~Capitolo 2~

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I mesi passavano e Piton non mostrava miglioramenti.
Hogwarts era stata ricostruita e sebbene con un lieve ritardo l’anno scolastico era ripartito normalmente.
Lumacorno aveva accantonato temporaneamente l’idea della pensione e aveva accettato di rimanere ancora un pò infatti Minerva non aveva avuto il tempo di cercare un sostituto di Pozioni…e poi sperava ancora di veder tornare Piton.
La McGranitt dal canto suo svolgeva il ruolo di Preside e di insegnante di Trasfigurazione assieme; mentre Difesa Contro le Arti Oscure era stata affidata a Lupin, il quale non aveva ancora superato la perdita di Tonks, ma d‘altra parte aveva bisogno di un’occupazione per poter provvedere a Teddy e Hogwarts era sembrata l’opzione migliore.
Harry e Ron avevano intrapreso la carriera di Auror offerta dal neo Ministro della Magia Kingsley Shacklebolt e a breve avrebbero avuto gli esami per l’ammissione.
Ginny aveva fatto un provino per i Cannoni di Chudley ed era stata presa, il suo sogno si era avverato. La relazione tra lei ed Harry anche andava a gonfie vele, senza più minacce e maghi oscuri ad incombere sulla loro felicità.
Per quanto riguarda Hermione invece, poco dopo la Guerra aveva capito che il sentimento che pensava di provare per Ron era in realtà solo una grande amicizia, rafforzata sì dalle situazioni di pericolo che si erano ritrovati a vivere, ma solo amicizia, quindi a fine giugno aveva troncato la loro relazione; dapprima Ron era rimasto scottato dalla rottura, non se l’aspettava assolutamente, ma poi aveva capito e accettato, in fondo neanche lui era convinto di cosa provasse veramente per lei.
Subito dopo Hermione si era iscritta ad un Master in Pozioni ed alternava lo studio alla ricostruzione della Scuola e alle visite in ospedale finché non era partita per l’estero a fine agosto.
La situazione era diventata troppo pesante per lei, vederlo sempre in quello stato senza accenni di miglioramento era troppo dura, inoltre aveva bisogno di trovare la sua strada e chiarire i suoi pensieri e sentimenti; da quel momento Harry, Ron e Ginny avevano ricevuto almeno una lettera al mese da lei e ogni volta da un posto differente: Italia, Cina, Malesia, Russia, ultimamente Salem.
Il destino a volte gioca in modo strano.
Proprio a Salem infatti aveva trovato un Professore, un certo Howk, che le aveva offerto, vista la sua eccellente preparazione, una borsa di studio per fare ricerche sugli antidoti; ad Hermione questo era sembrato un segno: non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di trovare una cura per Severus!
Le rivelazioni del Medimago avevano aperto uno spiraglio per la sua ricerca, uno dei problemi principali degli antidoti più potenti infatti è che, a volte, agiscono troppo repentinamente e non danno il tempo al corpo di guarire a dovere, lasciando il malcapitato con grandi dolori.
Ovviamente Piton sapeva di questo rischio e aveva deciso di modificare l’antidoto generico con l’aggiunta del Distillato della Morte Vivente….idea a dir poco brillante, peccato solo che aveva deciso di sperimentarlo su sé stesso per la prima volta quindi adesso nessuno conosceva gli esiti della nuova pozione!
L’unica soluzione era di riprovare a creare la pozione distillata da Piton e testarla in laboratorio, a Salem avrebbe trovato sicuramente tutto il necessario.
Era con questo spirito che Hermione durante le festività natalizie aveva deciso di tornare temporaneamente a Londra per far visita al “paziente” al San Mungo e poter conferire col Dott. Holmes al fine di visionare i risultati delle analisi.
Hermione aveva informato il Medimago delle sue intenzioni, assicurandogli che se avesse avuto qualche tipo di successo l’avrebbe tempestivamente comunicato.
Il suo entusiasmo era palpabile, si sentiva nella voce e si leggeva nello sguardo, anche il Dott. Holmes se n’era accorto e per questo aveva deciso di non smorzarlo esprimendo i suoi dubbi. Hermione era ripartita pochi giorni dopo per Salem.
 
Nei mesi seguenti la ragazza aveva fatto ogni sorta di esperimento per raggiungere il suo intento, ma non c’era riuscita.
Anche se aveva ricreato probabilmente la pozione inventata da Severus, Hermione non era riuscita a trovare un modo per riportare la persona alla coscienza, il Distillato della Morte Vivente nella forma classica si esaurisce da solo nell’arco di qualche ora, ma la variante ideata da Piton decisamente no.
Non le era mai piaciuto gettare la spugna, ma non stava facendo progressi nella ricerca, evidentemente aveva ancora molto da imparare dal suo ex insegnante.
Era ormai arrivata la fine di Luglio quando decise di far ritorno a Londra per avere eventuali novità.
Aveva scritto ad Harry e Minerva per vedere se potevano accompagnarla ed entrambi avevano accettato, si sarebbero visti davanti al San Mungo.
“Ciao Hermione! Quanto tempo che non ci si vede, come va?”
Harry era sempre lo stesso: magro, atletico, sguardo sveglio e capelli che non vedevano un pettine da moltissimi anni. Il lavoro al Ministero non l’aveva cambiato. Accanto a lui la McGranitt, vestito lungo verde, come quello che indossava sempre a scuola, capelli raccolti, sorriso gentile, sembrava più rilassata di quando l’aveva lasciata quasi un anno prima, evidentemente il lavoro di Preside era andato meglio di come si aspettava.
Dietro la McGranitt comparve Lupin, non si aspettava di vederlo però era contenta ci fosse.
Remus era sempre stato un buon amico e confidente per loro ed era felice di vederlo più in forma; ecco, forse non era la parola adatta per lui, perché i vestiti erano sempre malconci e l’aspetto sempre malaticcio, però qualcosa nell’insieme le diceva che era riuscito a superare la perdita di Tonks.
E poi c’era lei, che nell’aspetto non era cambiata molto, solo con i capelli più corti perché molto più pratici nei suoi vari spostamenti, caratterialmente invece era diversa, più sicura nelle sue decisioni e delle sue capacità, ormai non “dipendeva” più da Harry e Ron né da nessun altro.
“Ciao Harry! Minerva! Remus!!” Così dicendo abbracciò Harry e salutò gli altri due.
 “Sono contenta di vedervi! Beh, io me la passo abbastanza bene, a Salem sono sempre molto indaffarata con quel progetto sugli antidoti di cui ti avevo parlato, procede bene e i professori sono soddisfatti dei risultati ottenuti, peccato solo che io avrei voluto stupirli trovando la soluzione all’”Enigma di Severus”…!”
Così dicendo non si accorse di aveva chiamato per nome il suo ex professore, ormai per lei era un’abitudine, gli altri invece avevano notato la differenza ma non avevano detto niente.
“In ogni caso, come procede al Ministero? Sapevo che avresti passato l’esame d’ammissione senza difficoltà!”
“Bene, grazie. Per fortuna la situazione adesso è tranquilla…nessun nuovo Voldemort in vista! Ginny ti saluta e ti invita a cena da noi stasera, ci saranno anche Ron, Neville e Luna…non è ammesso un no come risposta!”
Dopo essersi aggiornati velocemente sulle rispettive vite, entrarono al San Mungo per dirigersi nella solita stanza.
In corridoio incrociarono molta gente, che per lo più andava a far visita ad altri malati, fra tutti spiccava una figura vestita di nero da capo a piedi che si allontanava velocemente così non vi prestarono molta attenzione.
All’inizio c’erano stati dei fiori ad abbellire la camera del Professore, ma poi nessuno ne aveva più sentito la necessità, tanto 99 su 100 al Mago a cui erano indirizzati non sarebbero piaciuti in ogni caso!
Nella stanza sembrava che il tempo si fosse fermato…tutto era esattamente come la prima volta: la finestra chiusa, le persiane aperte, le tende leggermente tirate, un piccolo tavolino sgombro da ogni cosa, una sedia vicino al letto e lui immobile.
“Buongiorno Dottor Holmes…ci sono novità?” Fece subito Minerva con tono neutro.
“In realtà sì…un cambiamento minimo c’è stato, normalmente non sarebbe di nessun conto ma vista la situazione è già qualcosa. Da una settimana a questa parte gli infermieri hanno rilevato un impercettibile aumento della sua aura magica.”
Hermione parlò prima “Questo cosa vuol dire? Che si sta per svegliare?”
“No, no..il suo livello è ancora troppo basso per svegliarsi, ma potrebbe essere un inizio.
Mi dispiace però ammettere che non siamo riusciti a capire se sia causato da una delle pozioni curative che gli abbiamo somministrato oppure no. Questo è indubbiamente il caso più difficile della mia carriera!
Comunque, vi assicuro che il paziente è monitorato costantemente; se ci saranno dei miglioramenti sarete prontamente avvisati”
Così dicendo, lasciò la stanza.
Hermione diede un ultimo sguardo al viso del mago, vederlo così immobile le faceva sempre troppo male, poi lasciò la stanza assieme agli altri.
 
Era una mattina di metà agosto quando Harry, Minerva e Hermione ricevettero un’inaspettata missiva:
 

“Buongiorno,
 
è con sommo piacere che vi comunico che il Professor Severus Piton si è svegliato ieri sera.
 
                                                                                                                                          Dottor J. Holmes”

Una nuova vita per Severus Piton - SNAMIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora