9. Buon viaggio pt. 2

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Raccolgo la mia chioma di capelli in una coda di cavallo. Indosso jeans ad alta vita con un leggero strappo sulle ginocchia, un pullover verdone e delle francesine nere. Cospargo del fondotinta sul mio viso e allungo le mie sopracciglia con del mascara. Un trucco leggero. Un trucco che rappresenta la mia persona. Ho sempre odiato mettermi tanto in mostra. Afferro la mia borsa e raggiungo Anna che mi attende fuori casa.

<< Cavoli, Camì a quest'ora Lorenzo sarà già decollato>> esclama la mia amica.

<<Buon giorno anche a te tesoro>> replico.

Allaccio la cintura di sicurezza.

Oggi abbiamo chiesto entrambe il giorno di riposo, per poter salutare Lollo.

Una volta arrivati all'aeroporto sul da bello notiamo che il suo volo è stato appena chiamato.

Lo raggiungo veloce prima che finisca di fare il check-in.

Lo intravedo.

Vicino a lui noto due altre persone che mi danno le spalle.

<<Camilla>> esclama non appena riesce a vedermi.

Mi corre incontro ed io faccio lo stesso.

Gli sorrido.

<< Volevi per caso partire senza salutarmi per un'ultima volta?>> domando.

Mi accinge.

Mi bacia con grande passione.

Le lacrime rigano il mio viso.

<< Non sto andando in guerra, piccola>> afferma asciugando le mie lacrime.

Gli sorrido.

<<Lo so, ma mi mancherai>> confesso. Lo abbraccio ancora più forte.

<< Volo Roma- Milano>> comunica l'hostess.

<< Adesso devo andare. >> mi stampa un ultimo bacio sulle labbra. Saluta Luca e Andrea che sono rimasti vicino al check-in con i suoi bagagli.

Attendiamo tutte e quattro che Lorenzo Che superi i controlli di sicurezza.

Con la coda degli occhi noto Andrea che mi guarda. Appena mi volto verso lui, distoglie lo sguardo.

<<Al diavolo ad Andrea in questo momento! >> esclamo a me stessa.

Poi Anna mi da una pacca sulla spalla.

<< Ti voglio bene, amica mia>> esclama. Conoscendo già a cosa sto pensando in questo momento.

Ci dirigiamo verso l'uscita e ci salutiamo.

In macchina non preferisco parola.

Ascolto attentamente le parole della canzone che stanno trasmettendo alla radio.

E mi venuta come l'impressione
che mi stessero rubando il tempo e che tu
che tu mi rubi l'amore
ma poi ho camminato tanto e fuori
c'era un gran rumore
che non ho più pensato a tutte queste cose

E ho guardato dentro un'emozione
e ci ho visto dentro tanto amore
che ho capito perché non si comanda al cuore

E va bene così
senza parole
senza parole.

In questo momento le parole di Vasco mi hanno colpita e affondata.

<<Camilla >> mi Riprende Anna mentre guida.

<< Dimmi maresciallo>> replico.

Abbozzo un sorriso. In quel preciso istante squilla il mio cellulare.

Un nuovo messaggio.

" Un buon vino, un caloroso cammino e la mia compagnia. Ti aspetto a casa mia. Andrea"

Non potevo crederci, anche in questi casi Andrea pensava solo a sé stesso.

Logorroico.

<< È Mr. Presuntuoso?>> chiede sicura la mia amica.

<<Indovinato!>>

<< È odioso! Anna, è tutto uno sbaglio: non dovevo. Non dovevo iniziare questo stupido gioco. Non ho più quindici anni. E, non ho intenzione di perdere Lorenzo. >> affermo decisa più che mai.

Mi guarda. << o hai paura che il tuo piccolo cuoricino possa cedere all' avances di Andrea>> domanda prendendomi un pò in giro.

<< Lo odio. È un logorroico del cazzo. Non è cambiato per niente. Non è mai stato adatto a me>> cerco di evitare di guardarla negli occhi.

Non replica ma non appena si parcheggia mi abbraccia forte.







My mess is you.  ( IN PAUSA) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora