Capitolo II

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Giovedì arrivò presto e in palestra, come stabilito, i due ragazzi si rincontrarono. Le lezioni erano lunedì e giovedì e questa era la seconda lezione di Veronica, era parecchio nervosa ma almeno adesso poteva stare con qualcuno senza dover restare per forza da sola e in disparte.

Sergio: "Ah, eccoti! Pensavo non venissi più!" ammiccò lui avvicinandosi per salutarla

Veronica: "Eh, ho avuto un contrattempo..." si scusò lei per il ritardo arrossendo

Sergio: "Tranquilla. Comunque, bando alle ciance, oggi ti volevo presentare i miei amici!" esclamò sorridente

Intanto i tre ragazzi mormoravano tra loro guardando Sergio e Veronica parlare dall'altra parte della palestra.

Marco: "Ma... stiamo scherzando?! Veramente dovremo stare con quella?" sbuffò appoggiandosi al muro

Luca: "Mah... però sembra carina..." disse esaminandola dall'alto al basso leccandosi le labbra

Matteo: "Luca, non puoi pensare sempre e solo all'aspetto!" lo rimproverò tirandogli un colpo sul braccio

Luca: "Sono fatto così io, problemi?!" rispose avvicinandosi e spintonandolo via

Marco: "Basta ragazzi! Per adesso cerchiamo di sopportarla. Vedremo cosa fare, parlerò personalmente con Sergio" disse mettendosi in mezzo ai due

Matteo: "Non dovremo giudicare senza sapere. Come prima cosa dobbiamo conoscerla, magari è una brava ragazza" commentò

Luca: "Ma stai zitto... è inesperta, rovineremo la nostra reputazione" disse infastidito

Matteo: "Ma che reputazione e reputazione! Nella vita non conta solo la nostra fottuta reputazione!" gridò avvicinandosi pericolosamente

Luca: "Disse colui che ha detto a Sergio per primo che l'avrebbe rovinata..." rispose a denti stretti fissandolo con odio

Sergio: "RAGAZZI, BASTA" urlò arrivando alle spalle del gruppo seguito da Veronica

Luca e Matteo: "Scusa, Sergio..." dissero i due all'unisono

Marco: "E così, tu dovresti essere "Veronica"..." parlò scrutandola attentamente con astio

Veronica: "Sì, sono io..." rispose lei infastidita dal suo sguardo che quasi le scottava la pelle

Sergio: "Lei è la nuova ragazza, volevo presentarvela personalmente" disse lui con un grande sorriso

Marco: "Io sono Marco ma qui mi chiamano anche Dyno, loro sono Luca, detto Cat Leap, e lui è Matteo, detto Pop Up..." disse indicando i ragazzi "...sono tutti soprannomi provenienti dal parkour, non so se ne sei al corrente..." continuò poi con un tono acido di superiorità

Veronica: "Piacere... e sì, ne ero al corrente, grazie." rispose fredda gustandosi l'espressione delusa di Marco

Matteo: "Comunque, benvenuta!" esclamò ricevendo un semplice sorrisetto in risposta

Sergio: "Bene, andiamo!" annunciò incamminandosi verso l'allenatore seguito da Veronica e dai ragazzi che si lanciavano sguardi perfidi

Alla fine della lezione, Sergio si complimentò personalmente con la nuova arrivata, mentre Marco, che non aveva fatto altro che commentare ogni cosa che faceva, se ne stette in silenzio. L'intera classe andò a cambiarsi ma Veronica aspettò un po', la metteva a disagio cambiarsi davanti ad altre persone. Quando tutti iniziarono ad andarsene, lei sgattaiolò nello spogliatoio. Quando uscì, in palestra erano rimasti solo Sergio, che parlava con l'allenatore, e Marco che si avvicinò subito a lei appena la vide.

Marco: "Senti, Veronica... potresti venire un secondo? Vorrei parlarti" mentì sorridendo falsamente

Veronica: "Oh. Ehm... va bene..." rispose lei confusa

I due ragazzi andarono negli spogliatoi, Marco mise Veronica con le spalle al muro.

Marco: "Non puoi presentarti così e rubarci tutto. Sei scarsa, non sai fare nulla, non servi a nulla qui dentro. Sergio non ha bisogno della principessina col cavallo di corte. Quindi non pensare di prenderci confidenza. Non parlargli, evitalo il più possibile" esclamò aspramente a un palmo dal suo viso mentre la teneva bloccata con le mani

Veronica: "Io..." tentò di difendersi lei

Marco: "ZITTA. Non voglio sentire una parola. Adesso esci, senza fiatare. Racconta qualcosa a Sergio e sei finita. Non ti ripresentare MAI PIÙ." la minacciò mollando la presa

Veronica scappò dalle braccia di Marco e scoppiò in lacrime dal dolore al polso e dalla paura. Attraversò tutta la palestra di corsa con le lacrime agli occhi. Sergio, vedendola, abbandonò l'allenatore e le corse dietro cercando di fermarla, la prese per un braccio e la guardò negli occhi. Ma poi, quando si girò verso Marco, sentì Veronica dimenarsi, così lasciò la presa e lei uscì di corsa sotto la risata profonda di Marco che eccheggiava in tutta la palestra.
Sergio si avvicinò minacciosamente a Marco.

Sergio: "Cosa le hai fatto?" domandò severo

Marco: "Niente! Sono ragazze, sono fatte così..." si difese prontamente con le mani alzate

Sergio: "No, ti sbagli, non sono fatte così. Quindi adesso mi dai delle spiegazioni" continuò

Marco: "Non ho fatto niente..." ripiegò acido

Sergio: "Vedremo. Non so se crederti, Marco. Era tranquilla, finché non te la sei trascinata di là. Devo chiedere a lei o confessi subito e la facciamo finita?" chiese sospirando guardandolo male

Marco: "Non ti risponderà. E poi, chi ti credi di essere per darmi ordini di questo calibro? Io ti rispetto qui dentro, ma non puoi obbligarmi a dirti tutto quello che dico o faccio. Ho già capito com'è fatta questa qui... lasciala stare, è meglio per tutti: per noi, per te... e per lei" rispose con tono antipatico

Sergio: "BASTA SCUSE! VOGLIO LA VERITÀ!" urlò avvicinandosi fino ad essergli a un palmo di distanza

Sergio, essendo molto più alto di Marco, lo guardava dall'alto verso il basso sentendosi più potente, anche se, in ogni caso, non aveva paura di lui.

Marco: "Ricorda le parole che ti ho detto, Sergio. Ti serviranno se vorrai continuare a parlarle e frequentarla anche al di fuori della palestra. Se così non fosse... beh, dille di allenarsi un bel po'... è proprio scarsa" disse per poi raccogliere il suo borsone e uscire

Sergio lasciò perdere digrignando i denti e se ne andò anche lui. Quella sera decise di scrivere a Veronica per sapere se stava bene anche se era evidente che così bene non stava.

SU WHATSAPP:

S- "Veronica😊"
V- "Sergio☺"
S- "Cos'è successo oggi?"
V- "Nulla, tranquillo"
S- "Veronica, sei scappata di corsa. Che ti è preso?"
V- "Beh, mi è arrivata una chiamata da mia madre che voleva che tornassi a casa...😅"
S- "E perché stavi piangendo allora? Tutto bene?"
V- "Si, nulla di grave, mi sono solo fatta un po' male. Sta tranquillo!"
S- "Perché non ti credo?"
V- "Non ne ho idea"
S- "È colpa di Marco?"
V- "Sergio, lascia stare, ok? Apprezzo l'interesse ma sono fatti miei. Sei gentilissimo a preoccuparti ma lasciami stare, è meglio per tutti. E comunque Marco non centra. Buonanotte."
S- "Ne riparliamo... buonanotte"

Prima di YouTube - TwoPlayersOneConsole [COMPLETA] 🎮♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora