Capitolo VIII

2.3K 66 32
                                    



Veronica, dopo essere stata visitata da diversi medici, iniziò a domandarsi dove potesse essersi cacciato Sergio. Immaginava fosse fuori in attesa che i medici uscissero di lì, ma, quando finalmente se ne andarono, Sergio non tornò. Inizialmente era tranquilla, pensava fosse andato a prendere qualcosa da mangiare o che fosse andato in bagno. Passarono le ore e la ragazza fissava la porta e si guardava in giro visibilmente annoiata. Verso sera tarda, un'infermiera entrò nella stanza per controllare andasse tutto bene, e Veronica ne approfittò.

V: "Mi scusi... ha visto per caso un ragazzo molto alto, magrissimo, capelli castano scuro riccioluti e con la barba? Indossa una maglietta bianca, se non sbaglio" chiese

I: "Sì, proprio qualche minuto fa... si era addormentato qui fuori e l'ho mandato a casa" rispose lei sorridendo dolcemente

V: "La prego, lo faccia tornare... non può farlo restare qui?" domandò triste

I: "Curioso, lui ha fatto la stessa domanda hahaha. Purtroppo non è possibile, domani mattina dovrebbe fare Lei stessa domanda e i Suoi genitori dovrebbero acconsentirla. Ora non è affatto possibile, mi spiace" spiegò lei rammaricata

Veronica sbuffò arrendendosi e si distese per provare a dormire mentre l'infermiera, uscendo, chiuse la luce. Aveva dormito per quasi un giorno intero ma, nonostante ciò, era stanca morta. Chiuse gli occhi e per un attimo si godette il silenzio di quella stanza vuota. Poi, però, le immagini tornarono a farsi vive nella sua mente costringendola a riaprire gli occhi di scatto e prendere la mascherina. Ogni volta che chiudeva gli occhi e provava a dormire, si sentiva le mani di Marco addosso che non la facevano riposare in santa pace. Finalmente, dopo una ventina di minuti, si addormentò.

Veronica's Pov:

Ancora una volta, ecco quelle immagini ripetersi... ma stavolta sembra tutto così reale, vero. Io che gioco tranquillamente al pc e d'improvviso sento una mano tapparmi la bocca e l'altra afferrare la sedia per spostarmi dalla scrivania. Quando incrociai i suoi occhi, quasi non lo riconobbi, non sembrava lui. Il ghigno cattivo, purtroppo, ce l'aveva sempre avuto... ma così, con quello sguardo, faceva veramente paura. Prova a baciarmi, io mi sposto. Ed ecco che mi butta a terra e inizia a tirarmi calci nello stomaco, senza pietà. E poi, quando si allontana, provo a prendere il telefono senza successo. "Non avresti dovuto farlo" sussurra acido al mio orecchio. Inizio a piangere silenziosamente, non riesco ad urlare, la paura mi blocca, forse non ne ho il coraggio. Rimango a terra dolorante, lui si avvicina e inizia a prendermi a pugni. Sul viso, sulle braccia, su tutto il resto del corpo. Imploro pietà a bassa voce ma mi ignora. Rivivere questa scena fa male, molto più male di quello che ha fatto nella realtà. Provo ad auto-convincermi di star sognando, ma non sembra succedere nulla: la scena continua. Inizio a sentire il sapore metallico del sangue in bocca mentre mi lamento dal dolore. Finalmente smette. "Ti avevo avvisata, Veronica" dice guardandomi e sorridendo probabilmente soddisfatto del risultato che aveva avuto su di me. Provo ad alzarmi ma sento male ovunque. "Oh, non riesci ad alzarti?" dice facendo la 'vocina innocua'. È solo un sogno, Veronica... svegliati. So che lo è, anche se sembra così reale. Ricordo di essermi addormentata e so di sicuro che questo è un sogno, ma la paura è la stessa. Di colpo mi solleva di peso, inizio a dimenarmi come una matta, a colpirlo sulla schiena. "Non fare così, cara. Più ti dimeni, peggio sarà per te" sussurra al mio orecchio per poi buttarmi sul letto e scaraventarsi su di me. Ed ecco che arriva il momento peggiore: svegliati, Veronica. SVEGLIATI. Le sue labbra si posano prima sulle mie sanguinanti, poi sul mio collo. Le sue mani tengono stretti i miei polsi fino a farmi male e il peso del suo corpo mi blocca totalmente. Inizio a pensare alla mia vita, come si fa nei film quando si sta per morire. Provo a pensare a qualcosa di bello per distrarmi da lui ancora fermo su di me, ma l'unica cosa a cui riesco a pensare in quell'istante è Sergio. La causa di tutto ciò e l'unica cosa che può salvarmi da lui. No, non è la causa. La causa è Marco. Sergio non sa nulla di tutto quello che è successo. Mi ha ricattata sin da subito, da quei primi giorni in palestra.... forse non avrei mai dovuto mettere piede lì dentro. Le labbra di Marco mi riportano alla realtà che ora sto sognando. Mi sento vuota, inizio a tremare perché so già quello che sta per fare. "Ti-ti prego" dico a stento senza smettere di piangere, mi ignora. Le sue sporche mani mollano finalmente la presa dai miei polsi, non ho la forza di alzare le braccia e resto lì immobile. Lentamente inizia a spostare le labbra sempre più giù e una mano inizia ad alzarmi il vestito. Ecco, adesso si sentirà un rumore e Marco se ne andrà. Marco alza sempre di più il vestito. Aspetta, ma il rumore? Marco inizia a slacciarsi la cintura. VERONICA, SVEGLIATI. SVEGLIATI. Marco si avvicina al mio orecchio e sussurra: "Dov'è il tuo caro Sergio ora?". Inizio a piangere, mi dimeno con quella poca forza rimasta. VERONICA, TI PREGO. TUTTO QUESTO NON È MAI SUCCESSO. STAI IMMAGINANDO TUTTO, SVEGLIATI. Chiudo gli occhi e mi arrendo a questo terribile incubo che sto vivendo. Sento qualcuno che mi tocca la spalla, non è Marco. Provo a dimenarmi ancora finché finalmente non torno alla realtà, la vera realtà.

Prima di YouTube - TwoPlayersOneConsole [COMPLETA] 🎮♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora