato alquanto imbarazzante.

Quando bussa il campanello e decido di andare ad aprire, ci vuole una spinta per far aprire la vecchia porta. Un polverone si alza verso i nostri volti ed io tossisco. In effetti quest'abitazione non è nella sua forma migliore. Il pavimento ha uno stile antico, la vernice sulle mura in alcune parti sta cadendo a pezzi. Abbiamo dinanzi a noi un lungo corridoio da percorrere. Attraverso un arco si apre una piccola stanza che è il soggiorno; ci sono varie sedie sparse di qua e di là, un tavolo in legno scuro ed un vecchio divano con una coperta mal ridotta appoggiata sopra.

La cucina non ho nemmeno il coraggio di mostrargliela, dunque passiamo direttamente alla stanza da letto dove Rose ci sta aspettando. Questa sembra più carina fortunatamente. Più che altro è semplice, in quanto in mezzo alla stanza c'è un letto matrimoniale molto comodo, di fronte un armadio a due ante di vari colori a pastello e di lato un mobile dov'è appoggiato un lume.

Raul appena vede la mia amica si scusa per l'entrata improvvisa spiegando il motivo per cui è qui: nel suo zaino l'ultimo giorno che ci siamo visti ho dimenticato il caricabatterie e gli auricolari. Lei, comprensiva, lo invita a restare. Il problema sorge quando Rose dice di dover scendere un attimo perché la madre le aveva ordinato di comprare alcuni attrezzi per la pulizia della casa. Insistiamo tutti e due per andare con lei, ma ci invita a rimanere da soli, perché a lei non dispiace e farà in fretta.

Bene. Adesso non so cosa gli passa per la testa ma, Raul si fa prendere dall'impulso ed inizia a baciarmi facendomi dimenticare immediatamente che la stanza è quella della mia migliore amica. Spinge il mio corpo verso il grande mobile; credo che voglia farmici appoggiare contro, peccato che quando lo faccio, il mio braccio si scontra con il lume.

Impreco colta dalla sorpresa e mi volto a guardare il disastro che ho combinato. Il lume però è ancora intatto. Quando lo prendo in mano noto che non vi è presente alcun graffio. Quindi, rilasciando un sospiro di sollievo, lo rimetto apposto e riprendiamo quello che stavamo facendo poco fa. Saggiamente il mio non fidanzato decide di non provarci più contro il mobile, bensì indietreggiamo insieme verso il letto. Quando i miei polpacci toccano la struttura in legno del letto matrimoniale, cado all'indietro di schiena e Raul su di me.

Mi bacia il collo stringendomi una natica, io invece schiudo la bocca lasciando andare dei leggeri ansimi. Ritorna poco dopo sulla mia bocca, intrappolando il labbro inferiore tra i suoi denti. Mossa da non so qualche coraggio, capovolgo la situazione e mi metto su di lui. Gli sfilo la maglia guardando il suo petto morbido, liscio e con qualche accenno di addominali. Quando finiamo di spogliarci rimette in mezzo la scommessa che abbiamo fatto di recente.

''Su, fatti un po' di coraggio, mostrami la belva che è in te'' mi prende in giro ridendo di gusto. Di solito quando fuma molte canne finisce per andare a dormire presto. Perciò che una sera lui ha scommesso con me che se avrebbe resistito dal crollare, io avrei dovuto fargli i preliminari. Se invece sarebbe andato a dormire non sarei stata costretta a fare nulla.

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