Capitolo 9

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Dopo una mezz'oretta il campanello suonò.
"Ali!" urlò la mamma.
"Si, arrivo!" urlò di rimando Alis.
Corse giù dalle scale e vide Diego già dentro che si era presentato ai suoi genitori.
"Ciao Alis" andò dalla ragazza e la abbracciò.
Passarono il tempo tutti assieme a parlare del più e del meno; i genitori di Alis oltre a voler sapere che squadra tifa chiesero anche che scuola facesse e dei suoi voti.
La ragazza scoprì che si era appena fidanzata con un somaro, i suoi voti erano più bassi dei fantasmini, tuttavia c'era da aspettarselo dal suo solito caratterino.
"Bho, vuoi qualcosa da bere? Da mangiare?
Se volete andate su in camera tua Alis.." disse la mamma.
"No signora, sono apposto così" sorrise gentilmente e la mamma rispose
"Ma non chiamarmi signora! Dammi del tu. Chiamami Ewa.".
Dopodichè i due andarono su in camera di Alis, 'Ehi ma.. stiamo andando in camera mia.. mia.. io e lui... da soli..
Alis.. cazzo combini?' pensò.
Entrarono e Diego appena entrato si mise disteso sul letto.
"Bhe, che facciamo ora?" chiese la piccola.
"Quello che vuoi tu" disse guardandosi attorno, "possiamo anche semplicemente parlare.." disse assumendo un tono più profondo.
'Uo uo uo uo. Uou.
Time out... svignamocela da questa situazione' Pensò Alis.
"Ehm.. okay.. e.. se guardiamo un film?
Ti piace Harry Potter?" disse Alis un pochino inquieta però concludendo la frase con euforia dato che si trattava del suo film preferito.
"Certo, adoro Harry Potter." rispose il ragazzo.
"Oddio. Davvero?!?
Non stai scherzando?!
Madò, okay, corro." Alis tutta felice corse a prendere la quarta parte e la mise immediatamente nel lettore dvd, dopodichè guardando il letto, notò che era tutto occupato, Diego si era già messo giù comodo, e non sapeva dove mettersi.
Diego si spostò di poco e fece segno con la mano ad Alis di mettersi accanto a lui.
'Oh.. okay..
bene..
io.. che cazzo devo fare?
Non ci sono mai stata così vicina ad un ragazzo..' pensò Alis '..circa.. sto tremando'.
Si mise accanto a lui e modificò velocemente le impostazioni della lingua.
"Vuoi metterti davanti a me per vederci meglio?" chiese il ragazzo.
"No!", 'Alis, calmati. Hai urlato idiota.' si rimproverò vedendo il ragazzo un pò stupìto da tale reazione.
"Scusami haha ogni tanto mi partono questi urli quando sono già impegnata in una cosa." si giustificò 'C'è troppa possibilità che in quella posizione cerchi di abbracciarmi da dietro.. non voglio rischiare.. non voglio che lui per ora ne sappia qualcosa'.
Si mise sdraiata accanto a lui, appoggiò la testa e un braccio sul suo petto e aspettò che partisse il film.
Il ragazzo nel frattempo la stava guardando stranito, non si aspettava una simile mossa da parte della piccola.
Dopo una decina di minuti Diego si girò verso di Alis, le stava fissando le labbra e in pochi secondi le si avvicinò pericolosamente.
Sapeva già cosa stava per accadere ma non si spostò, quello tuttavia non sarebbe stato il suo primo bacio in assoluto.
Il primo bacio lo aveva dato in terza media a un ragazzo che nemmeno voleva.
Lo conosceva dalle elementari perché era fratello maggiore di un suo compagno di classe, aveva i capelli castani e un pò lunghetti, occhi marroni ed era più grande di lei di qualche anno.
Veniva a trovarla a scuola con la bici e attraverso il cancello chiedeva agli altri bambini di lei, era dolce da parte sua.
Dalle elementari persero i contatti fin quando in terza media, appunto, scrivendosi su Facebook ripresero a sentirsi.

FLASHBACK
Tra un discorso e l'altro lui le aveva chiesto: "Hai mai limonato?".
Alis intendeva cosa volesse dire quella parola, molte ragazze ne parlavano a scuola quindi non era poi così ignorante in materia.
"No.. non ne ho mai avuto l'occasione sinceramente hahaha" ci scherzò sù, anche se era molto curiosa di come ci si potesse sentire a ricevere un bacio.
L'unica cosa che ignorava del primo bacio era il sentimento che doveva sentire verso l'altra persona, ma cosa ci si poteva aspettare da una bambina delle medie infondo?
"Bhe.. se vuoi ti insegno io." disse il ragazzo.
'Ah.. ehm... wow... bhe.. cazzo...
ecco.. era un ragazzo carino alle elementari.. perché no?' pensò e rispose "Va bene allora, ti va se ci incontriamo domani in centro alle 14 e ci facciamo una passeggiata?".
"Certo, a domani allora piccola" rispose e chiusero lì la chiamata.
Quella è stata la prima volta in cui l'hanno chiamata piccola e a lei non faceva né caldo né freddo, come se non l'avesse nemmeno detto, non le interessava, non provava assolutamente niente.
Il giorno dopo si incontrarono e boom, ad Alis venne un colpo 'Cazzo... è cambiato un casino.. è.. è.. oddio... piango...'.
"Ehi.." disse Alis, "Ehi" rispose il ragazzo.
Continuarono a parlare di cavolate anche se con un po' di timidezza ed esitazione, fino ad arrivare vicino ad un fiumiciattolo.
Lì il ragazzo le si era avvicinato e le disse "Rilassati".
'È molto più sicuro di sé ora... cazzo... okay no... che faccio..? mi butto nel fiume, chiaro. ovvio.
come cazzo mi ci sono saccata in questa situazione di merda.. dio non voglio più..' provò a muoversi ma il ragazzo mise le mani sulle braccia della piccola per tenerla ferma.
Non poteva fare niente ormai, il ragazzo si avvicinò, fece entrare dentro la sua bocca la lingua e Alis con insicurezza comincio a muoverla.
"No, non vedi fare così. Stai tranquilla, più rilassata devi essere, come se leccassi un gelato ma con più sensualità." disse il ragazzo staccandosi per dare questa piccola e povera spiegazione e poi riavvicinarsi alle labbra della ragazza.
Alis non fece nulla all'inizio - 'mi sto sentendo sporca' pensò prima, 'lo faccio... così finisce prima questa cosa..' concluse - ma infine cominciò a muocerla più sensualmente come il suo amico aveva detto.
Stringeva gli occhi il più possibile per non capirci niente di ciò che stava accadendo e cercava di mantenere la calma, era viscido, troppo sbagliato, provava ribrezzo.
Il ragazzo infine si era staccato e guardò con un mezzo sorriso Alis, mentre lei poi controllò il telefono e con finta sorpresa disse "cavolo ma sono già le 17! I miei dovrebbero cenire a prendermi in centro, mi riaccompagni?"

Parole mai detteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora