~Capitolo 5~

3.5K 129 4
                                    

Severus le aveva scritto la sera stessa per vedersi l’indomani; l’appuntamento era di nuovo a casa sua perché non voleva arrischiarsi a viaggiare, inoltre il suo laboratorio personale era perfettamente attrezzato per l’occasione.
Hermione era partita titubante e insicura, non sapeva bene cosa aspettarsi e come comportarsi, l’unica cosa certa era che voleva mostrare di essere all’altezza dell’impegno preso.
Lei era stata puntualissima, sapeva quanto l’uomo apprezzasse le persone puntuali ed era decisa ad iniziare col piede giusto. La giornata era passata tranquillamente, certo lui non perdeva occasione per lanciare frecciatine o commenti acidi ma era quello che si aspettava quindi tutto ok.
L’uomo le aveva consigliato di provare a modificare il dosaggio degli ingredienti a partire dal fagiolo sopoforoso e le ore erano passate velocemente; Hermione annotava ogni modifica scrupolosamente sul suo libretto, cosa notata e notevolmente apprezzata da Severus.
Si erano visti anche il giorno dopo per concludere alcune osservazioni poi lei era tornata a Salem e si erano dati appuntamento per il mese successivo.
Severus era rimasto molto colpito dalla sua ex alunna, aveva sempre saputo che aveva un buon cervello, sebbene non l’avrebbe mai ammesso nemmeno sotto Cruciatus, ma in quei due giorni si era accorto che aveva anche quel pizzico di inventiva ed intuito necessario in Pozioni, infatti per essere un buon pozionista bisognava sì conoscere le ricette a menadito, ma riproporle a memoria non bastava per distinguersi dalla massa, occorreva anche essere in grado di apportare delle migliorie e personalizzazioni. E lei aveva le qualità per poterlo fare.
I giorni dopo la partenza di Hermione, Severus aveva ricevuto diverse visite di Harry e Remus; ormai era diventato un appuntamento fisso, e mal grado non fosse dell’idea all’inizio, era contento che, per usare l’espressione di Lupin, si fossero concessi una seconda possibilità. I due Grifondoro erano una piacevole compagnia tutto sommato.
Aveva incontrato anche Narcissa e Draco a volte, ma non così spesso; sebbene neanche loro fossero ferventi sostenitori del Signore Oscuro il suo tradimento non era stato molto apprezzato, anche perchè lo vedevano in parte colpevole della reclusione ad Azkaban di Lucius e in fondo non avevano torto perchè lui, essendo stato in coma, non aveva potuto testimoniare in suo favore. Quello che non sapevano era che se anche fosse stato sveglio non era sicuro l’avrebbe fatto, non aveva granché da dire a sua discolpa.
 
Era un pomeriggio di fine settembre e Severus non aspettava nessuna visita così aveva deciso di dedicarsi alla lettura di un tomo di Pozioni piuttosto impegnativo che aveva acquistato anni prima ma aveva deciso di tenere in serbo per un momento in cui la sua mente sarebbe stata più libera.
Si era giusto seduto sulla sua poltrona preferita con un bicchiere di buon vino elfico di fianco quando sentì un lieve bussare alla finestra, si girò per vedere la figura conosciuta del maestoso gufo di Minerva McGranitt.
Andò ad aprire e prese il messaggio dal becco dell’uccello che si girò e riprese il volo.
 
“Mio caro Severus,
verrò a farti visita nel pomeriggio se non hai impegni.
Scusa il poco preavviso.
 
                                                                                                                                                             Minerva McGranitt”
 
Addio pomeriggio di lettura!
Essere in grado di indisporlo con un solo messaggio doveva essere una caratteristica imprescindibile per essere Preside di Hogwarts…almeno lei si era fatta annunciare, di solito Silente piombava direttamente davanti alla sua porta!
Neanche il tempo di recarsi alla libreria per poggiare il libro non ancora iniziato che bussarono alla porta.
Andò ad aprire e si trovò di fronte la mittente del messaggio di poco prima.
“Per Merlino Minerva, ho giusto finito di leggere il tuo biglietto…mi domando come avrei potuto avvisarti se avessi avuto degli impegni…..!”
“Ciao Severus, diciamo che confidavo non ne avessi. Come stai?”
Minerva senza aspettare che le facesse strada si accomodò sulla seconda poltrona del soggiorno, ormai sapeva che l’altra era la sua preferita e visto cosa gli stava per chiedere non doveva farlo innervosire inutilmente.
“Bando alle ciance Minerva, sappiamo perfettamente entrambi che la tua non è una visita di cortesia…”
“Cosa te lo fa pensare? Non posso venire a trovare un mio vecchio amico…?”
“La Scuola è appena iniziata, c’è da pensare all’organizzazione dell’anno, delle lezioni, delle gite ad Hogsmeade senza contare che continui a ricoprire un doppio ruolo…permettimi di dubitare che la tua visita non abbia un secondo fine.
Quindi sputa il rospo.”
“Che modi Severus! Va bene, sarò concisa…torna ad insegnare.”
Minerva aveva accennato già alcune volte, nei loro precedenti incontri, ad un suo ritorno ad Hogwarts, ma mai in modo diretto, quindi lui s’era preso la libertà di non cogliere le sue allusioni; adesso però voleva una risposta chiara. Il vecchio Horace era stato un buon insegnane ai suoi tempi ed un valido sostituto di Severus, però non aveva neanche la metà del talento del giovane professore che aveva di fronte, sia come Pozionista che come Mago in generale; inoltre lei sapeva che per quanto Piton avesse sempre detto di disprezzare quelle teste di legno dei suoi studenti in realtà gli piaceva insegnare, se n’era accorta una volta anni prima in cui aveva assistito per caso a parte di una sua lezione, in quell’occasione aveva bussato alla porta della sua aula nei sotterranei ed era entrata, ma Severus non l’aveva sentita ed aveva continuato a spiegare, bastarono quei pochi minuti prima che lui si accorgesse della sua presenza per notare la passione con cui parlava della materia.
Secondariamente, sapeva perfettamente quanto poteva essere ostinato ed asociale quel ragazzo e non voleva che, lasciato a sé stesso, finisse con l’escludersi dal mondo.
Severus sembrava ponderare la risposta…chissà, forse avrebbe accettato…
“No Minerva. Non posso accettare la tua offerta, mi spiace…”
“Perché Severus? Sai che saresti il benvenuto, anche gli altri insegnanti sarebbero contenti di rivederti…”
“E pensi che i genitori dei ragazzi sarebbero contenti di avere di nuovo tra gli insegnanti un ex Mangiamorte nonché assassino di Albus Silente??”
Piton si era girato verso di lei di scatto e aveva sputato le parole come fossero veleno, si vedeva chiaramente che non si era ancora perdonato per quell’atto…né forse lo avrebbe mai fatto.
“Severus, ormai tutti sanno come sono andate le cose..”
“Non l’hai ucciso te Minerva!!!”
L’uomo quasi urlò, tutti a dirgli che si era chiarita la sua posizione ecc ecc, ma nessuno che capisse che il problema era che lui l’aveva ucciso, non Potter, non Minerva, non Lupin…non loro, lui!
“Non l’hai ucciso te Minerva..sono stato io! Capisci??”
Minerva rimase un attimo a guardarlo, sapeva che la questione era delicata e avrebbe dovuto pesare bene le sue prossime parole.
“Si, Severus, capisco. E sai perché Albus non l’ha chiesto a me? Perchè sapeva perfettamente che non sarei stata in grado, un compito del genere andava oltre le mie capacità, anche se come te avessi saputo che il suo tempo su questa terra stava comunque per finire, non avrei avuto il coraggio di farlo”
“Non ci vuole coraggio ad uccidere un vecchio disarmato…”
“No, ma ci vuole un enorme coraggio ad uccidere un amico…anche se è lui stesso a pregarti di farlo”
Piton la guardò dritto negli occhi, da abile Legilimens quale era cercò in lei una traccia di rimprovero ma l’unica cosa che trovò fu sincerità: Minerva pensava davvero quello che gli stava dicendo.
“Grazie Minerva; ma non me la sento ancora di ritornare….e poi Horace è molto più affabile e ben voluto di me.”
“Suvvia Severus, sai benissimo di essere un mago e un pozionista molto più abile di Lumacorno!”
“Minerva, l’adulazione da te proprio non me l’aspettavo! Sono ansioso di vedere qual è il tuo prossimo asso nella manica….”
“Ahimè li ho finiti Severus…posso solo sperare che cambierai idea da solo…lo sai che se lo facessi non devi fare altro che farmelo sapere. Ora ti lascio alla lettura; buona giornata Severus”
“Buona giornata anche a te”
La McGranitt uscì di casa e si smaterializzò direttamente ai confini di Hogwarts; mentre si dirigeva all’ufficio del Preside pensava che non aveva ancora giocato tutte le sue carte.
Avrebbe parlato con Remus e Harry e avrebbe chiesto loro di convincere Severus, se anche loro avessero fallito avrebbe chiesto a Hermione, l’ultima freccia del suo arco.
La Preside infatti aveva incontrato solo una volta Severus ed Hermione assieme ma era bastato per rendersi conto che lui aveva un’alta opinione della ragazza, quindi se c’era una che poteva convincerlo quella era Hermione, lei sarebbe stata la sua ultima chance


Ecco qui il vostro capitolo, spero vi piaccia. So che non aggiorno da un pò, e mi scuso per questo. Sono stata presa dall'altra mia storia "La ragazza dalle lacrime della Fenice".
Molto probabilmente oggi posterò due capitoli per ogni storia avendoli quasi finiti.
Un bacio
AlePrince2958😘

Una nuova vita per Severus Piton - SNAMIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora