" VECCHI AMICI " 🎼

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CAPITOLO 4

♥ Matt ♥

L'incontro con Amber, mi aveva lasciato una strana sensazione addosso.
Mi sentivo un'altra volta sbagliato.
Allo stesso modo, in cui mi faceva sentire mio padre.
Mi stavo rendendo conto, che i tipi come me, non avevano speranze, nemmeno dopo aver scontato la loro pena.
Per la gente comune, e soprattutto, per le persone con la puzza sotto il naso come quella ragazzina, restavo un delinquente della peggior specie.
A nessuno interessava il motivo per cui ero finito in prigione.

Prendo un'altra sigaretta dalla tasca dei pantaloni, e l'accendo.
Erano un toccasana, quando mi sentivo nervoso come adesso.

Mi scontro con mio fratello, mentre torno in casa, per recuperare il mio giubbotto.

" Ehi Matt, quella faccia scura? È successo qualcosa? Hai litigato ancora con papà? " mi chiede, preoccupato.

" No, tranquillo " rispondo, infilando la giacca di pelle, sopra la camicia bianca aperta.
Cerco le chiavi della macchina, fra la marea di cose, che avevo ancora da sistemare, nella mia camera.

Adam si appoggia allo stipite della porta e mi guarda.

" Non dovresti fumare così tanto, fratello, ti fa male".

" Per quel che m'importa, pensi forse che piangerebbe qualcuno al mio funerale? Io dico di no " gli rispondo, con amara ironia.

Anche se era purtroppo, era un'amara verità.
Nessuno, compreso mio padre, si sarebbe dispiaciuto, se fossi sparito dalla faccia della terra, perciò, perché farsi tante paranoie, su quante sigarette potevo fumare.
Brucero' i miei polmoni, e allora?
Fanculo! Non sarà il più grave dei problemi.

" Matt, ma che dici? Non pensarlo nemmeno, ti ho appena ritrovato, e non voglio perderti di nuovo " mi dice Adam.

Il mio fratellino, era la mia unica consolazione.
Sapevo che era sincero, lui e mi madre, erano le sole persone al mondo, che ancora si preoccupavano per me.

Mi avvicino e gli metto una mano sulla spalla.
" Non mi perderai, tranquillo, sono sopravvissuto un anno intero in prigione, posso sopravvivere ancora a molto altro " gli rispondo.

" Esco, ci vediamo più tardi " gli dico, trovando finalmente le chiavi.
Adam mi segue in salotto.

" Dove vai? " mi chiede.

" Faccio un giro in città, voglio vedere vecchi amici, se ancora me ne sono rimasti " sorrido.

" Vengo con te! Ti faccio compagnia ".

" No! Devi studiare, vuoi che papà mi accusi di trascinarti in cattive strade?" gli dico.
So che lo avrebbe fatto, la pecora nera della famiglia ero sempre stato io, infondo.

Fare un giro con mio fratello, non mi dispiacerebbe, a dire il vero, ma preferisco resti lontano, dal mio vecchio ambiente, almeno lui, doveva restare pulito.

" Dai Matt, ti prego, voglio venire con te, solo per questa sera, ho studiato prima di cena, e poi domani non c'è scuola " insiste Adam.

" Ho detto di no, continua a studiare! Non te ne pentirai, non seguire il mio esempio, fratellino, non sono un modello da imitare, lo sai. Ci vediamo più tardi, se non stai già dormendo " lo saluto, senza dar ascolto alle sue proteste, ed esco di casa.

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