" Voglio viverti " 🎼

" FESTA DI COMPLEANNO 🎼 "

Capitolo 8

♥ Amber ♥

Mi sembra di vivere un incubo.
Matt Halley, il fratello di Adam, è lo stesso che ho insultato e aggredito stamattina!
Possibile che non sia in grado di fare qualcosa, senza fare figuracce?
E la cosa assurda è che ora è qui, davanti a me, con tutta la sua sfacciata bellezza.

" Non trovi alquanto piccolo il mondo?" mi ripete, restando impalato a fissarmi.

Non so da dove iniziare.
Dovrei scusarmi con lui, ma la sua aria arrogante, mi crea imbarazzo.
Non mi sono mai sentita tanto in difficoltà con un ragazzo.

" Matt...io... so di essermi comportata male con te... ".
Non mi da nemmeno il tempo di terminare la frase.
Subito m'investe di cattiverie.

" Scommetto che ti sei improvvisamente pentita di avermi trattato come il peggiore dei delinquenti? E guarda caso, so anche il motivo. Ora sai che sono il fratello maggiore del tuo ragazzo, e ci tieni a fare bella figura con Adam, non è così?" mi dice.

Sembra ubriaco, anzi, sono certa che lo sia, ha uno sguardo strano, e non si regge in piedi.
Nonostante questo, non riesco a smettere di guardarlo, e di pensare a quanto sia maledettamente bello.

Riprovo a scusarmi, ma sono sempre più goffa.

" Ho sbagliato a giudicarti senza conoscerti, ma non immaginavo che tu fossi ".
Matt m'interrompe un'altra volta.

" Quindi sei mortificata solo perché sai chi sono? Il fatto di essere il fratello di Adam, secondo te, esclude l'ipotesi che io possa essere un assassino, un ladro, o magari un serial killer? Non pensi, che potrei esserlo davvero? ".

Accidenti, il suo sguardo mi fa paura.
Perché mi dice queste cose, che gusto ci prova, a mettermi ansia?

" Improvvisamente, non hai più paura di me? " si avvicina, e non so che fare.
Mi guardo in giro, per cercare una via di fuga, ma non faccio in tempo.
Matt appoggia entrambe le mani al muro, imprigionandomi.
Ora siamo talmente vicini, che posso ammirare i suoi bellissimi occhi neri.

" Ti chiedo scusa, davvero, sono mortificata, perdonami per stamattina, non volevo aggredirti " dico tutto d'un fiato.

" Però lo hai fatto, e penso mi avresti ucciso o magari chiamato la polizia, se non me ne fossi andato. Non dovresti giudicare le persone, senza prima sapere chi sono! Non te lo ha insegnato nessuno? " il suo tono saccente mi fa rabbia.
Ma chi si crede di essere, infondo gli ho appena chiesto scusa, cos'altro pretende?

" So di aver sbagliato e ti sto chiedendo scusa, non so cosa posso fare piu di questo?" dico, abbassando lo sguardo, ogni volta che i suoi occhi incrociavano i miei.
C'è qualcosa in lui, che m'intimorisce e allo stesso tempo, mi attira come una calamita.

" Potrei decidere di raccontare tutto a mio fratello, non credo la prenderebbe bene, ci tiene a me, sa chi sono, nonostante sia stato in prigione, non mi giudica " continua.

" No ti prego, non lo fare, non voglio litigare con Adam! " lo supplico e questo pare divertirlo molto.

" È difficile dimenticare il modo in cui mi hai trattato.
Ti ho salvato la vita, ho trascorso una notte intera ad ascoltare i tuoi problemi del cazzo, mentre eri ubriaca, hai persino vomitato sul mio tappeto, e l'indomani, dopo averti fatto trovare colazione e vestiti puliti, mi sento dare del ladro, mi aggredisci e minacci di chiamare la polizia, senza prima capire il motivo per cui ero li ".