Alis dopo l'accaduto con Katy smise di parlare con tutti.
Penserete che é esagerato, ebbene sì, ma é esattamente quello che fece.
In corriera si sedeva in un posto isolato, non stava più con Isa, ne con altre due ragazze che erano in classe sua e che venivano in corriera assieme a lei.
Ogni tanto lo faceva solo perchè Isa le chiedeva dei compiti o altre cose.
Appena arrivava alla fermata fumava una sigaretta, molto spesso rubata dal pacchetto di sua mamma o da Francesco, ma di solito aveva le sue amate e adorate Winston.Continuò così per molto tempo, forse un mese, forse due.
Quando stava seduta accanto a Isa, notava sempre due ragazzi che facevano i simpaticoni con le amiche di Alis e si sedevano sulle loro gambe perché spesso mancava posto e pensava solo a quanto potevano essere galline le sue compagne di classe.
E quando ridevano stando sedute su di loro le dava semplicemente fastidio.
Quasi ogni giorno erano lì a fare quel teatrino.
Uno dei due, però, cominciò dopo un po' di tempo a parlare con la nostra Alis.
"Hai per caso le cuffiette?" le chiese
"No, vedi questi due fili bianchi? Non sono auricolari, sono due cappi" rispose ironica con un sorrisino tanto finto quanto scocciato.
"sei troppo simpatica" e chiedendo alla ragazza sopra di lui di alzarsi, si spostó al posto dietro.
"dai alzati" disse ad Alis
"ma cosa vuoi? neanche ti conosco!"
"si invece, mi guardi sempre. Io sono Dario, piacere. Ora mi conosci, quindi alzati."
Non lo guardava sempre, non era vero, o forse sì?
Se era vero, perché lo faceva?
A lei non piaceva lui, le dava solo fastidio di vedere che lui e le sue due compagne di classe stavano appiccicati peggio di uno morto di figa in cerca di troiette da farsi alla prima occasione.
Alis fece quello che le era stato ordinato di fare, non perché lo volesse ma, dentro di sé lo sentiva come una legge.
Non si può non rispettare la legge e per paura fece subito quello che le é stato detto.
Dario si sedette e poi disse ad Alis
"Siediti dai"
"Peso tanto" rispose Alis
"Dai siediti, vuoi ascoltare musica o no?"
Alis non può rinunciare alla musica, è l'unica cosa che la aiuta a vivere.
Ascoltare quegli artisti che nelle loro canzoni parlano anche di lei, parlano di quello che vorrebbe e parlano per lei la fa stare bene.
Farebbe di tutto per quelle poche cose a cui tiene e questa cosa era compresa.
Alla fine ascoltarono un paio di canzoni di Babaman di cui particolarmente le è piaciuta Joka Smoka e Dario, anche se Alis lo aveva pregato di non farlo perché aveva poca memoria, si era occupato di scaricarne un paio sul telefono.
In pochi minuti furono arrivati alla fermata, Alis si riprese le cuffiette, raccolse lo zaino e uscì subito fuori dalla corriera.
Tutta quella situazione l'aveva fatta innervosire; lei non voleva stare con la gente, non voleva ricevere attenzioni, non voleva minimamente parlare con qualcuno.
Passò le strisce e andò verso la stazione dei treni ancora in disfunzione, era da un pò di tempo ormai che quella stazione era inabilitata perciò ci andavano spesso i ragazzi della scuola in attesa delle corriere o per marinare o.. per vendere droga.
A Alis non importava che ci fossero spacciatori o altro, voleva andare sui binari e fumarsi una sigaretta.
Camminò un pò lungo i binari giusto per non essere vista da nessuno, si sedette, mise le cuffiette nelle orecchie, prese il pacchetto di sigarette ed estrasse una Winston portandola poi verso le labbra.
Fece partire una canzone: The sound of silence di Nouela e accese la sigaretta.
Inspirò e cominciò a pensare alla sua prima sigaretta.
La prima sigaretta che aveva fumato era stato ad Halloween in terza media.
La sua migliore amica, Alex, l'aveva invitata a casa sua, aveva chiesto anche a Umberto, migliore amico di Alis, di venire e ad un ragazzo, Pietro, che loro tre conoscevano bene perchè sono andati alle elementari insieme, infine invitò delle persone che erano in classe con lei.
Alla sera il quartetto uscì per aspettare i genitori di Umberto e tra un discorso e l'altro Pietro si mise a fumare le Camel blu.
Alis era sempre stata curiosa di provare, le dava una sensazione di infrangere le regole, di fare qualcosa di proibito e solo lei sa che ciò che è proibito ha più sapore, non che i suoi genitori glil'avessero proibito ma le hanno detto che se avesse voluto provare a fumare avrebbe dovuto provare la prima volta con loro.
Si ricorda bene la scena, era buio, faceva abbastanza freddo fuori ed erano tutti vestiti pesanti e Pietro le chiese se volesse provare.
Alis accettò e fece un tiro e poi soffio fuori il fumo.
Inutile dire che l'aveva fatto male, poi la gola cominciò a bruciarle.
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Parole mai dette
RandomLa protagonista di questa storia si chiama Alis, è una giovane adolescente che passa la maggior parte del tempo da sola. Solo nella solitudine si sente stranamente bene, completa e a suo agio perché fino ad allora dopo le svariate esperienze che ha...