Capitolo III

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Arrivò presto Novembre e a Cagliari iniziava già a far freddo. Durante questi due mesi, Veronica aveva tenuto conto dell'avvertimento di Marco, ma continuò lo stesso ad andare alle lezioni di parkour senza però parlare con Sergio come stabilito, sembrava un buon compromesso. Da quando Marco le aveva parlato, i due non si parlarono più e nel mentre Veronica iniziò lentamente e con fatica a conoscere un po' tutti gli altri membri del corso. Un giorno, mentre Veronica non riusciva a fare un percorso, Sergio si offrì di aiutarla e rimase lì per più di mezz'ora finché non lo fece correttamente. Gli era sempre piaciuto aiutare le persone e lo faceva con il sorriso ogni volta, non gli importava se gli avrebbe abbassato la reputazione come dicevano gli altri, voleva aiutare e basta e questo faceva di lui un vero leader.

S: "Come stai?" chiese quando scese dalla pianella

V: "B-bene tu?" rispose a bassa voce guardandosi intorno

S: "Che hai?" domandò serio

V: "Niente, perché?" disse lei sgranando gli occhi nervosamente

S: "Non so... ti stai guardando attorno e sembri nervosa" affermò sospirando

V: "Non ho niente, sta tranquillo" disse cercando di fare un sorriso convinvente

S: "Vabbè... perché sei sparita?" chiese incrociando gli occhi di Marco a qualche metro di distanza dietro Veronica che lo guardavano serio

V: "Sono qui... non sono sparita" continuò convinta

S: "Intendo, perché non mi hai più parlato? Ho provato a parlarti ma scappavi via, non rispondi a messaggi e chiamate..." raccontò lui tenendo sempre d'occhio Marco

Veronica si voltò curiosa di cosa Sergio stesse tanto guardando alle sue spalle trovandosi Marco a qualche metro da lei.

V: "Devo andare" disse fredda per poi voltarsi per andarsene venendo bloccata da lui

S: "Non preoccuparti di lui. Qualsiasi cosa ti abbia detto, non ascoltarlo. Non so che cosa voglia da te ma non aver paura, credimi. Se ti ha detto di starmi lontano, fai come preferisci, ma non farti condizionare da lui, ok?" le sussurrò fermandola

Lei annuì e sorrise mimando un 'grazie' con le labbra per poi andarsene.

Da quel giorno, Veronica ignorò totalmente l'esistenza di Marco e iniziò a stare con Sergio a ogni lezione. Lui le insegnava tecniche nuove e l'aiutava in esercizi più difficili e, ogni volta che lei sbagliava, lui scoppiava a ridere per poi mostrarle come andava fatto.
In poco più di un mesetto, lei e Sergio erano diventati ottimi amici, ridevano e scherzavano come pazzi per ogni cosa. Sergio aveva praticamente abbandonato il suo gruppo, non gli interessava nulla della reputazione, si divertiva molto di più con lei e soprattutto a lei serviva più aiuto di quanto ne servisse a Marco, Luca e Matteo.

Ogni sera dopo la lezione andavano insieme a bere qualcosa al bar di fronte alla palestra, lei caffè, lui coca-cola: era diventata praticamente una tradizione. Un giovedì, precisamente il 20 Dicembre, proprio in quel bar, lui le chiese di uscire la sera dopo e lei accettò. Sarebbe stata una cosa tranquilla, niente di troppo romantico, un semplice film.
La sera del 21, Sergio si presentò puntuale a casa di Veronica. Indossava una semplice felpa bianca assieme alla sua solita giacca nera e jeans e Veronica semplicemente un maglione beige e dei pantaloni. Era la prima volta che uscivano insieme anche se si conoscevano da ormai qualche mese e non sapevano neanche loro bene che fare. Sergio la stava aspettando in piedi davanti alla macchina, leggermente nervoso.

S: "Oh. E-ehm, Veronica... s-sei carina" disse cercando di essere il meno nervoso possibile vedendola arrivare

V: "Grazie... anche tu stai bene, Sergio..." sorrise lei

Prima di YouTube - TwoPlayersOneConsole [COMPLETA] 🎮♥️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora