" IL VERO MATT 🎼"

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CAPITOLO 10

♥ Matt ♥

" Piccola, tutto bene, stai sanguinando" le chiedo, sfiorandole il viso.

Amber si scosta leggermente.
È ancora impaurita e non ha il coraggio di guardarmi negli occhi.

" No, non avere paura, di me, voglio solo aiutarti, aspetta " prendo un fazzolettino e le tampono con delicatezza il labbro.

Fa una smorfia di dolore.

" Scusa".
Quante volte ancora dovrò scusarmi con lei?
Se solo servisse a farmi perdonare.

" Grazie per essere intervenuto " mi dice timidamente.

Non me lo sarei mai aspettato.

Forse non mi odia come pensavo, si è resa conto che ieri sera, ero ubriaco, o magari è semplice gratitudine, per averla salvata da quelle bulle.
Ma è già qualcosa, dopo quello che ho combinato ieri.

L'aiuto a rialzarsi, e raccolgo i libri da terra, infilo tutto dentro lo zaino e me lo metto sulla spalla.

" Vieni, ti riaccompagnano a casa " le dico, posandole una mano sulla spalla.
" Grazie, ma non serve, sto bene " è normale che non voglia accettare, il mio aiuto, infondo.
Capisco la sua diffidenza, ma voglio davvero solo aiutarla, non ci sono secondi fini.

" Non stai bene, il tuo ginocchio sta sanguinando, ha bisogno d'essere medicato e quelle stronze potrebbero tornare ed aggredirti un'altra volta " le dico, per convincerla ad accettare il mio aiuto.

Senza protestare, accetta di seguirmi.
Piano piano, stavo iniziando a fare dei progressi.
C'incamminiamo verso casa, percorrendo un paio di chilometri a piedi, in rigoroso silenzio.
Nessuno dei due, ha il coraggio di parlare per primo.
Ogni tanto, mi sfugge qualche occhiata e mi accorgo che sta piangendo in silenzio.

Provo un desiderio fortissimo di stringerla fra le braccia e dirle che andrà tutto bene, ma mi manca il coraggio e sinceramente, non ne ho nemmeno il diritto.

Arrivati a casa, trovo finalmente il coraggio di spezzare quell'assordante silenzio.

" Amber, so che quello che ho fatto ieri sera, è imperdonabile, ma credimi, non ero in me, non sono il ragazzo che hai visto, te lo giuro ".

" Non ne parliamo più, ok, quello che hai fatto poco fa, annulla tutto il resto,mettiamoci una pietra sopra " mi regala un sorriso bellissimo, e il cuore incomincia a battermi forte.

Non mi ero mai soffermato a contemplare il suo sorriso, la sua dolcezza è disarmante.
Per la prima volta in vita mia, sono imbarazzato di fronte ad una ragazza.
Vorrei dirle tante cose, ma resto qui immobile a fissarla e non trovo il coraggio di chiederle di entrare in casa.

" Puoi entrare, se vuoi, mia madre non è in casa ".

" Grazie, il ginocchio non smette di sanguinare, ha bisogno d'essere medicato " le dico, notando del sangue sui suoi pantaloni.

Amber mi fa entrare, prende l'occorrente per la medicazione e lo appoggia sul tavolo.

" Spero farai in fretta, odio vedere il sangue " dice, e mi sembra tanto di vedere una timida bimba.

" Dovresti toglierti i jeans... non riesco a....medicarti altrimenti " le dico, abbassando il tono di voce.

La vedo irrigidirsi e arrossire.

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