Capitolo 8

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Proseguendo per il marciapiede nel tragitto verso scuola Diego fermò Alis e cominciò dicendo "ehi, senti.. tu mi piaci. So che ti rompo spesso le palle, però se vuoi possiamo provarci.."
"Ah.. eh.. io.." cominciò così.

"Io non saprei.." rispose e nel mentre pensò 'Eh mò? chi cazzo se lo aspettava poi questo?! ma come faccio io poi a piacere a qualcuno..? A lui poi che conosce tutte quelle persone mentre io sono l'asociale di turno. Bho. Deve essere proprio stupido forte questo ragazzo hahahaha.
Ma poi dai.. sembra carino.. magari mi sbaglio su di lui..'.
"Vedi tu. La decisione spetta a te. Quindi dimmi." disse il ragazzo e poi si intromise il suo amico biondo fighetto col ciuffo. Avvicinandosi ad Alis e mettendosi la mano sul petto disse
"È un bravo ragazzo, te lo assicuro.
Fa il coglione però se si impegna è bravo."
"Eddai amico, non mi stai aiutando dicendo che sono un coglione." disse Diego alzando un pochino la voce.
"Dovrò pur dirle la verità, altrimenti pensi che si fiderà? Hahahaha
Se avessi detto che sei un gentiluomo elegante e raffinato, solo guardandoti avrebbe pensato che sto mentendo hahahaha" ribattè il biondo.
'Eh...
Alis...
bella merda!
mi fido..?' pensò la piccola.
"Va bene" disse rompendo quell'aria allegra che si era creata fra i due amici che si stavano piegando dalle risate.
"Cosa?" chiesero i due all'unisono con una certa sfumatura di incredulità.
"Ho detto va bene.." abbassò un pochino la voce "ci possiamo provare.." concluse.
'Oh mamma.. che sto facendo..?
e se tutto questo fosse solo un maledetto scherzo??
dio.. che cazzo ho fatto..' pensò poi la ragazza.
Diego si avvicinò alla piccola e la abbracciò. "Fantastico" disse contento.
Ad Alis sembrò un abbraccio sincero e quel 'Fantastico' le sembrò dolce, vero.
La conversazione proseguì come se nulla fosse parlando di scuola, non volevano calcare troppo la tensione e c'era un filo di imbarazzo in quei minuti che passavano.
Alla fine il trio si salutò con un semplice 'ciao' e un'occhiolino da parte del ragazzo moro, nonchè 'Ragazzo di Alis', alla medesima.
Alis tuttavia provava della stranezza in tutta quella situazione, era contenta del fatto che probabilmente e finalmente qualcuno la apprezzava ma dall'altra parte pensava ancora di non essere un granchè e che tutto quello, presto o tardi, si sarebbe trasformato nel suo inferno.
Decise comunque di non pensarci troppo e passò tranquillamente la sua giornata a scuola.
Quando mai a scuola si poteva stare tranquilli? Nonostante ciò quella fu una semplice e regolare giornata scolastica. Durante la terza ora di lezione le arrivò un messaggio da Diego.
Prese veloce il cellulare per visualizzare.
Diego: Ehi piccola, già manchi
'Oddio...che carino...'
Il telefonino poi se lo mise sulle gambe e cogliendo un attimo in cui la professoressa non badava agli alunni digitò la risposta.
Alis: Ehi :) anche tu
Invio. 'Aspetta... cosa..?!
davvero l'ho scritto..?!'
La piccola non ancora sapeva bene cosa provava per il moro, non sapeva neanche se veramente le mancava però glielo scrisse lo stesso. Lei alla fine ai piccoli gesti dolci rispondeva sempre con altrettanti.
Era, diciamo, un suo lato nascosto, mostrava di essere stronza e forte quando in realtà era solo fragile.
Lei era debole.
Lo sapeva ma mandava a fanculo tutto e tutti dimostrando il contrario agli occhi della gente, la sua non era nient'altro che una maschera ben costruita, decorata e ritoccata.
Ben presto le arrivò ancora un messaggio dal ragazzo.
Diego: Ti va di fermarti un pò dopo scuola qui con me?
La ragazza non sapeva come fare per poi tornare a casa, non voleva nemmeno chiamare i suoi genitori per avvisarli perchè poi sicuramente le avrebbero detto su parole anche se non c'era un motivo preciso per farlo.
Gli rispose comunque di si e chiese se ci fossero altre corriere per tornare a casa.
Il moro la assicurò che ce n'era una di sicuro, quindi non si preoccupò più di tanto e mise poi via il telefonino per seguire le ultime lezioni.
Finita scuola andò alla fermata delle corriere in attesa che arrivasse il ragazzo.
13:10 'Eccolo' pensò scorgendo il ragazzo da lontano fra i ragazzi che aspettavano le corriere.
"Ehi, piccolina." disse Diego vedendo Alis che si alzava in punta di piedi per vederlo fra la folla poco prima.
"Ehi! Non sono poi così piccola." disse imbronciata la ragazza.
"Eh si che lo sei." ribattè il moro.
Ad Alis dava fastidio essere chiamata piccola o bimba o con altri nomignoli, erano così maledettamente sdolcinati e in più le sembrava di essere presa per il culo in questo modo.
"Fanculo.." mormorò "Non chiamarmi più così." disse in modo da farsi sentire.
"Va bene..." il moro sorrise, fece un ghigno e aggiunse in modo da farsi sentire solo da lei "...piccolina."
"Ehiii!" disse urlando la ragazza.
"Shh! Stai zitta che ci guardano tutti." le tappò la bocca con una mano.
Alis si tolse la mano dalla bocca con una sola mossa furtiva, poi con gli occhi in fiamme disse
"E allora?! Ti ho detto di non chiamarmi così e tu l'hai rifatto!".
"Non è comunque un motivo valido per urlare come una pazza!" ribattè alzando la voce pure il ragazzo.
Alis si mise in posa con una mano sul petto e la testa leggermente piegata all'insù con fare prepotente
"ma io SONO pazza, con chi credevi di avere a che fare?".
Il ragazzo scoppiò a ridere mettendo un mano a livello dello stomaco per le risate "sei troppo divertente! hahahaha".
"Si si, grazie grazie. Tutti questi complimenti verranno messi insieme a tutti gli altri in un baule nascosto in soffitta." disse la ragazza sistemandosi la giacca con due mani per il colletto per sembrare più professionale.
Il tempo passò e alle 13:45, quando ormai le corriere erano passate, Alis decise di scrivere ai propri genitori che aveva perso la corriera e che avrebbe semplicemente aspettato quella dopo.
Inutile dire che la chiamarono subito con la pretesa di avere delle spiegazioni per cui fosse in ritardo per prendere una corriera che già era in dovere di aspettare per quaranta minuti.
In effetti, nessuna scusa poteva essere buona in questo caso, la scuola era a distanza di neanche tre minuti dalla fermata.
Dal telefono si sentivano solo delle urla ed Alis abbassò il volume, cercò di spiegare che stava parlando con dei suoi amici per cui non aveva nemmeno notato che ore erano e perciò aveva perso la corriera.
Che poi i suoi genitori si chiedevano 'amici? quali amici?', e sì, loro lo sapevano che la piccola in realtà non aveva tutti questi amici che diceva di avere o di aver perlomeno conosciuto.
Alla fine Alis disse di essere in compagnia di Diego e che lui le aveva detto che poteva prendere un'altra corriera poco più tardi.
Chiusero la chiamata ancora incazzati, lei era ancora nervosa e aveva un pò di paura di tornare a casa per non subire un interrogatorio.
I due fidanzatini, nonostante ciò, passarono un pò di tempo assieme parlando del più e del meno fino a quando il ragazzo chiese:
"Ti andrebbe di stare insieme il 14 febbraio? Stiamo qui in città dopo scuola e poi ti fai venire a prendere. Che ne pensi?"
'No aspetta.. cosa?? A San Valentino! Wow..' la piccola rimase stupita, sarebbe stato il suo primo San Valentino con qualcuno.
Ma se quel qualcuno era la persona giusta oppure no ancora non lo sapeva, 'Vale la pena farmi del male con lui? Me ne farò del male, questo è certo.. ma ne vale la pena anche per lui?'.
"Ne parlerò coi miei e poi ti faccio sapere." disse per poi prepararsi per prendere la corriera.
Saliti in corriera, ascoltarono un pò di musica assieme fino a quando il ragazzo dovette scendere e la ragazza scese poco dopo, circa una decina di minuti dopo.
Entrata in casa sapeva di dover parlare coi suoi genitori di quello che era accaduto, tuttavia rinviò la questione decidendo di mangiare prima qualcosa.
Finito di mangiare però ancora non se la sentiva quindi pensò prima di fare un pò di compiti.
Alis andò in camera, prese i libri e giusto poco prima che cominciasse a scrivere il telefono vibrò.
Nuovo messaggio da Diego:
Ehi, ti va di uscire?
'Ma.. cos..?!
Ci siamo visti fino a poco fa!
È proprio fuori con le carte questo ragazzo.'
Messaggio a Diego:
Ora vado a parlare coi miei
La ragazza non aveva più vie d'uscita, doveva parlare con sua mamma e suo papà. Posticipare ormai era impossibile.
Chiuse i libri, scese al piano di sotto in salotto dove stavano i suoi genitori e si sedette su una poltroncina.
"Ehi.. devo dirvi una cosa." cominciò dicendo.
"È successo qualcosa? Tutto apposto?" chiesero preoccupati, dato che la ragazza non andava mai o quasi a parlarci con loro.
"Si, tutto apposto. Solo che.. c'è Diego che mi ha chiesto di uscire.. bhe.. io non ho ancora finito i compiti quindi non riesco ad uscire. Ma volevo.. anche dirvi che.. bhe.." fu interrotta da sua mamma che chiese "Ma chi è questo Diego?".
"Ti avevo accennato qualcosina di lui dai.. è uno che viene in corriera con me al mattina e fa ragioneria nella sede quella accanto alla mia. Oggi ero lì con lui che parlavo e per questo ho fatto anche ritardo per la corriera.." spiegò la piccola.
"Ma c'è qualcosa con quel ragazzo?" chiese la mamma ma la ragazza rimase un attimo in silenzio perchè non voleva dare una conferma dato che era tutto ancora così fresco e nuovo.
"Alis?" riprese sua mamma.
"Diciamo di si.. mi ha chiesto tipo.. se voglio stare con lui.." rispose Alis.
"Bello dai, ma chiedigli se vuole venire qui no?" disse la mamma.
"Aspettate.. ha strane malattie questo ragazzo per caso?
Che squadra tifa?" disse suo papà facendo ridere tutte e due, ovviamente per lui una delle cose più importanti era la squadra che tifava questo ragazzo.
"Non saprei haha, comunque ora lo chiamo e chiedo se vuole venire.
Glielo chiedi tu stesso che squadra tifa." rispose la ragazza per poi prendere in mano il telefono e chiamare subito Diego.
Dopo qualche squillo senti una voce roca rispondere.
"Ehi piccolina"
"Ehi, non sono piccolina. Punto uno.
Punto due, ho parlato coi miei e mi hanno detto di farti venire qui. Ti vogliono conoscere mi sa." disse Alis.
"Okay, mandami la posizione e arrivo" rispose.
'Ah wow, questo non me lo sarei aspettata..' la piccola pensava che non avrebbe mai accettato, invece così senza problemi disse di sì.
Mandò la posizione e disse ai suoi genitori che sarebbe venuto da lei, dopodichè andò a fare i compiti in attesa che arrivasse il suo ragazzo.

Eccovi il capitolo 8
Spero tanto vi piaccia e commentate se volete, ci tengo 😘

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